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Mare e Malta PDF Stampa E-mail
Scritto da Francesco Padua   

Per i pochi giorni di ferie di quest'estate ho rivolto la mia attenzione di nuovo alle coste delle isole maltesi, quale buon ricordo avevano lasciato in me nello stesso periodo dello scorso anno. Quelle acque cristalline, poco profonde, che nascondono una rigogliosa fauna e flora marina condita da un buon numero di relitti, testimoni questi di eventi militari e civili quale la lunga storia di Malta può vantare. Un variopinto popolo di divers proveniente da ogni angolo d'Europa accalca le coste del piccolo arcipelago, dei maggiori punti di immersione, quasi tutti dalla costa, tanti cui è impossibile sentirsi soli - fuori e dentro l'acqua.



Per le prime immersioni ci siamo diretti a La Valletta, la capitale, in una delle sue insenature naturali a nord del porto principale. La nostra destinazione era il relitto della nave militare HMS MAORI affondata a colpi di mortaio nella notte del 12 febbraio 1942 sulle basse acque del porto, su un fondale prevalentemente sabbioso. E proprio questo fondale è diventato la tomba del relitto o almeno quello che ne resta visibile sul fondo di 12mt mentre il resto rimane sotterrato dalla sabbia. Alcuni punti del ponte, adagiato lateralmente, sono visitabili, mentre ciò che resta della prua appare come una piccola zona di cianfrusaglie arruginite sparse sul fondo sabbioso. La visibilità dell'acqua è limitata ma è comunque facile incontrare moltissime varietà di pesci che hanno trovato dimora tra i rottami. Interessante e bellissimo un branco di corvine fotografato durante la seconda immersione; quasi una dozzina di elementi adulti, veloci e non facili da immortalare.
Altri incontri hanno riguardato piccole murene, rombi di rena (della stessa classe delle sogliole) di ogni dimensione mimetizzate sul fondo sabbioso e un calmo capone ubriaco immortalato nel momento in cui spiegava le sue caratteristiche ali screziate di blu (pinne pettorali libere dotate di organi sensoriali olfattivi e gustativi).
La giornata così come le condizioni del mare sono state molto clementi tanto da garantire delle ottime immersioni.


La destinazione della seconda giornata è stata Cirkewwa, punta a nord dell'isola di Malta e punto di attracco per le vicine Gozo e Comino, le isole minori dello stato. La location non è nuova ai miei occhi, punto in cui lo scorso anno ho visitato il relitto del rimorchiatore ROZI.
Sotto un cielo privo di nuvole e davanti ad uno specchio d'acqua praticamente immobile ci siamo immersi in direzione di una piccola boa rossa legata ad una quarantina di metri dalla riva, punto di partenza della nostra meta giornaliera. Quello che ci aspettava adagiato in perfetto assetto di navigazione, 30 metri sotto di noi, era il relitto della nave militare P29 (in queste acque da meno di un anno) adagiato su questo fondale. In ottimo stato, si nota ancora poco l'intervento del mare e della sua flora, infatti si intravede ancora la vernice color grigio classica di queste navi militari. La visibilita è ottima, oltre i 20mt, cosa che ci permette di osservare il vascello in tutta la sua interezza da ogni punto dello stesso. La boa è legata a poppa, il nostro punto di partenza. Entriamo subito in una delle stive, vicino al luogo dove trovavano alloggio i potenti motori diesel; la via è sgombra da cavi o qualunque cosa possa costituire pericolo. Usciti sul ponte si comincia la circumnavigazione intorno al castello di prua e ponte di comando. Ogni elemento è integro ma anche spoglio sia di vegetazione che di fauna marina; il relitto è relativamente giovane e la locale popolazione ittica lo osserva ancora con sospetto. Quei ponti, la sala di comando, l'armamentario di attrezzi di comunicazione posti sulla torre di prua, tutto crea una suggestiva serie di immagini che ogni sub vorrebbe avere sempre davanti, immagini che una macchina fotografica riesce con mera sufficenza a raccontare.


La terza giornata inizia con gli stessi auspici delle precedenti: ottime condizioni sia in mare che fuori.
Siamo ritornati a Cirkewwa ma stavolta diretti al relitto del rimorchiatore ROZI. Unica pecca dell'immersione è stata solo un po di corrente incontrata all'andata. Il relitto è da sempre una delle maggiori mete di ogni diver che visita l'isola. Posto su un fondale sabbioso di 36mt l'ex rimorchiatore è in perfetto stato e assetto di navigazione. La visibilità invece non è ottima, causa la corrente, ma accettabile e la confusione (di divers) non manca. La fauna marina, a differenza del giovane relitto della nave militare P29 adagiata a poche decine di metri di distanza dal ROZI, conosce bene questa location tanto da esser casa di numerose e bellissime specie ittiche.
Dopo una breve pausa ci immergiamo nuovamente e ci dirigiamo verso Cirkewwa Point, nel punto denominato The Madonna per la presenza di una statua sistemata da un diving club in un piccolo anfratto naturale a 18mt. Lì vicino uno scoglio alto una decina di metri si erge sul fondo sabbioso di 26 metri in cui è possibile fare degli interessanti incontri come la murena adulta fotografata in basso.


Con questa terza parte concludiamo la tre giorni a Malta in questo caldo agosto. Un'ottima esperienza per un amante del mare in un luogo in cui non mancano veramente le cose da vedere in fondo ad esso. Un luogo in cui sono ritornato con piacere e, soprattutto, ho ritrovato la calda accoglienza delle guide inglesi che ho lasciato lo scorso anno.

 

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