Koh
Samui fa parte di un arcipelago di oltre 80 tra isole ed isolotti corallini,
salvaguardati nel Parco Marino di Ang Thong, vasto 250 kmq, situato nel Mar
Cinese Meridionale.
E' coperta da una vegetazione rigogliosa, piantagioni di cacao e palme da cocco,
ed infatti viene chiamata l'isola delle palme.
Koh Samui è rimasta per lungo tempo fuori dalle rotte dei tour operator ed è
stata riscoperta solo alla fine degli anni '80.
Oggi è una meta turistica piuttosto ambita in quanto, nonostante il turismo di
massa, ha saputo mantenere i ritmi di vita molto rilassati che attraggono il
turista occidentale alla ricerca di una vacanza di tutto riposo.
Inoltre l'isola vanta una tradizione gastronomica del tutto originale a base di
ottimo pesce e condimenti a base di noce di cocco.
Abbiamo soggiornato al Fair House Beach and Resort Hotel, affacciato su una baia
isolata lungo la spiaggia di Chaweng Noi (www.fairhousesamui.com).
Sebbene il resort fosse dotato di ristorante, abbiamo scelto il solo trattamento
di pernottamento e colazione, ed è sicuramente stata un'ottima soluzione,
infatti la colazione a buffet era ricchissima, a pranzo sgranocchiavamo frutta
fresca, pannocchie, spiedini di pollo con riso acquistati dagli ambulanti sulla
spiaggia e la sera cenavamo in paese, approfittandone poi per finire la serata
gironzolando tra le bancarelle o bevendo qualcosa di fresco nei dehors dei vari
locali, dai pub ai disco-bar.
La nostra camera era nel corpo centrale, al piano terra, molto ampia e ben
arredata, con due balconcini affacciati sulla piscina a cascata.
In alternativa si poteva alloggiare nei bungalow in muratura che dal giardino
rialzato scendevano fino a bordo spiaggia.
Il resort è anche dotato di campi da tennis, campo pratica di golf 18 buche ed
una piscina a lato del ristorante.
Essendo a pochi km dal centro, per pochi bhat il servizio navetta conduceva gli
ospiti in paese e ritorno, ma noi abbiamo preferito affittare una moto da enduro
per tutta la settimana (anche se il 99% dei turisti affittava gli scooter) e con
la nostra Honda 450 ci siamo spostati per tutta l'isola, facendo le escursioni
autonomamente nei giorni in cui il tempo non era bellissimo.
La principale attrattiva do Koh Samui sono ovviamente le splendide spiagge di
sabbia accecante bagnate da acque cristalline, ma anche l'entroterra dell'isola
offre molti siti interessanti.
Ad esempio le cascate di Na Muang (alte fino a 80 mt), dove risalendo la
montagna per alcuni chilometri lungo un sentiero in mezzo alla foresta, si
giunge ad una piscina naturale di gelida acqua turchese dove fare un bagno
refrigerante.
Bo Phut Beach, è dalla parte opposta dell'isola; è la zona abitata dai
pescatori di fede buddista (mentre tutto il resto dell'isola è di fede islamica)
e dove si erge sulla collina una statua del Buddha chiamata Big Buddha,
che si scorge distintamente anche dall'aereo in quanto è proprio su un
promontorio sulla costa e abbastanza vicina all'aeroporto.
Da non perdere il Parco Nazionale Marino di ANG THONG; con un motoscafo
veloce in circa due ore si arriva all'isola di Koh Mae, riserva naturale,
dove attraverso un sentiero strettissimo tra le rocce si raggiunge un lago
salato le cui acque assumono sfumature di colore dal verde smeraldo al turchese.
La fitta vegetazione nasconde tutti gli animali che vivono nella foresta,
invisibili ai nostri occhi ma che fanno sentire la loro presenza. Arrampicandosi
su quei sentieri, in assoluto silenzio, si possono sentire i versi degli
uccelli, lo scroscio dell'acqua delle cascate, il cantare delle cicale, le
foglie mosse dal vento, le grida delle scimmie
sembra di essere soli,
inghiottiti dalla foresta.
Abbiamo fatto snorkeling su fondali bellissimi e ricchi di pesci multicolori,
poi con i kajak le nostre guide ci hanno accompagnati a scoprire le piccole
isolette circostanti; al ritorno ci hanno cucinato pollo e riso sulla spiaggia
attrezzata ed abbiamo trascorso il resto del pomeriggio nuotando e rilassandoci
sulla spiaggia e sotto le palme.
Il cuore del villaggio di Koh Samui è costituito semplicemente da una lunga
strada, sui cui lati sorgono senza interruzione hotel, ristoranti e negozi di
souvenirs.
C'è un'ampia scelta di locali, quindi per mangiare non si corrono rischi: vi si
trova la pizzeria italiana (un'invasione!), il tex-mex, la churrascaria
brasiliana con tanto di ballerine, il locale argentino che serve l'asado, il
giapponese-fusion, e ovviamente la stragrande maggioranza di locali cinesi/thai,
dalla semplice bancarella a bordo strada al ristorante di alto livello.
I prezzi sono veramente abbordabili e vale la pena di provare ogni sera un posto
diverso.
Come in ogni angolo sperduto del mondo, ovviamente non mancano i Kentuky Fried
Chicken, il McDonald, la sala da bowling e il minigolf, oltre che ogni genere di
mini-market (dai 7-eleven a Boots).
Da non perdere gli incontri di Muai-Thai (box tailandese) allo stadio
della Boxe, proprio nel centro del paese.
L'isola non è ancora completamente attrezzata per la grande ricettività
turistica e purtroppo si vedono ancora i segni devastanti del passaggio di uno
tsunami che colpì l'isola oltre 20 anni fa e a seguito del quale molte attività
non sono mai state riprese.
Tuttavia gli abitanti del luogo si prodigano con le loro poche disponibilità e
con i loro molti sorrisi, cercando veramente di fare il possibile per soddisfare
ogni esigenza dei turisti.
Questa loro naturale predisposizione caratteriale oltre che l'incontaminata
bellezza dell'isola la rendono sicuramente un luogo affascinante ed
indimenticabile.
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