"L'hanno
avvistato!". Il ghigno selvaggio e gli occhi di un blu intenso di Patrick
rivelano il brivido di tutto ciò - il nostro battitore Alberto finalmente ha
individuato il grande leopardo maschio...
Il leopardo che noi stavamo cercando di
localizzare nella densa macchia della Riserva Naturale di Timbavati, Sud Africa,
da più di due ore. Avendo sentito il rumore stridulo simile a una tosse del
grande gatto in cerca di preda alla prima luce dell'alba, Patrick ci aveva
distolti dalla nostra abbondante colazione per salire sulla grande Land Rover
verde, con le macchine fotografiche e binocoli pronti per un avvistamento molto
speciale.
Le orme fresche nell'umido suolo sabbioso e l'erba alta calpestata erano senza
dubbio segnali inequivocabili per il vecchio cinquantenne ma ancora
straordinariamente forte Alberto, che in un baleno saltò fuori dal sedile
pieghevole (sedile suicida) per scivolare solo e non visto fra i cespugli, tutto
preso nel seguire la traccia del leopardo errante. Leggendo le deboli impronte
che nessuno di noi avrebbe mai sperato di scoprire, guidato in ugual modo sia
dall'istinto naturale sia dall'esperienza di tutta una vita, egli ci ha
radiotrasmesso le indicazioni esatte - quando il ruggito gutturale del motore
della Land Rover diventa improvvisamente silenzioso e la grande macchina sta per
arrestarsi, l'erba alta di fronte a noi silenziosamente si apre, come una tenda
primordiale e selvatica che rivela lo sguardo fisso grigio-verde del gatto su di
noi. Il leopardo è un esemplare spettacolarmente bello, con un mantello
magnifico color miele-dorato maculato di nero non guastato da cicatrici o
ferite, con una grande testa bianca arrogante e all'insù, con una coda lunga,
con la punta bianca graziosamente arricciata verso l'alto, con indifferenza
procede verso di noi con movimenti leggeri senza fare il minimo rumore sul
terreno soffice.
Ospitalità Reale
Benvenuti al Campo del Re, un angolo spettacolarmente lussuoso eppure
graziosamente elegante nel cuore della Riserva Naturale di Timbavati, un'enorme
estensione privata di incontaminata macchia africana ora completamente integrata
nel più grande Parco Nazionale Kruger. Dopo il viaggio deludente in Mozambico,
questo è un meraviglioso luogo di accoglienza per noi ed i nostri amici Leon e
Claudia - argenteria e fini porcellane sul tavolo da pranzo, soffici letti a
quattro posti e calde vasche da bagno con vapore dopo le lunghe battute di
caccia, lenzuola bianche e fresco champagne all'aperto per un' interruzione di
mezza-mattina, tè e focaccine di fronte al focolare di sera... questa sì che è
vita per pochi fortunati eletti, questo servizio è veramente gradito dopo anni
di peregrinazioni. Il servizio è immacolato, discreto ed impeccabile, e la
decorazione del luogo è veramente bella. Tutto è decisamente disposto con grande
fantasia - e ci fa vivere per alcuni giorni in un mondo incredibile che ci
riporta indietro ai tempi passati romantici di Karen Blixen - ma di nuovo,
perché no? Questo è un angolo dove si vorrebbe solamente indossare pantaloncini
cachi o calzoni alla cavallerizza, sciarpe di seta bianca e cappelli di feltro a
falda larga - nulla di male il poter rivivere un sogno per un breve tempo.
Il Campo del re non solo è eleganza, fascino ed atmosfera - per quelli
interessati a visitare la macchia africana Meridionale, offre anche insuperabili
opportunità di incontrare ed eventualmente fotografare gli spettacolari animali
e piante selvatiche che abitano là. Una volta famoso per i suoi leoni bianchi -
un capriccioso sforzo genetico che ancora è presente in almeno una leonessa -
questa regione selvaggia ed incontamina offre una spettacolare varietà di
biotopi, dagli alvei dei fiumi asciutti a folti boschetti di alberi fluviali e
da praterie aperte a foreste di mopani - tutti ospitano grandi quantità di fauna
selvatica locale. Campi privati offrono le migliori opportunità ai fotografi di
animali e piante selvatiche, poichè l'avvistamento di tutta la selvaggina è
effettuato da veicoli aperti che non sono permessi nel Kruger stesso. Questi
negozieranno facilmente il percorso su terreno impervio e pericoloso fuori
strada in caso di necessità, mentre la circolazione nel Parco Nazionale Kruger è
strettamente limitato alla rete di strade asfaltate che lo attraversano.
Inoltre, l'avvistamento degli animali selvatici nel Kruger stesso è più o meno
una questione di buona fortuna - a causa delle regole severe che riguardano la
guida, essendo limitato ad animali e piante selvatiche che si trovano ad essere
nelle immediate vicinanze delle strade, mentre operazioni private come quelle
del Campo del Re richiedono guide estremamente specializzate ed esperte e
battitori che non risparmieranno alcun sforzo per assicurare agli ospiti
l'avvistamento che stanno cercando.
Biologi esperti, buoni conoscitori dell'ecologia e dell'etologia, della
boscaglia, guide professioniste degli animali e piante selvatiche come Patrick
sono una vera miniera di informazioni affascinanti e spesso lavorano fianco a
fianco con i ricercatori nello stesso campo, facendo le stime dello stato della
popolazione, contribuendo ai programmi di conservazione e di gestione e
guadagnando una preziosa conoscenza dei meccanismi interni che regolano la
selvaggia regione africana.
Poichè le recinzioni che una volta separavano Timbavati dal più grande Parco
Nazionale Kruger sono state abbattute, la fauna selvatica ha potuto girovagare
liberamente tra i due, e qualunque cosa si trovi nel secondo può essere trovato
anche nel primo.
Questo è in assoluto il miglior avvistamento di animali selvatici in Africa- in
pochi giorni noi avvistiamo e fotografiamo ad una distanza insolitamente vicina
i Grandi Cinque (leone, leopardo, elefante, rinoceronte e bufalo del Capo),
mentre altri avvistamenti quotidiani comuni includono la zebra di Burchell,
l'ippopotamo, la giraffa comune, lo gnu blu, l'impala, il nyala, il kudu e il
cervo acquatico. Primati comuni sono i babbuini chacma e le scimmie vervet,
mentre la vita ornitologica eccezionalmente prolifica ci regala avvistamenti
eccellenti di molte specie di mangiatori di api, piccioni tombolieri e storni,
numerosi avvoltoi e rapaci, faraone con l'elmetto, aironi goliath e cicogne
marabu, hamerkop, e persino struzzi e otarde di Kori. Fra i rettili, incontriamo
la velenosa vipera soffiatrice mortale, molte pelli e lucertole, molte
tartarughe d'acqua dolce e testuggini, molti coccodrilli del Nilo che si
crogiolano sugli argini e persino un bel camaleonte che attraversa cautamente la
strada. Se siete appassionati di fotografia di animali e piante selvatiche,
questo luogo è un paradiso vero e proprio!
Un gioco di vita e di morte
Il motore della Land Rover ruggisce di nuovo ed il grande veicolo comincia a
muoversi con una scossa improvvisa, mentre il nostro leopardo ancora una volta
scompare nell'erba con passo felpato. Patrick ed Alberto stanno spingendolo
verso l'acquitrino verso cui il leopardo si sta dirigendo per offrirci la
possibilità di uno scatto frontale appena uscirà dal cespuglio.Andiamo a tutta
velocita' fra i cespugli spinosi mentre l'acqua piovana dell'acquazzone della
notte precedente schizza tutto intorno a noi. Con un tempismo perfetto ed
esattamente all'ora aspettata, il grande gatto ancora una volta emerge dai folti
boschetti dirigendosi direttamente verso di noi, mentre il silenzio viene
spezzato solamente dai frenetici e simultanei scatti delle nostre macchine
fotografiche. Il gatto si ferma per un secondo solamente a pochi metri dal
veicolo, le sue orecchie rotonde improvvisamente si aguzzano. Si acquatta, il
suo sguardo di ghiaccio ora ci trafigge, mentre attraversa la distesa d'erba di
fronte a noi. Posso vedere le sue pupille che si contraggono, i suoi muscoli che
si irrigidiscono, la punta della sua coda che si contorce convulsamente. Ha
avvistato un piccolo gruppo di impala che pascola nello sfondo. Possiamo sentire
la tensione che sale. Gli impala non l'hanno ancora visto, il vento è perfetto
per un'imboscata. Il silenzio è dappertutto.
Improvvisamente il leopardo si appiattisce letteralmente a terra con i suoi
muscoli color oro e nero, sgattaiolando rapidamente verso l'impala più vicina,
usando abilmente ogni avvallamento nel terreno disuguale per nascondere il suo
avanzare veloce a passo felpato. Si fa scivolare rapidamente in avanti, i
muscoli tesi sulle scapole curve, mentre frappone un piccolo cespuglio fitto tra
se stesso e la sua preda che è ancora inconsapevole e pascola tranquillamente.
Quattro metri, tre, due... Il leopardo esplode in un salto convulso attraverso
il cespuglio, le gambe anteriori divaricate, gli artigli pronti a colpire,
mentre l'impala scappa e le sue gambe posteriori calciano in alto nel vuoto e se
ne va sollevando una nuvola di polvere.
Come andarci
Cosa è accaduto dopo? Ah, amici miei, dovrete andarci e scoprirlo da soli. E'
quasi sicuro che voi stessi sarete testimoni di qualche cosa come questo. La
Riserva Naturale di Timbavati ed il Campo del Re sono famosi per i loro
leopardi.
Il personale insiste anche nel mandare gli ospiti nelle loro stanze, poichè i
grossi gatti sono stati visti mentre visitavano il campo in diverse occasioni.
Nonostante tutti i confort, questa dopo tutto è ancora Africa. Ma, vi prego,
fidatevi dei nostri consigli: il Campo del Re offre al visitatore perspicace il
meglio assoluto - un servizio estremamente alto, un confort e un lusso
eccezionale, e le migliori possibilità di fotografie professionali ad animali e
piante selvatiche nella macchia del Sud Africa. Naturalmente la maggior parte di
noi lo troverà piuttosto costoso -ma se uno può permetterselo ne vale la pena.
|