Dopo un anno a sognare la nostra vacanzina estiva, abbiamo
scelto Zanzibar....niente di più azzeccato!
15 agosto:
Arriviamo a Malpensa giusti giusti...Tommy si mette in fila al banco di Phone&Go
ed io invece vado a fare la fila al check-in.
Avevamo le valige pesanti per via dell'attrezzatura sub e quindi anche portando
pochissimi vestiti, il peso lo superavamo lo stesso...e poi se inizialmente la
franchigia era 20 kg, magicamente al check-in diventa 15...che rabbia!! Inoltre
la compagnia non era più Livinghston, ma Air Europe, mah! Arrivati lì davanti ci
fa imbarcare una sola valigia...Tommy le dice che non abbiamo bagaglio a mano e
che quei 10 kg in due possiamo accumularli negli altri bagagli....niente, non
vuole saperne. Alla fine ci dice che se mettiamo un pò di roba nel bagaglio a
mano allora ci fa passare i bagagli...però il brutto è che il bagaglio a mano ce
l'avevo solo io ed era già pieno...così lui corre al banco dei tour operator e
chiede se è rimasto loro uno zaino...per fortuna, dopo un pò di titubanza,
riesce a farsi regalare uno zainetto...apriamo in mezzo a tutti la valigia e
iniziamo a mettere più vestiti possibili dentro lo zaino, comprese le caramelle
per i bambini che solo quelle erano 1 kilo!!
Ritorniamo al check-in e finalmente ci fa passare la valigia....che stress, già
il viaggio era iniziato così così, se contiamo poi che prima di arrivare in
aeroporto, non trovevamo il parcheggio dove avevamo prenotato visto che sul
vaucher era spiegato malissimo.
Finalmente arrivano le 22:30 e non proprio puntualissimi inizia
l'imbarco....saliti tutti dentro l'aereo, aspettiamo ancora un pò e nulla, non
si accinge a partire.
Dopo un po' ci avvisano che dobbiamo aspettare 16 persone che sono rimaste a
terra per colpa di orari sbagliati scritti sul vaucher visto che avevano il loro
aereo nel pomeriggio, ma essendo tutto sbagliato, si sono presentate tardi e non
erano più partite, così partono con noi. Dopo più di un'ora d'attesa dentro
l'aereo, finalmente si parte!!
16 agosto:
Dopo 8 ore di volo, scomode ma ben servite, arriviamo finalmente a Zanzibar!
C'è il sole, ma nuvole tante. Qui inizia l'odissea dei bagagli.
Sapevo già che non esisteva un rullo come in tutti gli aeroporti e infatti erano
loro che passavano le valigie, gridando le caratteristiche del bagaglio....che
ridere!! Finalmente riusciamo a prendere i nostri e come prevedevo mi fermano
per controllare la valigia e una donna mi dice spudorata " se mi dai la mancia,
non ti apro il bagaglio!". Avevo pronti 5 euro (purtroppo i nostri dollari erano
tutti di taglio grande) e così le ho dato la mancia, almeno me la sono
filata....del resto fanno tutti così ed ero già stata avvisata prima di partire.
Subito vediamo fuori il banco Phone and go e assegnano la camera, saliamo sul
pullman, aspettiamo un pò (nel frattempo cambio in carta da 10 euro a uno di
quei ragazzi che ha solo monete e reclama soldi cartacei) e partiamo alla volta
del Chwaka resort. Durante il trasferimento ero già preparatissima a vedere
quello che avevo sentito e cioè tanta povertà e villaggi messi
malissimo....all'inizio fa strano vedere tutta quella miseria, ma poi con i
giorni ti ci abitui e diventa normale, anche se l'impatto è veramente forte!
Arrivati al villaggio, lo scenario cambia decisamente....se prima avevamo visto
solo desolazione, immondizia dappertutto, mucche e capre in giro, adesso
sembrava il paradiso! Tutto molto pulito e ordinato, un altro mondo!
Dopo il cocktail di benvenuto, andiamo subito nel bungalow, ci cambiamo,
facciamo un po' di foto e subito al bar per la riunione.
Prima di partire nessuno era stato in grado di darmi informazioni sul Chwaka e
sinceramente ero un po' preoccupata perchè non sapevo a cosa andavo incontro,
anzi avevo paura che fosse una schifezza!
Invece, con mio grande stupore, ne sono rimasta molto soddisfatta...camere
carine, pulite, cibo discreto, animazione non invadente, ragazzi simpatici e
spettacolini serali molto piacevoli.
Nel pomeriggio partiamo alla volta della spiaggia Paradise, quella dove ti
portano per ovviare al problema della marea....bellissima e molto rilassante,
ottima alternativa alla palude del villaggio!! Qui facciamo una passeggiata,
prendiamo il sole nei comodissimi lettini e prendiamo da bere essendoci il bar
del villaggio. A pranzo fanno la grigliata di pesce e si mangia frutta.
17 agosto:
Oggi volevamo fare subito o un'escursione o un'immersione ma essendo arrivati
tutti ieri, nessuno faceva nulla e così non raggiungendo il numero per le
escursioni, siamo rimasti nella spiaggia Paradise. Prima di partire sono andata a
farmi le treccine...ci hanno messo un'ora e un quarto!! Dopo pranzo,
siamo partiti per visitare il villaggio dei pescatori che si trova dietro questa
spiaggia...gli abitanti non gradivano molto la nostra presenza....e infatti
siamo rimasti poco.
Prima di partire per ritornare al villaggio, il tempo inizia a cambiare, il
vento si alza improvvisamente alzando tutta la sabbia, le nuvole sono
minacciose....psicosi generale, tutti vogliono tornare subito al villaggio, ma
purtroppo bisogna aspettare perchè il mare è agitato....dopo un pò proviamo lo
stesso a partire, anche se abbiamo rischiato non so quante volte di capovolgerci
con la barchetta....bravo cmq il capitano!! Arrivati al villaggio, scatta la
luce...blackout per un'oretta (nei foglietti che ci avevano dato c'era scritto
che ci potevano essere degli sbalzi di corrente) senza luce nè acqua...candele
sparse....(a noi è andata bene, visto che negli altri villaggi è successo molto
spesso in quella settimana).
Quella sera abbiamo cercato inutilmente di contattare il diving, ma nulla, così
sono rimasta d'accordo con un signore, che faceva immersioni anche lui con il
figlio, che se riusciva a trovarlo anche tardi, mi avrebbe chiamato in camera
non appena sarebbe tornato da Stone Town (quella sera infatti il villaggio
organizzava serata con musica dal vivo in un locale nella capitale).
Alle 2 di notte suona il telefono....l'immersione era confermata per il
pomeriggio del giorno dopo!!
18 agosto:
La mattina ci tocca passarla in piscina perchè poi alle 12 dobbiamo pranzare e
partire subito visto che il diving si trova a 1 ora e mezza di pulmino e
dobbiamo star là alle 14:30. Come una stupida, per le immersioni, era meglio se
mi organizzavo dall'Italia....a quest'ora, saremmo andati a quello di Kiwenga,
molto più vicino e competente.
Dopo un ora di pullman, arriviamo finalmente alla strada sterrata che porta a
Kwenda (la spiaggia dove si trova il diving) e solo per quella strada ci vogliono 20
minuti per passarla: buche dappertutto, rocce che emergevano qua e
là....insomma, era da fare tutta alla velocità di 10 all'ora....lo stomaco ti
veniva su!!!
Appena scesi, prendiamo subito le borse sub e ci incamminiamo per il diving....arrivati
in spiaggia fortunatamente c'erano dei ragazzi che si sono offerti di aiutarci
con quel pesantone di valigia e con 2 euro abbiamo evitato di spaccarci la
schiena!!
Arrivati lì, ci siamo subito preparati, fatto il briefing e partiti con un
gommone superveloce per l'isola di Tumbatu che stava lì davanti....con noi è
venuto giù un inglese che fin da subito non mi ha dato uno straccio di fiducia,
mentre Davide (l'altro del diving) portava sotto quelli del corso purtroppo.
L'immersione è andata bene, molto semplice e tranquilla anche se pochi pesci e
l'inglese che non ci filava proprio...non si è mai girato per controllarci e
quando lo abbiamo avvisato che la bombola stava per finire lo stesso continuava
ad ignorarci!!
Vabbè, alla fine con gli altri 2 ragazzi che stavano con noi siamo risaliti
insieme fregandocene dell'inglese...e poi io avevo pure l'erogatore che non
andava per niente bene, entrava spesso l'acqua!
Tornati al diving, dopo esserci sciacquati e rivestiti, ripartiamo per andare a
prendere il pulmino...eravamo del villaggio in otto: noi due, la famiglia che
era in quattro (padre e figlio venuti con noi a fare l'immersione) e un'altra
coppia che sono restati in spiaggia ad aspettare noi che facessimo immersione.
Arrivati al punto dove eravamo stati lasciati, il pulmino non
c'era....l'autista, ci era stato detto, che sarebbe rimasto lì ad aspettarci per
tutto il pomeriggio. Erano le 18:15 e cominciava a diventare buio...aspettiamo
un po' e niente...gentilmente incontriamo un beach boys che ci presta il suo
cellulare per chiamare l'assistente Phone and Go al villaggio che ci aveva
organizzato il pulmino e ci dice di non preoccuparci perchè sta per arrivare.
Aspettiamo e ancora e nulla...eravamo poi in mezzo ad una foresta, davanti a noi
c'era solo una casa di locali e ,dietro, il cancello che ospitava il villaggio
da dove eravamo entrati per andare in spiaggia.
Per fortuna dopo un po' passa Davide (il ragazzo del diving) che stava tornando a
Stone Town con la sua ragazza....si ferma e gentilmente, dopo avergli spiegato
il fattaccio, ci carica le borse sub e a me con la bambina della famiglia visto
che la strada da fare per raggiungere la via principale, essendo in mezzo alla
foresta, era molto dissestata (come descrivevo prima) e con tutta la roba e il
buio pesto sarebbe stato faticosissimo. Così noi due andiamo in macchina e
gli altri a piedi, soli in mezzo a gente locale, senza uno straccio di luce!!!
Arrivati su aspettiamo gli altri e siamo speranzosi che arrivi presto il pullman,
ma nessuna traccia....
Non ce la facevamo più ad aspettare, erano le 19:45 e basta, fermiamo un pullman
e saliamo tutti ...con 60$ ci avrebbe riportato al villaggio....tra l'altro
abbiamo rischiato pure di prendere il dala-dala ( sono camioncini o minibus
utilizzati in molte parti dell'Africa sub-Sahariana come mezzi di trasporto
locali: sono economici e sempre affollati, nonché vivamente sconsigliati,
soprattutto dal tramonto in poi!). Finalmente si parte....il viaggio prosegue
bene, a parte che ad ogni dosso il pulmino si spegneva e rischiavamo di rimanere
a piedi!! Ad un certo punto, dopo circa un'ora di tragitto, l'autista si ferma
in mezzo ad un villaggio di locali e ci chiede dove stava il nostro
villaggio....panico!!! premetto che questo non parlava una parola di inglese e
di italiano, abitava dall'altra parte dell'isola, non era abituato ai turisti e
non sapeva proprio dove fosse il nostro villaggio!! A quel punto non sappiamo
proprio che fare, ci guadiamo e scoppiamo a ridere....era l'unica cosa per non
piangere!! Per fortuna nel buio totale si avvicina ad un passante e chiede lui
informazioni sul Chwaka...parlano un po' e si riparte....forse è la volta buona
che torniamo a casa!!
Dopo un po', all'ennesimo dosso, si sente un botto da sotto il pullman....l'autista
si ferma, scende e vediamo che era caduta la marmitta....la sistema non so come
e ripartiamo....dopo qualche secondo, entra una puzza insopportabile di scarico
dentro il pullman...si vede che aveva rimesso la marmitta al contrario....puzza
che ci portiamo dietro fino all'arrivo, FINALMENTE, a Chwaka!!!!
Corriamo a mangiare visto che erano le 21:45 e il ristorante stava anche per
chiudere, incavolati neri ...raccontiamo a Paolo come sono
andate le cose e oltre a restituirci i i soldi per il ritorno, ci offre
un'escursione a scelta gratis che faremo sempre noi 8, il lunedì alla foresta di
Jozani!!
Dopo cena c'era davanti al bar uno spettacolo di acrobati molto carino, dove ci
siamo fermati un po'.
19 agosto:
Escursione con quasi tutto il villaggio a Prison island, isola delle tartarughe
e prigioni, dove un tempo venivano portati gli schiavi.
Partiamo con un tempo un po' incerto....arriviamo a Stone Town dove ci aspetta la
barca per portarci all'isola e alla lingua di sabbia.
La ragazza che stava lì ad aspettarci ci dice che per ora non si parte perchè il
tempo è brutto, così come il mare e ci dice di rivederci dopo 1 ora per vedere
le condizioni del tempo e in caso decidere definitivamente se partire o meno.
Intanto, per passare quell'ora, facciamo un giretto nei vicoli di Stone Town, in
mezzo ai negozietti...approfitto per comprare le cartoline e qualche souvenir e
fare la consueta consegna delle caramelle e marmellate ai bambini.
Trascorsa l'ora ci ritroviamo lì al porticciolo... il tempo è ancora instabile,
ma si parte lo stesso...cavolo, volevo assolutamente andare dalle tartarughe,
avevo aspettato questo momento da troppo ehehe!!
Il mare è abbastanza agitatello...c'è vento, ci inzuppiamo tutti d'acqua...prima
di andare all'isola ci si ferma su una spettacolare lingua di sabbia e
logicamente ci arriviamo bagnati fradici!! Però c'è vento forte, per di più è
anche freddo e non si riesce a stare nemmeno in costume, figuriamoci a fare il
bagno....peccato, perchè sarebbe stato bello goderci quel posto.
Intanto allestono per il pranzo, o meglio per lo spuntino visto che c'è frutta e
dolci zanzibarini.
Iniziamo tutti subito a mangiare perchè non ce la facevamo a stare fermi per via
del freddo...frutta a volontà e qualche dolcetto...dopo un po' alcuni di noi si
lamentano perchè vogliono andare via a causa del vento e del freddo...noi
pure insistiamo un po' e diciamo che vogliamo andare direttamente all'isola
perchè lì proprio si stava male.
Soprattutto un gruppetto del nostro villaggio si incavola di brutto e insiste
che vuole andar via....allora la signora italiana che stava lì e che a breve ci
avrebbe servito il pranzo fatto da lei, inizia ad urlare e dice loro di
aspettare ancora, ma non ne vogliono sapere.
Allora ripartono per tornare a Stone Town convinti che là ci sarà il pullman ad
aspettarli per portarli al villaggio.
Noi però rimaniamo lì, mangiamo finalmente qualcosina di salato (formaggi e cose
tipiche zanzibarine) e partiamo alla volta dell'isola.
Arrivati lì si nota subito una tranquillità e una pace uniche...soprattutto c'è
meno vento, proprio quello che speravamo visto che non ne potevamo più!! La
guida ci spiega un po' la storia di quell'isola e ci porta come prima tappa a
vedere le tartarughe....
Che emozione, troppo bello vederle libere, poterle accarezzare,dare loro il
cibo, farci le foto assieme....spettacolo!!
E' difficile trovare un posto come questo, dove puoi girare traquillamente e
stare a stretto contatto con le tartarguhe...ero diventata una bambina, non
sapevo dove guardare...mi è piaciuta un sacco e al momento di andare via mi
dispiaceva troppo sing!!
Seconda tappa le prigioni ( da qui il nome "Prison island")...ora c'è un
albergo, ma è stato comunque interessante vederle....c'era una bellissima vista da
lì, un mare dai colori brillanti. Ripartiamo per Stone Town...appena arrivati
troviamo quel gruppo del nostro villaggio che era voluto partire prima senza
passare all'isola...praticamente appena li hanno riportati lì non c'era il
pulmino e sono stati costretti ad aspettare noi e a passare quelle ore per le
vie di Stone Town...erano incavolati neri!!
Tornati al villaggio abbiamo fatto in tempo a farci la doccia con la poca acqua
che c'era visto che si erano finite le scorte...gli altri hanno dovuto aspettare
qualche oretta affinchè si rifornissero.
20 agosto:
Ecco la famosa escursione offerta dal t.o., sempre noi 8...foresta di Jozani e
saltino alla spiaggia di Paje...alla fine l'escursione l'abbiamo personalizzata
a modo nostro, avendo l'autista a disposizione per tutto il giorno.
Partiamo per la foresta....pur essendo vicino al villaggio, ci impieghiamo un po'
per arrivare perchè, in particolar modo una strada, oltre ad essere sterrata,
era pienissima di dossi alti...uno ogni 50 metri!! E' stato un continuo
rallentare, quasi a fermarsi e ripartire.
Finalmente arriviamo... la guida che parla italiano purtroppo non c'era che è
ammalata e così ce ne affidano un'altra ma che parla solo inglese...fortunatamente
si capiva bene! Ci porta subito a vedere le famose scimmie colobo rosse,
particolari perchè vivono solo a Zanzibar e per questo sono specie protetta.
Mangiano continuamente, tutto il giorno, si cibano di foglie e germogli e
infatti lì tutti gli alberi sono spogli e morti. In questo boschetto le possiamo
ammirare da molto vicino...praticamente sopra la testa!
Ci dicono di non fissarle negli occhi perchè potrebbero reagire bruscamente
visto che lo prendono come gioco....però sembrano starsene molto per conto loro,
non curanti affatto delle persone...impegnate sempre e solo a mangiare!
Riusciamo anche a beccare due mamme abbracciate con i loro cuccioli e il momento
dell'allattamento...molto suggestivo ed emoziante.
Ad un certo punto una scimmia nel saltare da un albero all'altro per un pelo che
non cade a terra e proprio lì sotto c'è Tommaso!!
Meno male che riesce a tenersi, altrimenti sarebbe andata a finire sopra la sua
testa e non oso immaginare quello che sarebbe successo...sono molto ignoranti ed
è pericolosissimo se ti mordono....si è sentito poi un urlo bello forte da parte
della scimmia che si era un po' arrabbiata!! Lì siamo stati beccati diverse volte
dalle ortiche....un male che non vi dico....e poi dalle formiche che ci hanno
morso i piedi....sono delle vere killer!!!! Raggiungiamo poi il canale delle
mangrovie...qui ci sono tantissimi granchietti colorati (granchi violinista).
Infine un giretto nell'ultima parte della foresta dove vediamo delle rane
piccolissime e la pianta da cui ricavano dei fili molto resistenti per le reti
da pesca....purtroppo però qui facciamo velocemente perchè inizia a piovere.
Andiamo al bar che sta all'entrata, tempo di bere qualcosa e ripartire per il
ristorante che il nostro autista ha scelto per noi.
Ci porta a Jambiani, una località a sud dell'isola molto tranquilla e carina.
Qui c'è un ristorantino sopra la spiaggia, con un'ottima vista....siamo solo noi
e un'altra coppia italiana ( con lui parliamo molto, ci racconta un sacco di
cose visto che vuole venire ad abitare a Zanzibar ed è l'ennesima volta che ci
torna...questa volta starà per 3 mesi!)...i proprietari non essendo abituati a
tutte quelle persone ci mettono tanto a cucinare e dopo molta attesa, finalmente
si mangia!
Come sempre veniamo travolti dal maltempo che fortunatamente è passeggero...una
passata di vento improvviso con un po' di pioggia e freschetto mentre stavamo a
tavolo e poi tutto finito...
Noi eravamo convinti di aver ordinato pesce e patate e invece ci portano patate
fritte, frittata con patate e pesce arrosto....tutto buonissimo, ma volevamo
anche i calamari grigliati e appena glieli chiediamo, al cameriere prende un
colpo perchè avrebbero dovuto cucinare ancora!!! Dopo un po' però arrivano i
nostri tanto voluti calamari....davvero buoni!
Il ragazzo italiano che stava lì ci spiega che i proprietari del locale, dopo
aver preparato un pranzo per 9 persone (per loro è una sfacchinata!) può darsi
che se ne stiamo nei prossimi 2 giorni chiusi perchè là loro usano fare così...oltre
a fare tutto con calma e lentezza, dopo che si lavora tanto un giorno, si
passano poi i giorni successivi a non fare niente....ecco perchè non sanno cosa
sia lo stress!! Dopo pranzo andiamo a visitare il villaggio di locali lì
vicino...molto grande e infatti ci giriamo per un po'.
Come al solito offerta di caramelle, marmellate, penne e matite ai bambini.
Da lì ultima tappa a Paje...spiaggia bella, peccato non poter fare il bagno
perchè, oltre a non esserci il sole, era molto ventoso e freschetto. Proprio per
questo, dal primo venditore ambulante che becchiamo, facciamo tutti acquisti di
parei che abbiamo usato come sciarpe!
21 agosto:
Oggi blu safari con i beach boys.
Poco prima di partire inizia a piovere di brutto...andiamo fuori dal villaggio
dove ci aspettano i bb e chiediamo loro del tempo, se accenna a
migliorare....anche loro sono perplessi e dicono che non sanno prevedere come
sarà....partiamo lo stesso un pò scocciati.
Per strada siamo costretti a fermarci...un palo della luce è caduto a terra
andando a finire in mezzo alla strada!!
Aspettiamo un po' dentro il pulmino visto che piove ancora molto e dopo un po' ci
fanno scendere...passiamo sotto il filo, mentre il pulmino ci passa dopo che
qualcuno tira su il filo con un bastone di legno!!
Si riparte...nel frattempo smette di piovere ed esce il sole. Dobbiamo
raggiungere una spiaggia, da dove prenderemo la barchetta per raggiungere
l'isola, un po' imboscata, in mezzo alla totale natura quasi senza strade.
Raggiunta la spiaggia, ci sistemiamo sulla tipica imbarcazione zanzibarina (dhow)
e raggiungiamo prima la laguna delle mangrovie dove facciamo un
bagnetto....posto molto bello e incantevole! e poi l'isola di Kwale dove subito
si accingono a preparare il pranzo: grigliata di pesce, patate arrosto e frutta
a volontà!
Nel frattempo abbiamo preso il sole, fatto una passeggiata in riva al mare e
visto i bb che preparavano il pesce...come ho già detto tante volte, se vedevi
come lo pulivano ti rifiutavi di mangiarlo e anche se è tutto cotto fa
abbastanza schifo....lo lavano in pozze di acqua di mare nere e lo puliscono con
coltelli sporchi...vabbè quello che dico sempre è: d'altronde siamo in Africa,
cosa pretendo!!!
Ci mettiamo a tavola e iniziamo a mangiare...che bontà l'aragosta e le patate!!!
una bella scorpacciata di pesce e poi un giretto a vedere il baobab centenario
(700 anni!!)...ci saliamo sopra, è veramente enorme.
Ripartiamo...la maggior parte del gruppo viene lasciata un attimo nella lingua
di sabbia in mezzo al mare e noi portati un po' più in là a fare snorkelling...l'acqua
era a tratti freddina o caldissima...visibilità poca, ma qualcosa riusciamo a
vedere e Tommy porta su pure una stella marina blu. Ripartiamo...verso la
spiaggia ci ritorniamo con la vela, sfruttando il vento....qui mi è preso un
forte mal di mare, quindi sono dovuta mettermi giù altrimenti rischiavo di
"espellere" il pranzo!!
Riprendiamo il pulmino e chiediamo di passare a Stone Town per fare un giretto
nei negozietti di souvenir...appena scesi incontriamo alcuni ragazzi del nostro
villaggio che anche loro erano venuti lì nel pomeriggio.
Dove aver girato per largo e per lungo tutti i negozietti, andiamo nel giardino
davanti al comune...lì ci sono alcuni venditori di souvenir e il resto di cibo...si
vede veramente di tutto! E' ormai buio e torniamo al villaggio.
Dopo cena c'era in spiaggia un carinissimo spettacolino tradizionale africano
con canti e balli coinvolgendo anche il pubblico.
Ad un certo punto tirano fuori un pitone ed io, paurorissima, decido però con la
mia amichetta di andare anche noi a prenderlo sulle spalle...ridevo come una
matta, avevo una paura folle, ma almeno ho chiuso la bocca a Tommy che non ci
credeva che sarei andata...
22 agosto:
Tour delle spezie e giro a Stone Town....partiamo subito per le piantagioni.
Ad aspettarci, che sarà la nostra guida, c'è un bravissimo ragazzo che è stato
animatore per un po' di tempo al bravo club di Kiwenga e infatti parla benissimo
l'italiano. Ci inizia a far vedere tutte le piante e ad ogni sosta c'è
l'indovinello: ci fa annusare le foglie spezzettate e noi dobbiamo indovinare
che spezie è. Purtroppo nel bel mezzo del giro si spegne la telecamera e non si
accende più...era carica e non si capisce il perchè....pazienza, dobbiamo
interrompere il video proprio a quel punto.
Intanto c'è un ragazzo che ci segue che crea tutti accessori fatti con le
foglie: braccialetti, fermacapelli, collane, rane, cappelli, borse,
cravatte....insomma, ci addobba a tutti con le foglie, troppo bello!
Inoltre inizia come al solito a piovere e come riparo ci dà un'enorme foglia di
pianta di banana che si rivela molto efficace!
Di spezie vediamo e sentiamo l'odore fresco di: zenzero, chiodi di garofano,
cannella, vaniglia, noce moscata, cardamomo ecc...è stranissimo sentirle
dall'albero freschissime, veramente molto bello!
Inoltre assaggiamo diversi tipi di frutta e per finire una grossa scorpacciata
di cocco: un ragazzo si arrampica sulla palma e inizia a cantare "Jambo Jambo" e
intanto stacca un sacco di cocchi ...troppo carina quella scena!!
Ci beviamo il succo e mangiamo il frutto.....poi andiamo a comprare le spezie e
infine ultima mangiata di frutta.
Avevamo, prima di partire, tutti gli abitanti del villaggio delle spezie attorno
a noi...allora abbiamo fatto una foto di gruppo.
Partiamo alla volta di Stone Town dove la nostra guida "Beppe" ci fa vedere il
mercato principale: quello della frutta, del pesce e della carne....si vede e si
sente di tutto!! Addirittura ci sono le aste, troppo caratteristica la cosa!!
Da lì un giretto per le vie, dove ci viene spiegata l'architettura e illustrate
le porte di molti edifici scolpite in modo particolare.
Per il pranzo andiamo a Ntoni Marine, un locale su una spiaggia vicino alla
capitale....mangiamo discretamente anche se siamo andati molto a senso visto che
il menù era scritto solo in inglese e c'era tutto un miscuglio di ingredienti
che non si capiva 'na mazza!
Il bb ci lascia lì...dopo pranzo restiamo nella spiaggia lì davanti e verso le
17 ci vengono a riprendere.
Per la cena siamo in pochi perchè in tanti vanno a mangiare con i bb il pesce...noi
avevamo già dato in quei giorni e sapevamo che per l'ultima sera il villaggio
non ci avrebbe deluso e infatti c'erano tante cose buone visto che era l'ultima
sera.
Dopo cena canti dei masai...che divertente! Foto con loro (speriamo me le
mandino!) e dritti a nanna....il mattino dopo sveglia ore 5!
23 agosto:
Alzataccia....finiamo la preparazione delle valige, le mettiamo fuori e andiamo
a fare colazione.
Prima di partire vediamo quei poveri masai caricare i nostri bagagli sul
camioncino....poverini, qui a Zanzibar sono dei pesci fuor d'acqua....abituati a
combattere con i leoni e a vivere in mezzo alla savana...sono delle persone
stupende, buone....ci spiegavano che sono i guardiani del villaggio e se
qualcuno estraneo prova ad entrare si salvi chi può, diventano cattivi!!
Infatti abbiamo notato che quando c'era qualcuno dei ragazzi che in spiaggia
veniva a chiederci qualcosa, loro li mandavano via...
Partiamo per l'aeroporto...la tristezza inizia a farsi sentire nel lasciare quel
posto straordinario.
Fila interminabile al ceck-in....tra l'altro all'aperto!! Mai vista una cosa
simile....meno male che non pioveva, altrimenti sai che bel viaggio facevamo
zuppi! La bilancia per pesare era quello del mercato...lasciamo perdere,
aeroporto all'era della pietra!!
Delle signore ci hanno detto che anche 10 anni fa era così e non è cambiato
nulla....ho pensato che tanto fa parte della mentalità della gente del posto:
"perchè rinnovare un aeroporto quando c'è benissimo quello?" ...come per la
storia che in casa loro hanno meno cose possibili perchè pensano per esempio:
"perchè avere delle sedie, quando puoi stare benissimo seduto per terra!".
Insomma è la loro mentalità....a noi infatti ci vedono come degli stupidi,
infatti non riescono a capire il perchè spendiamo i nostri soldi (secondo loro
buttati via) per andare a Zanzibar...ed è per questo poi che ci vedono come
dollari che camminano, pensano che siamo ricchi straricchi.
Dopo aver pesato il bagaglio, un signore che aveva il nostro, ci chiede la
mancia e per non rischiare che fine potessero fare, gli abbiamo dato 4 $...gli
unici che avevamo spicci. Lo stesso ce la chiedono al controllo bagagli a mano,
ma stavolta basta, non diamo più nulla e Tommy apre e lascia perquisire.
Per l'imbarco, aspettiamo in tantissimi in una stanza, piccola e
afosa....l'attesa è lunga e snervante perchè devono riassestare l'aereo visto
che è appena arrivato dall'Italia....dopo un po' di tempo siamo tutti un po'
nervosi perchè si muore dal caldo, si sta stretti e non ci fanno uscire.
Iniziano a far passare per prima le famiglie...la gente però non ne può più
anche perchè i posti non erano nemmeno assegnati (anche qui come aeroporto è indietrissimo...non ha un sistema di assegnazione posti, pazzesco!) e così si
inizia a spingere trovandoci tutti fuori e correndo dentro l'aereo...riesce si e
no a staccare qualche biglietto, per il resto è una fuga continua...si stava
troppo male lì dentro!
Arrivati a Malpensa è stata veramente dura salutare tutti, ci eravamo così tanto
affezionati che abbiamo fatto fatica a lasciare gli altri e riprendere la strada
del ritorno a casa....insomma, la vacanza è stata piena di emozioni, ci siamo
divertiti un sacco e abbiamo iniziato ad assaporare finalmente la vera
Africa....speriamo di avere possibilità di ritornare in questa fantastica isola!
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