Il
nostro viaggio in Irlanda inizia a Natale scorso, quando mio marito sotto
l'albero mi fa trovare una bustina con relativo bigliettino in cui promette di
portarmi a Dublino entro i prossimi sei mesi.
L'occasione arriverà quando suo figlio si sarà stabilito ed
organizzato nell'isola di smeraldo, dove ha intenzione di andare per
perfezionare la conoscenza della lingua inglese. E' una splendida idea; accetto
ben volentieri questo bellissimo dono anche perché abbiamo da poco iniziato un
corso d'inglese e sarà così un piccolo test sul nostro apprendimento.
Dopo tante incertezze per vari motivi organizzativi finalmente decidiamo che si
partirà il 9 maggio per rientrare il 14 successivo. Una buona occasione Aer
Lingus ci consente di acquistare ad un'ottima tariffa i biglietti aerei,
Le mie peregrinazioni su internet ed in particolare sui forum dedicati ai viaggi
ed all'Irlanda mi consentono di scegliere con una certa cura gli alloggi, il
soggiorno a Dublino scegliamo il B&B Applewood in Drumcondra Street , non molto
lontano dal centro, e per Galway Il B&B White House a Stanhill in riva
all'oceano
.i prezzi sono ragionevoli ed i commenti degli altri viaggiatori
rassicuranti.
Prenotiamo dall'Italia anche un'auto (HERTZ) per 3 giorni in modo da poterci
spostare con comodità nei giorni che anche il nostro ragazzo avrà liberi dal
lavoro.
E' finalmente arrivato il giorno atteso ed eccoci partiti, il volo è in perfetto
orario, è un tragitto breve ed all'arrivo se guardo dal finestrino l'orizzonte
continua ad essere illuminato anche se ormai sono le 22,30. Già qui siamo molto
più a nord dell'Italia! L'arrivo è un po' convulso per la stanchezza di tutti, è
buio e non riusciamo ad avere punti di riferimento, c'è molta gente, un gran via
vai di persone di ogni tipo, mi aspettavo qualcosa di più tranquillo e non so
perché.
Prendiamo un bus, assolutamente sudicio, che ci porta verso il centro città,
scendiamo ad O'Connel Street e dopo una lunga camminata sferzati da un gelido
vento arriviamo all'ostello dove dormiremo la notte. Purtroppo non è per niente
accogliente! Forse non ho più l'età adatta per una sistemazione del genere,
preferisco qualche comodità in più, visto poi che abbiamo pagato 40 euro a
testa!
Comunque nonostante tutto abbiamo dormito profondamente e la mattina successiva
ci siamo svegliati molto presto perché le persiane erano rotte, ma tutto sommato
ben riposati. La colazione, compresa nel prezzo, viene servita in un locale
ricavato nel piano interrato, la pulizia scarseggia decisamente anche qui, i
vassoi sono sporchi, non ci sono i tovaglioli e tutto è, diciamo, alquanto
spartano. I nostri compagni di tavola però sono simpatici, sdrammatizziamo le
nostre sensibilità con un paio di risate e tanta voglia di godere tutti di
questa vacanza. La prossima tappa sarà la sede della Hertz dove dobbiamo
ritirare la macchina. Attraversiamo perciò il centro città in velocità, con i
nostri trolley che ingombrano, la sensazione è che tutti abbiano una gran
fretta, c'è molta gente, molte macchine, moltissimi bus e molto vento.
Cerco di guardarmi un po' intorno ma la confusione è troppa, allora guardo il
cielo che continua a cambiare, le nuvole corrono veloci e sprazzi di sole si
alternano a momenti di un grigio un po' cupo. Non si riesce proprio a capire che
tempo fa! Finalmente entriamo in possesso della nostra nuova compagna di
viaggio, una Toyota Yaris con navigatore satellitare incluso, carichiamo i
bagagli e cominciamo prima di tutto a familiarizzare con la guida a destra.
Non è per niente facile, per fortuna mio marito è un uomo tranquillo e la prende
con filosofia, pian pianino riusciamo ad uscire dalla città. Io sono seduta
dietro ed osservo con molto interesse l'architettura di questi luoghi, una serie
ininterrotta di graziose casette tutte uguali, su due piani, con un bel
giardinetto davanti. Giardini, fiori, alberi, tanto verde non c'è che dire!
La nostra destinazione è Galway, e la impostiamo sul navigatore, non so per
quale arcano motivo ma ci farà fare un giro più lungo di quello che pensavamo
guardando le cartine delle nostre guide. Ci fermiamo come prima tappa a
Kildare, un paesino grazioso poco fuori Dublino, c'è il mercato e la
popolazione è tutta lì, il paese è veramente piccolo e la maggior attrazione è
una chiesa piccola ma molto carina, la cattedrale protestante di St.Brigid, con
vicino una bella torre ma soprattutto quello che ci attrae è il panorama che si
gode da lì, si vedono le prime distese di prati, sono infiniti, come infinite
sono le varie tonalità di verde.
Il navigatore ha deciso che dobbiamo passare per Limerick, il giro è lungo ma
piacevole, per pranzo ci fermiamo in un pub lungo la strada, mangiamo
discretamente, poi il nostro viaggio continua tra chiacchiere e racconti, in
allegria.
Finalmente arriviamo alla costa atlantica, verso le 17, la vista dell'oceano è
spettacolare, ed i prati a quel punto si confondono con le onde. Siamo alle
CLIFFS OF MOHER. Il sole splende ancora alto e rende tutto più bello.Scendiamo
dall'auto per godere dello spettacolo ed assistiamo anche ad una rissa tra
vitelloni, non riusciamo a muoverci un po' per la curiosità un po' per paura che
dirigano verso di noi la loro carica aggressiva. Poi tutto finisce in un baleno
così com'era cominciato. Le bestie riprendono a brucare, e noi proseguiamo
divertiti.
Ora resta da arrivare a Galway, ed inizia il nostro braccio di ferro con
il satellitare che ci consiglia una strada , quella più breve ma noi vogliamo
seguire la costa che continua a riservaci una sorpresa dietro ad ogni curva, il
tempo continua a cambiare, grossi nuvolosi si addensano e con la stessa velocità
si dileguano. Attraversiamo una serie di deliziosi paesini, Doolin, Fanore,
Kilcolgan, ma il nostro sguardo è puntato quasi sempre verso il mare dove si
vedono altere e severe le isole Aran attraversando la famosa regione del Burren,
immenso tavolato carsico di calcare, assolutamente deserto, spazzato dal vento,
sul quale cresce una magra flora di carattere alpino, geologicamente simile al
nostro carso.
Arriviamo al B&B che avevamo prenotato dall'Italia attraverso il sito
www.oceanbb.com , The White
House, la camera qui è veramente linda, spaziosa e completa di ogni comfort, ci
accoglie un simpatico giovane che ci avvisa che ci sono problemi con
l'acquedotto però hanno dell'acqua potabile pronta per noi. In camera c'è tutto
l'occorrente per farsi il thè ed il caffè, c'è il phon, i letti sono comodi, le
lenzuola candide ed il bagno seppur piccolissimo è fornito di tutto. Siamo
comunque molto stanchi, la strada fatta è molta e decidiamo perciò per una cena
veloce vicino al B&B per riuscire ad andare a dormire presto, non diciamolo
forte: abbiamo mangiato in un ristorante italiano. La mattina seguente ci
svegliamo presto perché il programma della giornata è intenso e non vogliamo
perdere tempo. La colazione che ci viene offerta è opulenta! Veramente squisita
ed abbondante. Noi optiamo per il breakfast continentale, non ce la sentiamo di
affrontare uova, salsicce, pomodori, bacon e fagioli alle 8,30 del mattino.
Comunque ogni cosa cereali, yogurt, frutta, pane tostato, latte ecc. viene
rapidamente spazzolata con soddisfazione.
La nostra prossima destinazione è Clifden, purtroppo la giornata è veramente
plumbea, ma attraversiamo entusiasti il Connemara, splendida ed aspra
regione, si vedono dei rilievi ai cui piedi si aprono deliziosi laghetti e le
torbiere. Girano liberi al pascolo diversi montoni, la flora è incredibile, da
cespugli verdissimi improvvisamente occhieggiano grappoli di fiori
coloratissimi! Nonostante la pioggia sottile ed incessante devo affermare che il
posto è veramente meraviglioso.
Abbiamo attraversato tutti i paesini lungo costa, abbiamo
potuto respirare l'aria di un'Irlanda più selvaggia di quella che mi immaginavo,
Non solo verde, ma anche il fascino di una vita magica nascosta negli anfratti
delle brughiere, in riva ai molti laghi, regno di brume e
.velocissimi
folletti. A guardia restano severi i montoni, che con sguardo fiero passeggiano
indolenti. Si comprende come dovesse essere dura e difficile la vita da quelle
parti, quanta determinazione doveva animare gli uomini per resistere alle
avversità ed alla durezza della natura.
La sosta a Clifden è funestata da un acquazzone quasi biblico
decidiamo allora
di riprendere la strada e puntare verso Dublino. Il viaggio ora è più
rilassante, la campagna si riapre e ci regala oltre a sprazzi graditi di sole,
anche una sensazione di ordine e di un popolo laborioso. I pascoli sono
recintati, le case (meglio definirle ville) si susseguono una più bella
dell'altra, i giardini sono curatissimi, i vari paesini sono affollati e
veramente trafficati.
Dopo un ennesimo temporale nel traffico, entriamo a Dublino ed arriviamo
senza difficoltà al B&B Applewood (www.applewood.ie
), la camera è piccina ma lo consiglio vivamente per la cordialità della padrona
di casa, la pulizia, le colazioni succulente, la comodità di aver fuori la porta
di casa le fermate di molti bus che portano in centro città.
Siamo stanchi ma gli occhi sono pieni dei colori e dei panorami appena visti.
Ceniamo con una certa difficoltà, è venerdì sera ed in centro sfilano torme di
fanciulle e fanciulli addobbati per la sera di festa, direi praticamente
svestiti, c'è freddo, vento ma loro, non so come, riescono a girare vestiti come
fosse piena estate. Che dite
sarà la birra? Sono tutti molto eccessivi, nel
vestire, nel modo di comportarsi, nel tono della voce, mi sa che sto diventando
una vecchia criticona. Il ristorante lascia molto a desiderare tanto che non
vale citarlo, costoso, rumoroso ed il cibo molto poco interessante.
E' arrivato il sabato, abbiamo ancora la macchina a disposizione perciò
decidiamo di dirigerci ancora fuori città, destinazione il castello di
Malahide, Le nuvole corrono nel cielo, il sole continua a far capolino tra
una nuvola e l'altra, non si riesce a capire che tempo faccia! Arriviamo
agevolmente alla nostra destinazione, ormai il satellitare non è più un
problema
Il castello è austero e sta per arrivare un acquazzone , per fortuna
quando lo scroscio è più intenso siamo all'interno e ci godiamo la visita
guidata con calma. Il castello è una residenza dei Talbot gli arredi sono
originali e la grande sala da pranzo oltre ad essere veramente imponente è
ancora in uso per banchetti o feste; è circondato da un bellissimo parco di 250
acri con molte piante esotiche. Quando la visita termina smette anche il
diluvio, spunta un bel sole che ci fa apprezzare il meraviglioso verde dei
prati.
Ci avviciniamo, in seguito, al promontorio di Howth , la costa è
splendida ma il tempo si rannuvola di nuovo, l'aria è decisamente fresca ed il
vento è teso ma agli irlandesi non fa molto effetto il freddo
..ci sono delle
persone in riva al mare, in costume, e fanno il bagno!
Ci fermiamo al porto turistico e dopo un buon panino facciamo quattro passi tra
le barche, solo 4 però perché ritorna la pioggia, a dire la verità cominciamo
anche noi a non badarci più tanto. Rientriamo in città molto soddisfatti e
riportiamo l'auto alla Hertz.
Per evitare di cenare in maniera impropria decidiamo di prenotare al Gallagher
Boxty House in Temple Bar, locale consigliato nei forum degli
intenditori! La scelta si rivela ottima, abbiamo mangiato cucina irlandese è
tutto squisito , ottima anche l'ospitalità dei camerieri e degli altri
commensali con i quali riusciamo a scambiare qualche chiacchiera e qualche
complimento.
Prima della cena, visto che siamo riusciti a prenotare solo per le 21,
gironzoliamo per Temple Bar ed una folla pittoresca ci circonda, dei
saltimbanchi improvvisano spettacolini agli angoli delle stradine o nelle
piazzette, Ci sono le solite comitive di ragazzi che hanno già fatto il pieno di
birra, sono molto rumorosi e coloriti, a loro la temperatura non fa alcun
effetto! Il tramonto comunque è uno spettacolo, restiamo a lungo in riva al
Liffey ad ammirare un sole che pare non voglia spegnersi mai!
Dopo tanto camminare rientriamo al nostro b&b e crolliamo in un sonno profondo e
ristoratore!
La domenica mattina a Dublino si dorme, i bus cominciano a circolare verso le 9,
anche le 10 , strana usanza, pertanto ce la prendiamo un po' comoda anche noi e
dopo la solita abbondante colazione ci dirigiamo in centro dove dobbiamo
visitare la Biblioteca del Trinity College per vedere il Book of Kells ,
ma quello che lascia senza fiato è soprattutto la Long Room della biblioteca
stessa, per me che amo particolarmente i libri è stata veramente un'emozione
forte.
Restiamo per un po' all'interno del Trinity per respirare un po' l'aria della
cultura irlandese ma devo dire che il posto è molto austero
forse troppo .
Purtroppo è domenica e gli orari di apertura dei musei che avremmo voluto vedere
sono difficili da gestire, optiamo per una passeggiata vagabondante verso la
zona medievale, vorremmo pranzare al Brazen Head ma ci sono troppi pullman
davanti
. Preferiamo il Leo Burdock's, dove mangiamo un ottimo e
tradizionalissimo fish and chips. Nel primo pomeriggio apre il National Museum
of Ireland (gratuito), ci tenevo molto a vederlo ed effettivamente è stata una
visita interessante, dai reperti dell'Irlanda dal periodo preistorico fino a
quelli del periodo dell'indipendenza. Veramente stupenda la collezione di
gioielli 'Or' l'oro d'Irlanda , un bellissimo tesoro dell'età del bronzo, e
molto altro
. Provare per credere !
Ci infiliamo, dopo tanta cultura nello St.Stephen's Green, un delizioso
ed immenso parco molto ben curato, ma i nostri piedi ci chiedono di riposare un
po' e restiamo a guardare delle famigliole con tanti piccolissimi e bellissimi
bambini che giocano. E' domenica anche a Dublino ed i papà si dedicano un po' ai
figli!!!
Rientriamo presto al b&b e ci concediamo un po' di riposo, la cena su
indicazione della padrona di casa la facciamo in un pub vicino dove mangiamo
veramente bene e spendiamo anche poco!
L'ultima mattina Dublino decide di premiarci con una giornata spettacolare, il
sole è alto, non c'è vento, fa quasi caldo! Senza dubbio la destinazione è il
National Botanic Garden . Lo raggiungiamo a piedi godendoci un po' di
quartieri residenziali, costeggiamo delle scuole attrezzatissime e circondate da
enormi spazi verdi dedicati allo sport!
Però come faccio a descrivere la miriade di fiori, piante che ho visto!
Impossibile!
E' una distesa immensa di colori che ti riempie gli occhi ed, almeno a me, il
cuore. Tutto è molto curato, organizzato, pulito. Nelle varie serre ci sono una
quantità di orchidee, di piante grasse, di esemplari originari dai paesi più
lontani, come il Sud Africa o l'Australia.
Così l'Irlanda ci saluta, con un sole insolitamente brillante e caldo, con tutti
i colori dell'arcobaleno e la nostalgia per la partenza riesce così ad essere
mitigata.
Prendiamo un bus di fronte al nostro alloggio e comodamente arriviamo
all'aeroporto
.comunque l'Irlanda ci saluta con un acquazzone poco prima della
partenza, per non smentirsi.
Torneremo... ci sono mille altre cose da vedere! ma per il momento questa breve
gita ci ha permesso di prendere un po' di confidenza con un mondo che non
conoscevamo: quella del Nord Europa è una cultura e mentalità diversa da noi
latini del Sud Europa. E' diverso il modo di vivere, diversi gli orari, diversa
l'organizzazione della vita
ecco perché mi piace tanto viaggiare; è sempre una
grande cosa scoprire che oltre al mio piccolo mondo ne esistono altri e con loro
mi posso confrontare ed è ogni volta un momento di crescita, di apprendimento ed
il mio bagaglio di esperienze si arricchisce, si aggiunge un tassello al puzzle
della mia vita e la rende sempre più interessante e colorata.
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