Sono stata nella Cina del Sud, nella regione del Guizhou, un luogo secondo me bellissimo ed incantato, e davvero poco turistico ma che ti lascia dentro tutto l’ardore e la serenità del mondo..

Ci sono dei paesaggi bellissimi e soprattutto della gente bellissima, che l’estrema povertà ha reso stranamente cordiale verso l’esterno..
Sono stata 2 giorni. a Guyang, il capoluogo di provincia più piccolo della Cina e da lì in macchina (circa 4 h) nella contea di LiBo, un luogo davvero strano..
Stanno costruendo un parco di attrazione ambientale turistico, e quindi si stanno piano piano avvicinando al turismo, cosa che a dire la verità gli sta riuscendo non molto bene.
I paesaggi sono carsici…percepisci solo monti carsici verdi verdi e verdi e tantissime risaie…e bimbetti che spuntano qua e là…

Noi avevamo una guida locale, che lei stessa aveva difficoltà per le traduzioni in quanto ci sono tantissimi dialetti locali..
Comunque ad ogni modo, nell’ambito del lavoro che stavamo facendo(ovvero esplorazione di grotte carsiche ed interviste socio geografiche) abbiamo visto cose uniche.

I primi giorni sono stati di approccio con la mimica delle persone , nei mercati e nei villaggi…tutto l’opposto che da noi…ma ci si abitua presto…ai loro ghigni.. ai loro sorrisi e alle spezie che ci sono nell’aria………………….
Nel villaggio antico di Datu Miao abbiamo visto donne davvero di 500 anni fa…che ancora battono le stoffe e che si impomatano i capelli con l’acqua del riso che mangiano per poterli tenere meglio.. E' una cosa bellissima: abbiamo visto usanze mai note…come appendere pesce essiccato come segno di benvenuto al collo degli ospiti non del villaggio…sono cose che ti segnano…e abbiamo visto tanti bambini con la mano tesa a chiederti un biscotto…perché può essere la svolta di una giornata
E quegli occhi io non li dimenticherò mai…mai nella mia vita…

La sera soffia un’aria particolare…calda e poi gelida nell’arco di qualche secondo… quell'aria che da un momento all’altro ti fa percepire tutte le diversità del mondo…e che alza tutta la terra secca delle risaie in quel periodo (novembre).
I pasti tipici sono stati essenzialmente a base di riso, bamboo e violette lessate con carne di maiale (poca) pollo (tanto) e cane (tanto)…quest’ultimo ho fatto fatica…ma dopo settimane e settimane a 60 gr di riso al giorno capisci la difficoltà…e vai avanti… cercando capire che per loro 60 gr. di riso al giorno sono la vita!

E poi ci sono loro: i mercati ineguagliabili e coloratissimi…mille fragranze, mille profumi e mille colori…e mille etnie accidenti!Tutta la gente si raduna e diventa il fulcro della giornata…è il giorno della festa, dell’incontro con altri…è il giorno del guadagno..per pochi…e il giorno dell’arrivo del cibo per altri…ma ci sono anche tante sciocchezze vendute.. e che in tanti acquistano: shampoo monodose..souvenir..calendarietti.. e tantissime stoffe colorate e ricamate…

La sensazione che ti trasmettono è fantastica e dai mercati si capiscono tante cose.. tanta solarità e tante difficoltà…ma si capisce anche cosa cela quella gente dietro ad un sorriso, ad uno sguardo, ad una parola…c’è un mondo diverso…lontano,  ma  con delle persone…come noi…che hanno tanto da insegnarci!!

Elena