Arriviamo
a Porto Torres da Genova alle 8 del mattino e ci dirigiamo con la nostra vecchia
Panda verso l'Hotel Ancora a Stintino, che avevamo prenotato, via internet
(anche i traghetti a 90 euro).
L'hotel, immerso tra alberi e verde, è un complesso di piccoli edifici, alti due
piani, ben mimetizzati nel verde, situato tra Stintino e Capo Falcone a circa
15-20 minuti a piedi dalla famosa spiaggia della Pelosa.
All'arrivo paghiamo la tessera club (obbligatoria), che per tutto il periodo
costa 37,14 a testa, che permette di fruire, tra le altre cose, della navetta
per la Pelosa (tenete presente che il parcheggio alla Pelosa costa 1,5 euro
all'ora ed è difficile parcheggiare), per il soggiorno abbiamo pagato circa 1100
euro in due (pensione completa) oltre naturalmente gli extra.
Mentre aspettiamo l'assegnazione della camera facciamo un giro esplorativo:
davanti all'hotel un grande giardino alberato con eleganti tavoli e sedie, a
lato un parco giochi per bambini, poi l'arena dove alla sera si svolge
l'animazione.
Andiamo verso la spiaggia, vediamo la piscina con acqua di mare, sedie a sdraio
a disposizione, un bar- ristorante, un porticciolo.
Ci viene assegnata la camera, è completa di aria condizionata, televisore, forse
collocato troppo in alto, il bagno è completo, ampio terrazzo con vista mare,
attrezzato con tavoli e sedie, la biancheria viene cambiata tutti i giorni,
l'asciugacapelli viene consegnato contro versamento di una cauzione, stessa cosa
per la chiave della cassaforte, niente wifi, ma alla sera si puo utilizzare
gratuitamente il computer della reception.
I pasti vengono serviti in un'ampia sala ristorante o in giardino all'aperto, i
piatti di portata sono sistemati su tavoli, vige il self-service, salvo che per
la pasta e la carne che sono serviti in appositi spazi, naturalmente il menu
cambia ad ogni pasto e comprende sempre ottimi piatti tipici sardi, la scelta è
molto ampia, la cucina è ottima, alla sera la scelta viene arricchita con ampia
scelta di carne e pesce scelti sul momento e messi dal cuoco sulla piastra.
Il personale è molto giovane e preparato.
Nel pomeriggio, dopo un breve riposo (eravamo svegli da oltre 30 ore), andiamo a
piedi alla famosa spiaggia della Pelosa (20 minuti), ci si arriva percorrendo un
comodo e ampio marciapiede asfaltato (sotto il sole), che scopriremo poi partire
da Stintino e finire al Capo Falcone.
La spiaggia (molto affollata, mi è difficile pensare come poteva essere ad
Agosto), tra le più famose d'Italia, è molto ampia di sabbia bianca finissima,
il declivio è dolce, quindi si adatta molto ai bambini (infatti se ne vedono
molti), è quasi tutta spiaggia libera.
Il mare ha trasparenza e riflessi fantastici, si vede il fondo anche con l'acqua
profonda, quasi sempre molto calmo essendo protetto dai venti grazie alla
protezione naturale fornita dal Capo Falcone, dall'isola Piana e dall'Asinara,
che rendono questa luogo quasi una piscina.
A circa 200 metri si trova la Pelosetta, spiaggia di sabbia e scogli posta di
fronte alla piccola isola della Torre della Pelosa e dell'isola Piana.
Il panorama è magnifico.
Settembre 2: Stintino
Mattina trascorsa alla spiaggia della Pelosa.
Al pomeriggio utilizziamo le biciclette a disposizione dei clienti dell'albergo,
per andare a Stintino.
La strada è un continuo alternarsi di tratti in salita e discesa, la percorrenza
è sicura grazie al marciapiede molto ampio che costeggia la strada e che arriva
sino al paese.
Purtroppo il cambio delle biciclette non funziona, e nelle salite con pendenza
più elevata dobbiamo scendere e fare il tratto a piedi, un guaio perchè la
giornata è molto calda e la strada è tutta al sole (circa 4 km).
In entrambi i lati della strada si trovano bassi cespugli di macchia
mediterranea, tipici dell'isola.
Stintino è un piccolo paese, ha un interessante museo (Museo della Tonnara), il
nucleo della città vecchia presenta le tipiche case basse, la parte più
turistica è quella davanti al porto vecchio, ci verremo spesso di sera per
sederci nei due bar ristoranti sul lungomare Colombo (in questo periodo c'è la
festa del paese), i prezzi sono molto onesti (caffè euro 1,3 al tavolo), alla
sera sono affollati, c'è anche un pò di musica, di sera c'è gente, ma non
aspettatevi un vita notturna animata.
Settembre 3: Spiaggia delle Saline
Mattinata alla Pelosa, al pomeriggio andiamo alla spiaggia delle Saline, con il
comodo servizio pubblico di bus che da Capo Falcone porta al Country Village.
Il servizio è molto comodo ed conveniente (euro 0,70, prezzo fisso per qualunque
destinazione)
La Spiaggia delle Saline dista circa 2-3 chilometri da Stintino (quindi a circa
6-7 Km dall'albergo), la fermata del bus davanti all'hotel.
Il percorso si snoda tra strade circondate da vegetazione mediterranea, piccoli
stagni, calette.
Il percorso dura 15 minuti, ci fermiamo a circa 200 metri dalla spiaggia, per
raggiungere la spiaggia attraversiamo gli antichi bacini dove era essiccato il
sale, nel piccolo stagno della saline si dovrebbero vedere anche dei
fenicotteri, ma vedo solo qualche gabbiano
La spiaggia, il cui nome è dovuto alle saline è caratterizzata dalla presenza
della torre omonima, è lunghissima, ad occhio sembrerebbe arrivare fino in
prossimità di Porto Torres, peraltro nell'esplorarla scopriamo che camminando
verso lo Stagno San Nicola, assume anche nomi diversi (spiaggia di Puzzona,
spiaggia di Punta d'Elice, spiaggia di Ezi Mannu ecc. Ci verremo molte volte.
Alle spalle della spiaggia si trovano diversi stagni, un po' più lontano lo
stagno di Casaraccio, lo vedremo meglio qualche giorno dopo passando con il bus.
Ci sistemiamo con le stuoie, la spiaggia è molto bella, composta di pietrisco
bianco molto piccolo (le pietre sembrano chicchi di riso) e levigato, è meno
larga della Pelosa, sicuramente molto meno affollata, praticamente tutta libera,
l'acqua è trasparente tendente al colore verde, il declivio è dolce, sia pure
meno dolce della Pelosa.
Dopo cena andiamo a piedi al Capo Falcone, al bar ristorante ci godiamo il
panorama della Pelosa e delle isole dall'alto, il bar e abbastanza bello e ha
una magnifica terrazza belvedere sul mare, è anche un hotspot gratuito, bella
comodità poter utilizzare il wifi gratis (caffè al tavolo 2 euro), ci verremo
più di una volta.
Settembre 4: andando per la penisola
Al mattino spiaggia alla Pelosa, al pomeriggio decidiamo di prendere il bus e
fare tutto il percorso (da Capo Falcone al Country Village, circa 35 km).
Il percorso è abbastanza interessante, si transita per tutte le località di
qualche interesse, ai lati della strada una vegetazione molto varia, si può
constatare che la zona è molto costruita, ma se non altro gli edifici,
peraltro bassi sono ben nascosti alla vista dalla vegetazione, si costeggia lo
stagno di Casaraccio, si arriva quindi al Country Village, gli abitanti lo
chiamano bagaglino.
Il Country Village è un denso agglomerato di case di recente costruzione molto
colorate, abitate prevalentemente da turisti, situate nelle vicinanze della
Punta de su Torrione, non sono integrate nell'ambiente, il classico pugno in un
occhio, si vedono da molto lontano, dal villaggio si ha una buona visione dello
stagno di Casaraccio e della parte ovest della penisola.
Settembre 6: Punta Falcone
Al mattino decidiamo di esplorare punta Falcone (il nome deriva dall'omonima
torre che la domina), ci incamminiamo dalla spiaggia della Pelosa, arrivati alla
cima ci dirigiamo verso occidente, camminando per sentieri pietrosi,
fiancheggiati, a tratti, da macchia mediterranea molto bassa, arriviamo nella
parte occidentale della penisola
Arrivando al mare, ci appare la costa di roccia ripida, non vediamo spiagge,
solo declivi ripidi e scogliere, il paesaggio è molto suggestivo, il mare è di
un colore blu intenso, in effetti sono le stesse caratteristiche della penisola,
il lato est caratterizzato da spiagge sabbiose, il lato ovest da alte rocce che
si gettano sul mare.
Settembre 8: Asinara
Arriviamo alle 9 a Porto Mannu, il porto nuovo di Stintino, dove partono i
battelli per l'Asinara, abbiamo avuto difficoltà a imbarcarci poiché non avevamo
fatto alcuna prenotazione, per fortuna alcuni prenotati non si sono presentati.
Il prezzo del biglietto euro 36 a testa comprende il passaggio sino al porto di
Fornelli all'Asinara e la visita guidata dell'isola in pullman (con aria
condizionata), la traversata dura circa 20 minuti.
La visita inizia da Fornelli, e con l'ex braccio di massima sicurezza del
carcere. Sull'isola vi è anche il Centro per il Recupero delle Tartarughe
(visita gratuita).
L'isola è un parco naturale, quasi disabitata, adibita in passato a carcere di
massima sicurezza, che visitiamo, proseguiamo quindi verso Cala D'Oliva,
transitando per una natura incontaminata con una vegetazione molto varia, tipici
e a volte rari cespugli di flora mediterranea, facciamo sosta in molte località,
incontriamo cavalli, capre selvatiche, gli asini bianchi e grigi li incontreremo
solo al ritorno, la guida fornisce spiegazioni chiare ed ampie, ammiriamo
magnifici panorami, bellissime calette, la parte orientale è piena di calette
dove chiunque sognerebbe di fare un bagno, mentre la parte occidentale è
rocciosa e ripida.
Arriviamo al piccolo centro di Cala D'Oliva dove ci aspetta un altro pullman (4
euro a testa, facoltativo il prolungamento) che ci porta passando per una
stretta stradina sterrata a Cala Sabina, una magnifica spiaggia, immersa in un
paesaggio incredibile, dove ci fermiamo qualche ora,.
Facciamo una bella nuotata in un mare cristallino da sogno.
Ritorniamo a Cala D'Oliva, dove visitiamo un altro braccio del dimesso carcere,
ho l'impressione però che questo paradiso stia per finire, infatti, attualmente
vi è anche la possibilità di soggiornare in una foresteria con venti posti
letto, ma è già previsto l'ampliamento a 70 posti, non vorrei che fosse l'inizio
della fine
Riprendiamo il pullman per Fornelli e strada facendo abbiamo la fortuna di
vedere i piccoli asini bianchi e grigi (gli adulti sono alti circa 1 m.) che
scorazzano liberamente e alla nostra vista si allontanano, li fotografo dal bus.
Alle 17 circa imbarco per Stintino
Settembre 11: Alghero (la piccola Barcellona), Porto Torres
.partenza per
Torino
Di buon mattino percorriamo la strada che porta ad Alghero, all'arrivo
parcheggiamo facilmente sul lungomare, la prima impressione è quella di una
città moderna, il lungomare è attrezzato, vi sono gli imbarchi dei traghetti che
portano alla Grotta di Nettuno e a Capo Caccia, noi preferiamo visitare la
città.
Arriviamo alle mura della città vecchia, a lato parte il famoso trenino catalano
(pittoresco trenino turistico per bambini ma anche per adulti chiamato 'lo tren
de l'Alguer') c'e anche un trenino trainato da cavalli, entrambi percorrono il
centro storico.
Passando per la Porta a Mar raggiungiamo il centro storico, circondato alte mura
medioevali, ben conservate, arriviamo in piazza Duomo dove sorge la Cattedrale
di S. Maria, con un bel campanile catalano del 500 a forma ottagonale e un
notevole portale, all'interno l'abside in stile gotico.
Proseguiamo il tour tra le animate stradine piene di vita e di negozi, dove si
possono vedere palazzi d'epoca, in particolare nella via Principe Umberto, che
parte dalla Cattedrale, si incontrano il Palazzo Doria e il Palazzo della curia
che hanno facciate di notevole interesse artistico.
Percorrendo poi la via Carlo Alberto arriviamo alla Chiesa di san Francesco la
cui costruzione è del 1300, ma ha subito notevoli modifiche nel tempo,
all'interno il Chiostro del XIII secolo, all'esterno si presenta con un colore
ocra, notevole l'architrave della porta d'ingresso, l'interno è un misto di
stili dal gotico al rinascimentale, il campanile con la cupola di formelle
colorate è uno dei simboli della città.
Interessante anche la chiesa gesuitica di S. Michele con la sua cupola di
maiolica.
Dopo una breve sosta per un leggero pasto, continuiamo la visita passando
davanti al Palau Albis arrivando alla Torre dell'Espero o Torre Sulis (di torri
se ne vedono molte) ritorniamo quindi sul lungomare passando per i bastioni, la
giornata è chiara e soleggiata e in lontananza vediamo il Capo Caccia.
Partiamo quindi per Porto Torres, percorrendo la 'strada dei due mari'
Facciamo un giro per la via più commerciale la Vittorio Emanuele, ci fermiamo
poi in bar nelle vicinanze della Piazza C. Colombo, centro della città, ci
rechiamo poi a visitare la Chiesa di San Gavino, notevole basilica romanica
(ingresso euro 1,5), la chiesa è molto grande è nota per avere due absidi, le 22
colonne provengono da antichi templi romani, la chiesa è dedicata ai santi
Gavino, Proto e Gianuario, passiamo quindi a visitare la grande cripta, vediamo
gli antichi cinque sarcofagi risalenti al III e IV secolo.
Ci facciamo un'ultima passeggiata per il centro città, poi di corsa all'imbarco
della Moby line.
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