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Le vacanze di molti italiani partono dal web e tornano nel web come esperienze utili per gli altri viaggiatori. [ViaggieRelax.it]

Un tuffo nella Natura -Norvegia PDF Stampa E-mail
Scritto da Serena e Andrea   
1° PARTE
Siamo partiti di sabato sera lasciando la Versilia sotto un incredibile temporale e temperature veramente basse per essere in agosto e siamo arrivati fin qua, un paesino sperduto della Norvegia lungo la strada tra Oslo e Bergen via Gol e...siamo sempre sotto la pioggia! Siamo passati dalla Svizzera, dall'Austria, abbiamo percorso tutta la Germania da sud a nord, la Danimarca e la Svezia praticamente sempre sotto la pioggia, anzi no, per la precisione un tratto della Germania lo abbiamo fatto con ai lati della strada la neve (!) e in Svezia ci è stato concesso uno spiraglio di sole a fine giornata.

Ma diciamo la verità, questi paesaggi per ora si stanno rivelando in tutto il loro fascino, riportandoci alla mente folletti, fate, trolls e leggende: mi sembra di aver visto proprio un troll qualche curva fa, rimasto vittima della sua curiosità, infatti i suoi movimenti ed il suo sguardo sono stati tramutati in pietra ma io l'ho comunque riconosciuto (è quello che accade ad ogni trolls se rimane sorpreso dalla luce del sole: si trasforma in pietra).

La nostra cucciolona Mach si sta comportando benissimo: si è adattata subito alla vita del camper (come noi) e alterna lunghe dormite a corse nei prati e sbirciatine dal finestrino incuriosita dai vari animali selvatici che facilmente vediamo lungo le strade.

Siamo solo all'inizio di questo nostro viaggio, per la prima volta in camper con alle spalle già tante ore di strada percorsa al posto delle solite tante ore di volo.
E la pioggia continua...

CURIOSITA': Le case che si trovano lungo le strade sperdute della Norvegia, quelle dentro ai boschi, sono ben curate, con i giardini sempre in ordine e i giochi colorati dei bambini davanti casa, con le piante sul terrazzo sempre fiorite, le immancabili lucine accese la sera davanti alle finestre che danno quel senso di calore che ricordano tanto il Natale, ma... ISOLATISSIME! Tipo ne incontri una in mezzo al bosco e trovi l'altra a 5 Km di distanza. Andrea dice che sono case-vacanza (seeeeee!), per me le persone norvegesi amano la natura e un po' di solitudine (un po' li invidio).



2° PARTE


E' vero che la pioggia fa parte integrante della Norvegia, ma sinceramente ci eravamo un pò stufati di rientrare sempre bagnati e dover sopportare temperature basse. Grazie alle nostre preghiere un bellissimo sole ci fa godere di incantevoli paesaggi. Non starò ad elencare i difficili nomi norvegesi dei luoghi visitati, ma racchiuderò in queste righe le sensazioni che questo viaggio mi sta portando e magari qualche curiosità (come d'altronde faccio sempre nei miei racconti).
Ogni guida, come ogni libro che descriva un po' questa popolazione vi dirà che i lunghi inverni norvegesi influenzano il modo di essere di questa popolazione rendendoli più chiusi e isolati. Si può non essere d'accordo ma questa volta lo condivido in pieno: i norvegesi hanno innato quel senso civico che a noi italiani un po' (!) manca, il rispetto per la natura (riciclano tutto, vivono in mezzo ai boschi, amano gli sport all'aria aperta...”ma cacciano le balene, le foche e hanno reso alcune specie in via di estinzione -gli orsi bianchi al nord del paese e quelli bruni nelle altre zone”) ma (ed in questo caso la nota non va saltata) sorridono raramente. Abbiamo osservato svariate volte gruppi di giovani a zonzo per le strade e ogni volta ne venivano fuori bisbiglii e tantissimi silenzi invece che risate e spensieratezza. Nel 2004 la Norvegia figurava al primo posto nella graduatoria nell'Indice di Sviluppo Umano stilata dall' Onu (che tiene conto dei dati quali aspettativa di vita, reddito e istruzione) e che quindi ne fa il Paese più avanzato al mondo, ma a quanto pare tutto ciò non aiuta i norvegesi nell'essere soddisfatti di ciò che hanno, e sono certa che qualche sorriso in più li farebbe stare meglio.

Questi paesaggi donano un senso di tranquillità che raramente troviamo nella nostra pur bellissima Italia: mare, montagne, colline, frutteti, ghiacciai, neve e ancora alberi, alci, pecore, e ancora...di più... “semplicemente” la natura nella sua massima espressione. Attraversi il Geirangerfiord con una miini-corciera di un'ora e ti senti così piccolo; scendi dalla Trollstigen (la strada dei Trolls con alla fine il cartello stradale “Attenzione attraversamento Trolls) ed i brividi ti percorrono la schiena.
La Norvegia mi sta riempiendo i polmoni di energia.

CURIOSITA': al Torget (mercato del pesce al porto di Bergen) ci sono tantissimi ragazzi/e italiani che vendono il pesce. La maggior parte sono giovani studenti universitari che inizieranno a settembre l'Erasmus e che cercano di raccimolare qualche soldo per “superare” il lungo inverno norvegese (cercano di pagare l'affitto dell'appartamento in cui abitano, ci sono cifre assurde). Altri (pochi) vengono dall'Italia proprio per fare la stagione (da inizio giugno a metà settembre). Praticamente il proprietario del banco assume vari ragazzi/e di nazionalità diversa (giapponesi, spagnoli, tedeschi, italiani, francesi, coreani ecc. ecc.) proprio per avere più possibilità di vendita del pesce con i turisti (insomma, per fregarli meglio). Noi siamo stati fra quei turisti “furbi” che si sono fatti convincere a comprare il salmone fresco di Bergen: buonissimo, non aveva niente a che vedere con quello che mangiamo noi ma a prezzi esorbitanti! Non dico la cifra che abbiamo speso...

Da metà agosto per i norvegesi inizia una specie di “autunno”: le ferie finiscono, il 16 agosto i bambini tornano a scuola ed il clima cambia velocemente(peggiora). Persino le corse sui traghetti diminuiscono. Insomma, per loro non è più alta stagione anche se i turisti continuano ad arrivare fino a metà settembre circa.




3° PARTE

La strada dell'Oceano Atlantico (Atlanterhavsveier) mozza il fiato: ci siamo fermati per la notte proprio davanti ad un magnifico e appagante tramonto nordico. Abbiamo mangiato alla luce di questo tramonto, seduti davanti allo scorrere di un bellissimo film: un tramonto che ci ha dato la buona notte alle 22:30 (con le giornate così lunghe io e Andrea stiamo perdendo un po' la cognizione del tempo, infatti non riusciamo mai a cenare prima delle 22).
Mach è crollata dopo due giornate di follie (ebbene sì, anche i cani fanno follie), adesso dorme qui accanto a me. La sue quiete era stata turbata da un vicino, italiano, che le ha rotto le uova nel paniere: un setter che ha attirato la sua attenzione ma che prontamente siamo riusciti a frenare tramite un metodo infallibile, il cibo!

CURIOSITA': Più che curiosità è un'informazione. In Norvegia la categoria dei benzinai non esiste. Qua la benzina si mette con la carta di credito o bancomat con il “fai da te”, oppure con i contanti ma sempre da solo e poi vai a pagare alla cassa all'interno del bar che è affiancato al distributore. Importante è ricordarsi il Pin della vostra carta di credito perchè si usa così anche nei negozi. Andrea non ha fatto in tempo a digitare il numero della pompa che avevano già tolto le tasse (1,25 euro circa) e non abbiamo preso la benzina!



4° PARTE

Qua i ponti si pagano e persino l'entrata alle città ed alcuni paesi si pagano (quindi badate bene di non fare su è giù venti volte nello stesso paese o città perchè il vostro portafoglio ne risentirà). Ieri abbiamo tirato fuori 160 Kr (poco più di 20 €) per transitare (e sottolineo transitare) da un paese sperduto che come unica attrazione aveva due ghiacciai. Ok, va bene, fatemi pagare se vado a vedere i ghiacciai, ma se io povero disgraziato sono obbligato a passare di lì per andare a pinco pallino perchè diavolo dovrei pagare? A questo punto ci siamo concessi la visita a questi ghiacciai che sono il Supphellebreen e il Bøyabreen e abbiamo subito pensato che ne è valsa la pena. Al Supphellebreen si arriva a 300 m dal ghiacciaio con una passeggiata accanto al torrente che sgorga dalla sua gola. Contrariamente alla tendenza in atto negli altri ghiacciai del mondo, i ghiacciai norvegesi in questi anni stanno avanzando ed il più veloce è proprio lo scricchiolante Bøyabreen (dall'altra parte del monte rispetto al Supphellebreen). Questo lo abbiamo solo ammirato da debita distanza.

Quello che dona la Norvegia è la spettacolare vista di una natura selvaggia e imponente ma che allo stesso tempo riesce ad avvolgerti in un dolce abbraccio.
Qua non si trovano localini in cui far tardi la sera, pochi ristoranti per i pochi coraggiosi che intendono provare l'ebrezza della cucina norvegese. Magari a Bergen e Alesund, ma nel resto dei fiordi norvegesi occidentali godetevi la vita senza “fronzoli”. I passaggi in Traghetto sono piacevoli momenti in cui si può ammirare i fiordi da un punto panoramico : il mare. Non abbiamo mai fatto grandi file, anzi, sempre imbarchi veloci ed efficienti. Il prezzo pagato andava dai 7 ai 12 euro per tratti dai 10 ai 20 minuti; l'unico più caro è stato quello da Geiranger a Hellesylt (35 euro circa): dura 65 minuti ed è considerata una crociera a tutti gli effetti visto il paesaggio di cui si gode la vista (il Geirangerfjord, il più bello). In questi passaggi in traghetto si trova la connessione a internet gratuita! Se avete con voi un Pc portatile o un palmare con la connessione wireless come avevamo noi, potete collegarvi a internet e fare il vostro comodo (noi avendo Skype ne abbiamo approfittato per telefonare).




IL NATALE NORVEGESE

Se parliamo di Norvegia cosa viene in mente oltre ai fiordi ed il freddo?
Ma Babbo Natale!
Siamo incappati in un negozio del “Natale” dove 12 mesi all'anno si vendono addobbi di ogni genere. E' stato strano entrarvi e vedere i norvegesi che anche “fuori stagione” acquistano lucine, pupazzi, ghirlande per le feste natalizie. A tal proposito è da visitare Drøbak, piccolo borgo un tempo porto invernale di Oslo.
Drøbak è famosa come la “cittadina del Natale” e rinomata per le sue decorazioni. Abbiamo visitato un negozio di articoli natalizi, il Tregaardens Julehus ( www.julehuset.no ) con tanto di buca per le lettere da spedire a Babbo Natale. Lo so che sono grandicella per scrivere una letterina a Babbo Natale, ma è stato più forte di me e ho lasciato la mia richiesta in un quadernone ... speriamo che la legga prima di Natale! In questo particolare paesino abbiamo anche il Museo dello Stoccafisso (per gli interessati).

LA NORVEGIA CON UN AMICO A QUATTRO ZAMPE

Non so per quale motivo associavo la Norvegia ad un posto dove gli abitanti amano gli animali, e quindi ad un viaggio con il proprio amico a quattro zampe semplice e agevole. Devo dire che questo è avvenuto non tanto per l'amore che i norvegesi nutrono per i cani o gatti, quanto per la possibilità di trovare spazi sconfinati dove farli correre e divertire. Per il resto abbiamo notato che esistono le stesse regole che in Italia: i cani non possono entrare in nessun locale (nei pochissimi che abbiamo trovato naturalmente), ma soprattutto non abbiamo quasi mai trovato un norvegesi con cani! Incredibile ma vero, gli amici fedeli di noi italiani quasi non esistono in Norvegia (che siano segregati nelle case?). Probabilmente in questo paese si ha molto rispetto per la natura ma non amano condividere la propria vita con loro.






 

 

UNICA NOTA ... STONATA
Ebbene sì, solo questa: da Lillehammer a Oslo non abbiamo trovato neanche un'area sosta dove scaricare e caricare il Camper. In alcuni distributori era rotto il rubinetto dell'acqua per rifornirsene. E' stata l'unica volta che abbiamo incontrato difficoltà.

PER CHI DESIDERLA VISITARLA IN CAMPER
La Norvegia si visita benissimo in camper: campeggio libero (ti scegli il panorama che più ti piace, sempre rispettando alcune regole fondamentali che il camperista dovrebbe sapere) e ti rilassi aspettando la notte; scarico e carico gratuito nelle aree di sosta (tantissime e molto belle); molti campeggi e molta gentilezza. Le strade sono ottime, ed anche quelle che dicono essere strette hanno sempre gli spazi per gli scambi almeno ogni chilometro. Se poi avete un navigatore, tutto diventa perfetto.

Ad ogni modo ci sono due episodi che devo raccontare dove Mach è l'attrice principale...
 




... L'ANGOLO DI MACH

Mach ha solo 10 mesi, quindi ancora un cucciolone. Per portarla in Norvegia abbiamo dovuto farle fare il vaccino per la rabbia (da farsi almeno 4 mesi prima e la controprova entro 120 giorni dalla partenza) più la profilassi per i vermi (da ripetersi due volte nei 10 giorni precedenti la partenza) ed il passaporto (visita alla sezione veterinaria della nostra Asl, ripetuta due giorni prima della partenza...insomma, una bella scocciatura).

Ama stare in macchina e speravamo che in camper fosse lo stesso, e così è stato. Guidavamo e dormiva; mangiavamo e mangiava; uscivamo e stava tranquilla con noi. Peccato che nelle sue vene scorre sangue di segugio e la sera prima del tramonto (che in Norvegia, nelle zone che abbiamo visitato, arrivava verso le 22:30) uscivano dai boschi molti uccelli e lei era tutta una risata! Il primo episodio si svolge in un bellissimo posto vicino ad Alesund, un luogo di sosta indimenticabile: monti altissimi intorno a noi, prati spaziosi, un lago da incanto e Mach sciolta.
Attirata da questi uccelli è partita in quarta dietro di loro. Vi assicuro che la sua velocità era incredibile, non so dove trovasse quella forza. Saltellava nell'erba alta, sembrava la Pimpa. L'abbiamo vista sparire verso il bosco...la nostra voce si perdeva in tutto quel ben di Dio che la natura offriva...poi eccola arrivare a tutta birra dietro a due ragazzi svedesi usciti proprio dal bosco, con in mano canna da pesca e borsone...Mach li supera, tenta l'aggancio con un uccello...corre...corre...corre...e sbatte con tutta la velocità che aveva guadagnato contro la rete che delimitava il prato dalla strada. Vederla rimbalzare come su un muro di gomma (da “paperissima”) e tornare indietro combattuta è stata una scena indimenticabile. Raccontarlo non è la stessa cosa, ed io non sono brava a farlo.
Il giorno dopo in centro ad Alesund è rimasta incastrata con la testa alla ringhiera della terrazza del porto. Ci siamo domandati se gli addetti del Comune di Alesund avrebbero tagliato il ferro per noi, oppure la testa di Mach...voi che dite?
Insomma, per dare un giudizio unico Mach è stata un angelo, non potavamo chiedere di più ad un cucciolo.

IL TRAUMA DEL RIENTRO

Più viaggio e più trovo noi italiani un popolo stressato e agitato.
In Norvegia si rispettano i limiti di velocità, si rispetta la propria città e il Paese, insomma, c'è un bel senso civico (questo lo abbiamo riscontrato anche in Danimarca).
Appena abbiamo passato la frontiera che dalla Svizzera ci portava in Italia il caos è rientrato nella nostra vita!
Camion che ci sfareggiavano perchè andavamo a solo 110 Km/h sull'autostrada (non potevamo spingere ancora di più, il camper non fa grandi velocità), sorpassi azzardati, gestacci ... <<Andrea, se non fosse per le temperature rigide e le giornate così troppo lunghe o così troppo buie, tornerei in Norvegia per sempre!>>.

DEVIAZIONI

Per arrivare all'altezza di Bergen abbiamo impiegato circa due giorni all'Italia, facendo Svizzera, Austria (solo 15 Km, oltretutto fatti fuori dall'autostrada), tutta la Germania, la Danimarca con il Ponte di Malmo, Svezia (all'andata).
Durante il rientro, visto che eravamo in anticipo sul percorso prestabilito (come abbiamo già detto non avevamo messo in conto che in Norvegia da metà agosto inizia la bassa stagione, le scuole riaprono il 16 con minore traffico di turisti e quindi meno code ai traghetti e pochissime persone per le strade), ci siamo concessi delle soste in alcuni posti interessanti:
Ribe in Danimarca (paese pittoresco e il più antico della nazione).
Ulm in Germania (dove è nato Einstein, con il centro storico fatto di case con muri storti).
Lugano in Svizzera.
Como, Bellagio e Lecco (dove siamo stati obbligati a sostare per la notte in dei campeggi, perchè in Italia quello libero praticamente non esiste). A tal proposito sconsigliamo il Campeggio International di Como: carino ma gestito da persone scortesi (camper € 6 + 2 pers. € 11 + cane (?) € 1,50 = 18,50 € ).
Invece consigliamo, vicino a Lecco, il Camping del Lago: a differenza del primo sono molto gentili e si sosta proprio sul lago (camper € 6 + e pers. € 9 = 15 € ).

P.S Proprio a Bellagio abbiamo pagato con la nostra serenità trovata facilmente in Norvegia, il semplice fatto di aver voluto portare con noi Mach, visto che la temperatura non ci permetteva di lasciala in camper. Credo sia inutile raccontare l'episodio, sottolinea solamente quanto delle volte siamo stupidi.
Però adesso siamo sicuramente rientrati nei ritmi italiani...ahi ahi ahi...



CONCLUSIONI

Che dire, la Norvegia è un posto magico, non avrei mai pensato fosse veramente così immensa! Delle volte voliamo così lontano per ammirare paesaggi vasti e per trovare un po' di serenità, quando non molto lontano abbiamo i Paesi Nordici che possono darci tutto questo. E' un posto che ti rapisce il cuore ... adesso ci è venuta voglia di conoscere il grande e freddo Nord norvegese..v
Consiglio vivamente, prima della partenza di visitare il sito ufficiale dell' Ambasciata Norvegese ( www.visitnorway.com ) e di richiedere gli opuscoli da loro spediti a casa (o semplicemente scaricabili sul Pc) con dettagliate informazioni (attualissime) per un viaggio in Norvegia (ci sono persino i prezzi dei traghetti con orari di imbarco, frequenza giornaliera e durata del tragitto). Noi abbiamo preferito farceli spedire a casa, contribuendo con un'offerta che copre almeno il costo che hanno sostenuto per spedirceli (sono arrivati in 3 giorni dalla richiesta). Non è obbligatorio ma quantomeno una forma di cortesia visto l'efficienza con cui svolgono il servizio.

Se avete solo due settimane a disposizione per vedere questo Paese, e non andrete in aereo, evitate di fare il tour de force per arrivare a Capo Nord: non vi godrete niente! La Norvegia ha dei bellissimi paesaggi che vanno assaporati con lentezza. Transitarci per arrivare a Tromso o Capo Nord vi priverà di una parte di questo paese che è fondamentale conoscere. Personalmente credo sia migliore la scelta del “fare con calma” e dedicarsi alla scoperta di una piccola zona piuttosto che scorrere i chilometri e basta. Dividerei la Norvegia in tre zone per viaggi distinti: il Sud, la Norvegia dei Fiordi e il nord. Osare troppo non vi lascerà le stesse sensazioni.

INFORMAZIONI VARIE
Attrezzatura:
Canone Eos 350 + obiettivo 18/55 Canon + obiettivo 55/200 Sigma
Minolta F 300
Videocamera Digital Panasonic

Pc Portatli Acer Travel Mate
Navigatore Satellitare Tom Tom su palmare Acer N 311
Sono stati percorsi 7400 Km totali e ... nonostante ci fossimo premuniti (retina per il viso, Autan e altro) mei vista una zanzara.

Il Camper è stato preso a noleggio alla Blu Rent ( www.blurent.com ) sezione di Pallerone (Micro World Rent).
Il mezzo con cui abbiamo fatto il viaggio è stato un Fly 15 (Winnipeg) Fiat 11 2000 JTD 84 HP omologato per 5 persone.
Consumo: con un pieno faceva circa 550 Km.

ITINERARIO


 

                Serena, Andrea e Mach in Norvegia
                                  - Agosto 2006 -

 

                          www.viaggiareconpassione.com


















 

 

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