Non
ero mai stata in Inghilterra e avevo in progetto di andare per alcuni giorni a
Londra, effettuando anche dei giri nei dintorni costieri; per questa ragione io
ed un amico abbiamo viaggiato.....
......con la nostra auto fin dall'Italia. So bene che non è certo una
scelta economica, ma mi sembrava l'unica che permettesse di improvvisare un po'
gli itinerari. Inoltre mi accattivava molto l'idea di arrivare attraversando la
Manica con il ferry, e vedere l'Inghilterra avvicinarsi pian piano.
Così è stato, ho prenotato con internet l'hotel (booking.com), scegliendone uno
in una zona di Londra lontana dal centro, ovviamente per risparmiare un po', il
London Guest House (167, Horn Lane, zona Acton); il costo è stato di 59 sterline
per una camera a 2 letti e comprendeva la notte e la colazione. Anche il
traghetto l'ho prenotato on line (ferry.com) per la tratta Calais-Dover A/R, per
circa 150 euro totali. Prima di partire ho ordinato 2 Oyster Card, (visitbritain.com)
che mi sono arrivate per posta pochi giorni dopo; si tratta di tessere per una
riduzione su metro e bus (molto costosi..). Siamo partiti il 16/8 e ci siamo
imbarcati sul ferry a Calais il 17/8 (per nostra scelta abbiamo considerato
tempi di viaggio lunghi e dormito la notte prima dell'imbarco in un'area di
servizio).
Forse sembrerà banale, ma io ho trovato davvero affascinante la traversata della
Manica, lasciando l'imbarco nella nebbia piovosa di Calais e vedendo lentamente
avvicinarsi le 'bianche scogliere di Dover'.
Siamo sbarcati in Inghilterra circa dopo 1,30 di traghetto, e con un'ora di meno
di fuso orario. Non ci siamo soffermati a Dover ma diretti a Canterbury, per
vedere la famosa cattedrale (siamo arrivati in mezzora circa). Il paese è
carino, e la cattedrale molto suggestiva. Nel pomeriggio siamo ripartiti per
Londra.
L'hotel era situato in quartiere decentrato ma carino e tranquillo, e la camera
in buone condizioni. La colazione offriva biscotti, plum cake, pane tostato e
cose simili, ovviamente non c'erano i croissant..e neanche il caffè espresso!
L'unico neo era rappresentato dalla distanza dalla fermata della metro, che a
piedi distava circa 20 minuti (District e Piccadilly Line). Nella strada
passavano anche degli autobus (266, 70), ma non portavano in centro, ed il costo
per tratta era comunque 0,90 sterline. La metro era davvero molto costosa,
almeno se paragonata ai trasporti italiani; per noi, pur avendo la Oyster Card,
una corsa per raggiungere il centro poteva costare anche 2,50 sterline. C'era la
possibilità di effettuare abbonamenti giornalieri, a circa 5,90 sterline.
Il nostro soggiorno è durato circa 6 giorni, in quanto il ferry per il ritorno
era prenotato per il 23/8 dopo cena. Abbiamo cercato di scegliere degli
itinerari che prevedessero un equilibrio tra visite a pagamento e attrazioni
gratuite; così, abbiamo visitato il Westminster Palace e la Westminster Abbey,
(circa 12-15 £ ognuna, a testa). Il primo (che è il palazzo del parlamento) non
mi attirava molto da visitare internamente, ma poi, la visita guidata (in
italiano) si è rivelata interessante e divertente, soprattutto per i complessi e
tradizionali riti che si svolgono tra regina, Lord e Comuni, e gli aneddoti
divertenti raccontati dalla nostra guida. Questa visita, e quella alla vicina
Abbazia, in cui da un millennio vengono incoronati i sovrani, mi ha fatto
entrare nel mondo e nell'atmosfera legata alla monarchia, molto distante da ciò
a cui si è abituati in Italia. Il famoso Big Ben non è un campanile a sé (come
io credevo..), ma una delle torri del Westminster Palace, e non vi si può
accedere.
Nel corso del nostro infinito gironzolare, ci siamo fermati spesso in Trafalgar
Square, una bella piazza davanti alla National Gallery con belle fontane e la
statua di Nelson, il famoso ammiraglio, altissima nel cielo a dominare il
panorama; proprio ai piedi della statua era stato allestito un maxi schermo
collegato in diretta con le olimpiadi.
Una giornata l'abbiamo trascorsa per buona parte a Covent Garden, che è una
struttura coperta con un bel mercatino all'interno (si vendono acquerelli,
fotografie, bigiotteria, e altra oggettistica graziosa), più alcuni negozietti e
bar con dehors. Lì, sia all'interno che all'esterno, si succedono in
continuazione artisti, acrobati, giocolieri, suonatori, prestigiatori, cantanti
che offrono al pubblico il loro spettacolo, ed è veramente bello, con
un'atmosfera splendida. Abbiamo passeggiato molto spesso tra Covent Garden,
Leicester Square e Piccadilly Circus, per guardare un po' i negozi e respirare
quel continuo movimento di gente.
Una delle visite che ho preferito, e infatti ci siamo tornati due volte, è la
galleria d'arte moderna Tate Modern, che consiste in un allestimento di quadri
all'interno di una vecchia centrale elettrica, creando un effetto molto
suggestivo ed affascinante, in riva al Tamigi, dalla parte opposta alla S.Paul
Cathedral. Le due sponde del fiume sono collegate dal bellissimo ponte pedonale
Millenium Bridge, contraddistinto da un esaltante e moderno design. L'ingresso
alla galleria è libero, si pagano solo le mostre temporanee, se si vuole
visitarle.
Anche l'ingresso alla galleria Tate Britain è libero, ed ospita collezioni di
opere dal 1500 in poi, compresa una collezione di pitture di Turner e degli
approfondimenti sulle tecniche di acquerello ed incisione. Ho apprezzato
moltissimo in entrambe le Tate gli allestimenti di giocattoli e percorsi
creativi rivolti ai bambini, un vero paradiso.
Un giorno siamo andati a vedere il cambio della guardia a Buckingam Palace,
sostando prima a rilassarci sul laghetto di Hyde Park, sotto velati raggi di
sole. Beh, forse siamo arrivati in ritardo (iniziava alle 11,30), perché la
folla aveva già occupato tutto il perimetro della cancellata utile per osservare
le guardie reali, e noi in punta dei piedi abbiamo visto solo apparire qualche
cappello. E così, per consolazione, siamo andati nuovamente a rilassarci
mangiando un sandwich nei prati di St. James Park.
Un pomeriggio abbiamo comprato il biglietto per la ruota panoramica London Eye,
e ci siamo saliti dopo le 20, con una luce quasi crepuscolare di una delle rare
giornate limpide. Questa ruota non è semplicemente la classica ruota che si
trova spesso nelle grandi città, ma molto di più; è composta da tantissime
cabine di vetro a forma come di ellisse, in cui possono entrare parecchie
persone, ed ha un design davvero avveniristico. Situata proprio sul Tamigi,
davanti al complesso di Westminster. Il costo è di 15 £ circa a testa, ma ne
vale davvero la pena.
Uno degli ultimi giorni siamo andati a visitare la zona di Canary Wharf, una
parte di Londra verso Greenwich in cui convivono i vecchi docks portuali e i
nuovi grattacieli di vetro, un contrasto molto intrigante. Siamo andati nel
Docksland Museum a visitare una mostra su Jack lo squartatore, di cui avevo
letto su internet; il biglietto per mostra e museo costava 7£, ma ne abbiamo
avuto uno gratis grazie ad un coupon contenuto in uno di quei quotidiani che si
trovano sulla metropolitana. Il museo ospita alcune rievocazioni riguardanti la
seconda guerra mondiale (che hanno anche coinvolto i docks), e altre aree
riguardanti la costruzione di Canary Wharf ed altri progetti dell'ultimo
ventennio. All'interno dei vari grattacieli ci sono molti negozi ai piani bassi,
mentre ci è sembrato che non fosse possibile salire ai piani alti.
Alcune importanti ed antichissime costruzioni, come il Tower Bridge e la Tower
of London, abbiamo scelto di ammirarle solo dall'esterno, riservandoci di
visitarle nel prossimo soggiorno londinese.
Un pomeriggio abbiamo fatto un salto nella Photographers' Gallery (nei pressi di
Leicester Square), che ospita sempre mostre di foto interessanti, con ingresso
libero. Ad esempio c'era la mostra 'Fashion in the mirror. Self-Reflection in
fashion photography', e la mostra 'Them' di Danny Treacy; entrambe durano fino a
metà settembre.
L'ultimo giorno, che era un sabato, siamo andati a fare un giro al mercatino di
Portobello Road, in cui si vendono molte stampe e mappe antiche, oggettistica
varia di antiquariato, e bancarelle di magliette o accessori moderni. Carino, ma
molto affollato soprattutto di turisti italiani. Nel pomeriggio, un po' di
siesta a Kensington Park ed ultimo giro nell'amato Covent Garden.
Per quanto riguarda i pasti, abbiamo quasi sempre mangiato nei pub, sia a pranzo
che a cena, o entrando in quello che ci ispirava di più sulla strada, o seguendo
le indicazioni delle guide che ci segnalavano i pub particolarmente antichi e
belli, come il Blackfriar Pub. Il menu è molto ricco, non c'è la pasta e la
pizza, ma per una settimana ne possiamo fare volentieri a meno! Mediamente
spendevamo 16-18 £ a pasto in due, prendendo un piatto unico con birra e caffè,
quindi un costo molto contenuto.
Dopo cena tendenzialmente continuavamo a passeggiare per ammirare i panorami in
versione notturna, bellissimi soprattutto sul Tamigi, per poi rientrare
all'hotel impiegando quasi un'ora tra metro e tragitto a piedi.
Come si deduce dal racconto, non abbiamo fatto nessun giro nei dintorni costieri
con la macchina
infatti siamo stati catturati dall'atmosfera londinese e abbiamo
voluto godercela tutti i giorni, anche per vedere ciò che ci interessava senza
lo stress del tempo che scarseggia. A conti fatti avere la macchina è stato un
onere notevole dal punto di vista economico, anche perché
abbiamo preso una
multa per aver posteggiato in zona riservata ai residenti nei pressi della
fermata della metro..ben 50 £! Pazienza! E' andata bene così!
Ciò che a me è piaciuto di più della città è l'assoluto contrasto tra monumenti
e tradizioni antiche e fastose, contrapposte ad architetture ed idee giovani e
moderne, leggere ed ariose. La maggior libertà delle persone, almeno
all'apparenza, di manifestare la propria individualità, anche attraverso
l'abbigliamento, molto diversamente da ciò che percepisco da noi in Italia.
Inoltre, una grandissima importanza data alla cultura in genere, attraverso
mostre e manifestazioni, e a favorirne un facile accesso.
Federica Forner
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