Situato tra le dolci colline toscane il Mugello è uno dei
circuiti più famosi nel mondo delle due ruote, le imprese dei più famosi piloti
compiute su questo tracciato riecheggiano nelle menti di tutti gli appassionati
di motociclismo.
Correre tra i suoi saliscendi è un'esperienza fantastica ed entusiasmante, il
desiderio di ogni amante della velocità: una volta provate le sue curve sinuose
non si può più farne a meno.
Non dimentichiamo però che questo tracciato è situato in una delle più belle
zone della Toscana ed a pochi chilometri dalle meraviglie artistiche di Firenze.
Un week end al Mugello rappresenta quindi un'ottima occasione per divertirsi in
pista e visitare i dintorni del circuito girovagando tra le dolci colline alla
scoperta dei caratteristici paesini medioevali e assaporare le specialità
locali.
Le prove libere sono di domenica e quindi il sabato facciamo i turisti in attesa
che il resto del gruppo ci raggiunga in serata.
Visitiamo per primo l'antico borgo medioevale di Scarperia che oltre ad ospitare
l'Autodromo del Mugello presenta numerose attrattive come l'antico Palazzo dei
Vicari e la Chiesa dei SS. Jacopo e Filippo e la Cappella della Madonna di
piazza, tutte situate in centro paese sulla piazza principale.
via principale
Palazzo dei Vicari
Scarperia è sede di numerose coltellerie dove vengono
prodotte lame di alta qualità e di ogni tipologia dalla caccia alla cucina,
nella via principale si trovano alcuni negozi-laboratori che espongono e vendono
i loro prodotti.
All'interno del palazzo si trova il Museo dei Ferri Taglienti dove vengono
esposti i prodotti della famosa produzione artigianale di coltelli.
D'obbligo una visita ai negozi alimentari dove si possono acquistare e degustare
le specialità locali come formaggi, vini, funghi, focacce, dolci tipici e la
mitica bistecca fiorentina.
esposizione di coltelli
fiorentina
A pochi chilometri di distanza si trova Borgo san Lorenzo,
considerato il centro più importante del Mugello è circondato da mura risalenti
al 1351 delle quali purtroppo rimane ben poco.
L'animato centro storico completamente restaurato ospita numerosi negozi e
caratterizzato da un incrocio di piccole vie alle quali vi si accede anche
attraverso le due porte risalenti alla realizzazione delle mura cittadine: Porta
Fiorentina e Porta dell'orologio.
porta dell'orologio
antico campanile
Il Borgo è famoso per la produzione di ceramiche come vasi,
piatti, boccali, brocche, piastrelle in maiolica ecc..
A Villa Pecori, presso il Museo della Manifattura Chini, è possibile ammirare il
laboratorio da cui provengono numerose decorazioni e oggetti d'arredo in
ceramica.
Tra gli edifici sacri di grande interesse artistico ricordiamo: la Pieve di San
Lorenzo, la Pieve di San Cresci in Valcava e l'Oratorio della Madonna dei Tre
Fiumi dove si narra sia comparsa l'immagine della Madonna.
Il paese offre numerose attrattive ed attività interessanti, durante l'anno
vengono organizzate numerose sagre e manifestazioni soprattutto nel periodo dei
festeggiamenti per il santo patrono (11 agosto).
Ritornando verso l'Hotel Barberino, in direzione Barberino del Mugello, facciamo
sosta al Lago del Bilancino di origine artificiale dove è possibile praticare
numerose attività all'aria aperta.
Sulle sue acque è possibile praticare la canoa, la vela e il windsurf mentre
sulle sue sponde sono stati realizzati dei percorsi pedonali utilizzati spesso
da runner.
Data l'ottima balneabilità dell'acqua sono già state realizzate le prime spiagge
attrezzate per la tintarella.
Lago del Bilancino
Al rientro in hotel troviamo il resto del gruppo appena
arrivato e intento a scaricare i bagagli: caschi, tute, stivali, sono un po'
preoccupati per le scure nuvole che girano sopra gli Appennini ma li rincuoro
con la previsione fatta poco prima da una anziana signora di Scarperia che ci
assicurava bel tempo per il giorno successivo.
Giusto il tempo per una doccia e poi tutti a cena dal famoso Cosimo dei Medici,
il ristorante più rinomato della zona che combinazione è proprio confinante con
il nostro hotel.
Siamo un bel gruppo, tra piloti e ragazze occupiamo un bella tavolata da 12,
appena entrati veniamo inebriati dal profumo delle fiorentine che vengono
servite ai tavoli: tra poco tocca a noi!!!
L'ottima cucina toscana rende ancora più piacevole il soggiorno nella zona del
Mugello, assolutamente non può mancare una enorme bistecca alla fiorentina ma
altrettanto prelibati sono i primi come le pappardelle al sugo di lepre, di
cinghiale, i tortelli, gli antipasti e i dolci insomma bisognerebbe provare
tutto, vorrà dire che torneremo spesso da queste parti.
Una volta riunito il gruppo la moto diventa il tema
principale, si ride e si scherza sulle prestazioni in pista del giorno
successivo, i tempi, le traiettorie, le moto e si finisce dopo cena a vedere sul
portatile il video di Motosprint dedicato alle traiettorie in pista: il giro
perfetto, la Buccine, la San Donato, la Biondetti.
Domenica è una giornata stupenda calda e soleggiata, le prove libere iniziano
nel pomeriggio alle 15:00 ma alle 10:00 siamo già nel paddok a prendere posto
per i ritardatari.
Parte del paddok è già occupato dagli iscritti alla tre giorni della Speer
racing che termina in mattinata con le gare divise per categoria, noi
praticamente giriamo nelle ore non utilizzate dall'organizzazione.
Sembra di essere in Germania, gli annunci vengono fatti in tedesco, Ducati e
MvAugusta riposano sotto i gazebo mentre i gommisti lavorano a tempo pieno nella
sostituzione dei pneumatici.
Giusto per entrare nel clima assistiamo a qualche gara
dall'alto della struttura dei box, i primi vanno veramente forte 2.01-2.02 dei
missili paragonati a noi.
Dopo la registrazione, necessaria per poter girare, torniamo alla base per dare
un'ultima controllatina alla pressione delle gomme prima di accendere le
termocoperte, lubrificare la catena per aumentarne la scorrevolezza, controllare
livelli, fare il pieno, sistemare tutto l'abbigliamento, montare il gazebo e
alla fine mangiare il salutare pranzo, preparato da Laura e Sara a base
d'insalata d'orzo, bresaola, tonno, frutta e pane integrale.
Sara e Laura
Federico controlla la mappatura
una bella coppia
Ad un'ora circa dall'inizio comincia ad aumentare la
tensione, quasi tutti fanno una sosta ai bagni per scaricarla mentre dalle borse
saltano fuori i primi intrugli per aumentare l'energia, la concentrazione ed
anche il numero di ottani nei serbatoi delle moto.
Finalmente arriva il momento tanto atteso, togliamo le termo ed entriamo nella
corsia dei box pronti ad entrare alle 15:00, la prima mezzora è divisa in due
turni da 15 minuti da 50 moto mentre per le rimanenti due ore e mezzo ognuno è
libero di entrare ed uscire quando vuole.
In coda nella corsia dei box
Questo circuito esercita un'attrazione particolare su noi
motociclisti, da un lato non vediamo l'ora di girare su questo tracciato
dall'altro negli istanti che precedono tale momento viviamo un certo timore
reverenziale nei suoi confronti forse consapevoli delle difficoltà a cui andremo
in contro ma l'adrenalina dei primi momenti cancella tutto e dopo pochi giri i
timori lasciano spazio a veri momenti di gioia.
La Buccine e il lungo rettilineo
Dopo i primi 15 minuti rientriamo nel paddok per la pausa
obbligata e per fare il punto della situazione bere qualcosa, siamo tutti
sudaticci ma entusiasti tranne Ale che purtroppo è andato lungo al Correntaio ma
senza conseguenze tranne un po' di graffi è ghiaia nei condotti di aspirazione.
Un po' di nastro, una bella pulita e il suzukone è pronto per rientrare dopo il
cambio pilota: adesso tocca a Paolo.
Nel frattempo si confrontano i tempi e le impressioni i diversi punti di vista e
senza neanche accorgercene arriva il momento tornare in pista.
Seconda entrata, la guida è più sciolta, i cambi di direzione
più rapidi e le staccate più corte: il crono non mente piano piano miglioriamo.
Dopo aver girato quasi tutta la stagione su corti tracciati come Adria e
Franciacorta l'occhio necessita un po' di giri per trovare i giusti riferimenti
su un tracciato così guidato ed al tempo stesso veloce.
I curvoni e le esse ad alta velocità, il lunghissimo rettilineo, e continui
saliscendi sono molto impegnativi, ma è proprio tracciati di questo tipo che si
impara veramente a guidare, a far correre la moto in curva e a staccare forte:
qui siamo all'università del motociclismo!!
Rientriamo nuovamente e ci danno un'altra spiacevole notizia, a causa di un
contatto è caduto Roby alla Biondetti ma ci assicurano che sta bene e che era
già in piedi.
Passano pochi minuti ed eccolo arrivare sul camion-scopa ferito per lo più
nell'orgoglio.
La moto tutto sommato non si è fatta un molto a prima vista si tratta di carene,
carter, leve insomma niente di grave e incredibilmente è rimasta intatta la
telecamera che ha filmato i giri in pista, il volo e i momenti successivi.
Dobbiamo sfatare un mito, il rito propiziatorio consistente
nello sfregare sull'asfalto la tuta nuova prima di entrare in pista non funziona
infatti non è bastato ad evitare la caduta di Roby.
Dopo esserci accertati che tutto va bene io e Federico rientriamo stando molto
attenti nei sorpassi tra bandiere gialle e qualche rossa che ci costringe a
rientrare ai box in attesa di ripartire, non manca molto alla fine delle prove
libere e quindi rimaniamo dentro il più possibile.
Al rientro apprendiamo della scivolata del Buto ma niente di grave infatti è
subito rientrato, manca veramente poco alla fine delle prove libere, meno 20
minuti ed ora che rientriamo saranno 10 effettivi di pista.
In questo momento sento due vocine dentro, una che dice 'dai ai girato
abbastanza ed è andato tutto bene fermati' mentre l'altra mi spinge a
rientrare 'forza probabilmente è l'ultima uscita dell'anno sfrutta questo
momento per macinare ancora qualche chilometro su questo stupendo tracciato':
quale ascoltare?
Faccio la media delle due e decido di entrare senza preoccuparmi del tempo
prestando maggiore attenzione rispetto al solito e solo per il puro piacere di
guida.
Anche il Fede mi sembra della stessa idea e così partiamo con l'obiettivo
'portare a casa moto e tuta'.
Raggiunto tale obiettivo allo sventolio della bandiera a scacchi rientriamo,
stanchi e contenti ma con un pò di rammarico per gli spiacevoli eventi.
Purtroppo la scivolata è sempre in agguato, può capitare a chiunque e fa parte
del gioco, chi è caduto non deve recriminarsi niente perché 'non è forte chi
non cade mai ma chi cadendo trova la forza di rialzarsi e andare avanti".
Il sole sta calando e dalle vicine colline scende un leggero venticello a
rinfrescare i nostri corpi accaldati sotto le nostre pesanti 'armature' in
pelle.
Senza fretta carichiamo tutto e per ultimi lasciamo il paddok ripromettendoci
però di ritornare sicuramente il prossimo anno.
Da sinistra: Buto, Gigi, Tora, Roby, Riki, Fede
Clicca per vedere tutte le foto
Informazioni
Indirizzo:
Autodromo del Mugello - via Senni, 15 - Scarperia (Firenze)
Tel./fax: 055-8499111 055-8499251
Sito Internet:
www.mugellocircuit.it
Dove mangiare:
Ristorante Cosimo dei Medici
V.le del Lago, 19
50031 Barberino del Mugello (FI)
TEL. 055 84.20.370
(chiuso domenica e lunedì)
Dove dormire:
Hotel Barberino ***
Uscita Autosole 18 Barberino del Mugello
50030 Cavallina Mugello(FI)
TEL. 055 84.20.051-2
Scarperia:
- Residence Mugello Resort
Via Fratelli Cervi, 16 Tel. 055-8468204
- Hotel Il Bronco
Viale Dante, 95, Tel/Fax 055.8430207
- Fattoria Il Palagio
V.le Dante, 99, Tel. 055.846376
- "Il Giardinetto" residences & appartamenti
V.le Matteotti, 40, Tel. 340.3579608
- B&B Poggio Savelli
Località Senni, 17, Tel. 339.4572332
- Albergo Ristorante 'Il Giogo'
Via del Giogo, 19, Tel. 055.846051
- Hotel dei Vicari
Viale Kennedey, 45/e, Tel. 055.846860
- B&B Silvana
Via di Cavallico, 6, Tel. e fax 055.8406931
- Agriturismo Lutiano
Via del Giogo 2/h, Tel. 055.8492000
|