Isole
verdissime che emergono dall'acqua ed una natura incontaminata: ecco un breve
ritratto della Micronesia. Colori lontani ed esotici, foreste popolate di piante
e fiori dalle forme strane e inusuali...
... dove a tratti si incontrano i resti che
la storia ha seminato: metalli e cannoni, ricordi di un passato che ormai ha
lasciato il posto all'indipendenza.
Luoghi poco affollati, ancora lontani dal
turismo di massa, che conservano tutto il fascino di un mondo profondamente
legato alle sue antiche tradizioni.
L'arcipelago di Palau è situato circa 7 gradi a nord
dell'equatore. Il clima è tropicale con due stagioni: quella secca che va da
Novembre ad Aprile e quella umida per il resto dell'anno. Appena arrivati, si è
subito catturati dalla magia del panorama che si presenta agli occhi: isolotti
verde smeraldo a forma di fungo emergono dall'acqua color zaffiro, come se un
fine cesellatore avesse voluto disegnare ad arte un fantastico labirinto.
In realtà, è stata l'azione del mare e del tempo a creare
questa meraviglia, erodendo le isole alla base. Le possibilità di sistemazione
in zona sono molteplici: si va dall'Hotel di lusso al resort più semplice ma
comunque dotato di ogni comfort. Pochi minuti di barca veloce attraverso il
verde delle Rock Islands e si è sui siti di immersione, e ce n'è davvero per
tutti i gusti.
Una meta imperdibile, ormai diventata famosa nel mondo è 'Blue
Corner', un'immersione che si può ripetere più volte senza mai stancarsi: si
tratta di una magnifica parete ricoperta di alcionari colorati, dal giallo al
viola intenso. Arrivati sui 35 metri di profondità, la corrente si fa davvero
molto forte: trasportati a velocità vertiginosa ci si appiglia con il gancio per
contrastare la corrente e si resta appesi lì, ancorati alla parete a godersi il
magnifico spettacolo che scorre davanti agli occhi. Squali grigi e a pinna
bianca, pesci napoleone, mante e barracuda sfrecciano davanti a voi, per poi
scomparire dietro la parete, indisturbati dalla presenza dei subacquei. Dopo
circa un'ora si risale, lottando con la corrente ascensionale per rispettare i
tempi , consci di aver vissuto un'esperienza faticosa, ma fantastica.
Una immersione molto particolare è quella a Jellyfish Lake:
un lago di acqua salata che oggi si trova all'interno dell'isola, ma che milioni
di anni fa apparteneva al mare. Le meduse, intrappolate in questo specchio
d'acqua e prive di nemici da cui difendersi, hanno perso le loro armi, cioè il
veleno urticante. Oggi ci si può tranquillamente immergere fra di loro, senza
temere alcuna conseguenza dannosa e godendosi il meraviglioso e colorato
spettacolo delle decine e decine di meduse che danzano intorno come pulsanti
fiori tropicali.
Tornando al mare, a Big Drop Off troviamo una parete
ricoperta di coralli dalla varietà e dai colori incredibili che faranno la
felicità dei fotografi, mentre a Chandelier Cave ci attende un magnifico
spettacolo di formazioni rocciose e stalagmiti. La varietà dei siti (una
trentina circa) permette immersioni ogni giorno diverse e mai deludenti.
Situata ad est rispetto a Palau, Yap è l'isola delle
mante e delle monete. Le monete di cui si parla sono davvero singolari: enormi
dischi di roccia con un foro al centro, che venivano coniati e trasportati da
Guam a Yap ed utilizzati come mezzo di pagamento: con le più grandi si poteva
arrivare a comprare un intero villaggio. Questa è l'isola delle tradizioni e
delle danze, dei costumi tradizionali fatti di foglie, un luogo dove il tempo
sembra essersi fermato. Addentrandosi nell'interno, nel cuore di una natura
misteriosa e selvaggia si possono scoprire le tracce lasciate dalla
colonizzazione. Un tuffo nelle acque cristalline e si entra nel regno delle
mante, che qui arrivano a gruppi, battendo le ali nel loro affascinante volo
subacqueo. Le si guarda passare vicinissime, indisturbate, per poi vederle
proseguire verso le loro misteriose destinazioni. I punti di immersione sono
numerosissimi: dalle celebri 'stazioni di pulizia' dove le mante si fermano e
vengono subito attorniate dai pesci pulitori, che poco a poco le liberano dai
parassiti, ai giardini di corallo di Millennium Gardens a sud, alle
pareti verticali di Spanish Wall, solo per citarne alcuni. Oltre alle
mante, a seconda dei siti si possono incontrare squali, tartarughe, una grande
varietà di pesce da reef e di soggetti per macrofotografia.
Dietro il paesaggio idilliaco, l'atollo di Truk nasconde un
segreto. La laguna di Truk è ampia circa 40 miglia ed è circondata da
isole vulcaniche. E' qui che, durante la Seconda Guerra Mondiale, la flotta
giapponese aveva stabilito la base ed è qui che venne attaccata e distrutta
dagli americani il 17 Febbraio 1944. Le navi affondate giacciono ancora lì,
costituendo oggi un museo sommerso che per ricchezza e stato di conservazione
non ha eguali nel mondo. I relitti si trovano ad una profondità fra i 20 ed i 50
metri e le acque calme della laguna offrono anche a chi non è esperto la
possibilità di visitare questo fantastico museo. Una esperienza straordinaria
fra i relitti ricoperti di coralli e vegetazione che rendono l'ambiente
affascinante e surreale. Dentro le navi si possono ancora vedere i resti di un
passato drammatico: utensili, stoviglie, oggetti di uso comune sparsi sul fondo,
e poi strumenti di navigazione, munizioni e armi. Uno spettacolo tetro,
rallegrato però dalle colonie di coralli ed alcionari che hanno ricoperto i
relitti,ravvivandoli con i loro incredibili colori, quasi a ricordare che la
forza pacifica della natura e del tempo a lungo andare ha la meglio sulla
bellicosità umana. Le misteriose navi sommerse di Truk ne sono la testimonianza.
Per informazioni:
Dive Time Tours
Via 3 Settembre, 218
47891 Dogana -Repubblica di San Marino-
Tel: +378 0549 94 15 00 Fax: +378 0549 97 88 08
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
www.divetimetours.com
E' assolutamente vietata la riproduzione, anche
parziale, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso
dell'autore.
|