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Isola del Coco: immersioni a Giurassic park. PDF Stampa E-mail
Scritto da Andrea e Antonella Ferrari   

La notte scorsa ho sognato di nuovo gli squali martello: forme scolorite, mostruose e seducenti nello stesso tempo. Emerse dal profondo del mio sonno come se si innalzassero dalle profondità dell'Oceano



... durante le nostre immersioni all'isola di Coco in Costa Rica. Sembravano fantasmi che nuotavano nel silenzio. Prima solo uno, poi due, poi centinaia di squali lontani e vicini, grandi e piccoli che salivano dall'abisso, profilandosi contro la luce, belli ed orribili. Nuotavano con la bocca senza labbra semiaperta, i loro denti piccoli e curvi luccicavano ed i loro occhi, sui lati della testa piatta, ci fissavano con uno sguardo pazzo, mentre altri passavano silenziosamente vicini, superbi ed imperiosi.
I grandi squali martello si presentavano sempre in ogni immersione: erano come un bagliore fugace nelle acque torbide infestate dagli spettri, nuotavano sopra banchi di centinaia di carangidi di ogni tipo e volteggiavano sopra dozzine di squali pinna bianca ed di grandi mante color marmo.


-Squali martello proprio sopra la testa!
Qualche volta gli squali appaiono in formazione dal nulla. Ne osserviamo a centinaia che nuotano sopra di noi mentre rimaniamo aggrappati a scogliere o a rocce, nel turbine di una forte corrente marittima che per poco non ci porta via. Guardiamo intensamente nell'oscuro blu, senza vedere nulla per molto tempo, nulla tranne il sibilare dell'erogatore ed il gorgoglio delle bolle. Improvvisamente ci giriamo ed eccolo, uno squalo enorme che si libra a mezz'acqua e ci fissa da una distanza inferiore ai due metri.


E'impresa strenua e difficile riuscire a scattare una buona fotografia a causa del loro fascino ipnotico e della velocità della loro comparsa e scomparsa, per non menzionare la mancanza di luce dovuta alla profondità in cui stiamo nuotando. Infatti l'Isola di Coco (o Cocos per gli Stati Uniti), un'isola di trenta kilometri quadrati di foresta pluviale incontaminata, di gole da capogiro, di cascate spettacolari e ripide formazioni di pietra che si proiettano sul mare ( situata a quasi trenta miglia nautiche dalla costa) è il luogo perfetto per vedere gli squali martello e seta in grandi quantità; con un po' di fortuna si possono vedere quasi ad ogni immersione.
Evidentemente bisogna essere prudenti: gli squali martello Sphyrna lewini, che possono raggiungere quasi i quattro metri, sono molto timidi e per vederli bene bisogna nascondersi fra le rocce sul fondo, ancor meglio se vicino ad una stazione di pulizia (qui i pesci pulitori non sono solo i soliti pesci tordo, ma i pesci farfalla Chaetodon ed i pesci angelo Holacanthus passer) ed attendere con pazienza. L'aria che si respira deve essere limitata al minimo per evitare rumore non necessario: qui è raccomandato fortemente l'uso di respiratori se disponibili.
L'Isola di Coco offre inoltre molti altri incontri diversi, ugualmente spettacolari: le grandi aquile di mare, mobulas, le gigantesche mante del Pacifico e gli squali balena le cui apparizioni sono ovviamente sempre gradite. Abbiamo anche esperimentato il brivido di una immersione libera con un piccolo branco di balene pilota e la terrorizzante vista di un enorme pesce spada imperiale che attaccava un immenso gruppo di sardine: una caccia violenta e selvatica che ancora una volta mi ha convinto che gli unici pesci di cui avere veramente paura sono gli enormi, veloci ed aggressivi "pesci spada". Ci sono ovunque anche molti trigoni marmo Dasyatis melanospilos, squali pinnabianca Triaenodon obesus (che in queste acque sono veramente grandi, ma impallidiscono se paragonati agli squali martello) e molte loro prede soprattutto polpi ed aragoste.


- Un ambiente scuro di brutto presentimento
Sfortunatamente c'è una mancanza quasi completa di colore: in tempi recenti le barriere coralline sono state quasi completamente distrutte dalle alte temperature dell'acqua causate da El Nino, e di conseguenza tutte le immersioni si svolgono in un ambiente roccioso e spoglio, illuminato solamente da migliaia di stelle marine Linckia ed Oreaster che punteggiano dappertutto le pietre scure e nude. La persistenza di questo fenomeno meteorologico nell'Oceano Pacifico ha fatto emigrare gli squali martello in modo piuttosto imprevedibile. Con l'innalzamento della temperatura dell'acqua essi spesso si spostano in acque più profonde per lunghi periodi, lontano dagli occhi dei subacquei.


La presenza di correnti marittime forti ed improvvise rende le immersioni notturne molto difficoltose e la possibilità di fare macro è piuttosto remota (inoltre, non è molto probabile che i principianti decidano di fare fotografie in queste acque a graziosi nudibranchi mentre dozzine di grandi squali nuotano tutt'intorno). Inoltre l'acqua la maggior parte delle volte è torbida e scura, a causa della ricchezza di plancton. Per tutte queste ragioni, l'isola di Coco è solamente una meta per subacquei esperti. Per godere la sua bellezza è necessario avere una guida ed essere abbastanza esperti per affrontare con calma le forti correnti e le grandi onde morte dell'oceano aperto. Ciononostante le gratificazioni per quelli che possono farlo sono straordinarie, e i ricordi rimarranno per sempre.
Quando la nostra barca ritorna verso il continente, noi rivolgiamo lo sguardo per l'ultima volta, a quest'isola misteriosa che è stata la destinazione di pirati, sognatori, mercenari e cacciatori di tesori per lungo tempo. Le nubi che turbinano incoronano la cima dell'isola ed assumono ogni genere di forme fantastiche. Sembrano squali martello.

- Cercando il tesoro
L'Isola di Coco è il luogo leggendario che ha ispirato il romanzo " L'isola del Tesoro" di Robert Louis Stevenson. Per una buon ragione: l'isola è stata, per oltre un secolo, la meta di pirati, bucanieri, e mercenari. Sull'isola sono nascosti tesori valutati più di un miliardo di dollari!
L' Isola di Coco, per molto tempo, non era neppure riportata sulle cartine. Era situata lontano dal continente ed era ricca di alberi da frutta ed acqua dolce, così era usata come un luogo di occultamento e "buen retiro" da molti pirati sanguinari come Benito Bonito, William Dampier, Edward Davis, Lionel Wafer, Bennet Graham ed il famoso Morgan, e tutti seppellirono il loro bottino all'interno dell'isola. Da quanto risulta, il luogo nasconde anche da qualche parte l'immenso "tesoro di Lima" che fu portato sulla nave "Mary Dear" nel 1821 ed il suo valore in quel periodo fu valutato più di 60 mila dollari.
Molte persone hanno dato la caccia a questi tesori durante gli ultimi cinquant'anni. Alcuni di loro erano eccentrici sognatori come il tedesco August Gissler, altri erano metodici scavatori come l'americano Jimmy Forbes. Tutti loro tentarono di decodificare le incisioni misteriose incise sulle rocce dai pirati, altri hanno seguito le vaghe indicazioni di antiche mappe tramandate da generazione in generazione. Ci sono stati alcuni interessanti ritrovamenti come vecchie monete, gioielli, dobloni ma nessuno ha ancora trovato il grande tesoro.


- Squali martello e pesci pelagici
L'Isola di Coco è la migliore meta per quei subacquei che hanno visto quasi tutto ed essendo ormai appagati dai colori brillanti, dalle immersioni facili e dal relax, ora stanno cercando qualche cosa di più stimolante. Andare all'Isola di Coco per immersioni è la vera avventura per subacquei esigenti!
Il viaggio per arrivare là è lungo, stancante e costoso, ed i luoghi di immersione non sono particolarmente belli. Ma è un fatto che l'Isola di Coco, grazie agli incredibili incontri che garantisce, fornirà sempre ai subacquei emozioni indimenticabili. Inoltre, l'isola offre la possibilità di vedere animali che è quasi impossibile trovare altrove. A causa della sua posizione isolata (è la più grande isola oceanica del mondo) è molto probabile che incontriate nelle sue acque grandi specie di fauna pelagica come pesci spada, pesci vela, delfini, wahoo, tonni, carangi almaco, enormi branchi di trevalli di specie diverse, mobulas, mante, aquile di mare e qualche volta persino gli squali balena, balene pilota e megattere.


Comunque, l'attrazione principale dell'isola sono i grandi squali martello Sphyrna lewini, spesso a centinaia nello stesso gruppo, i grandi banchi di squali seta Carcharhinusfalciformis, i numerosi squali pinnabianca Triaenodon obesus- che spesso diventano molto grandi qui - e le enormi mante marmo Taeniuramelanospilos. Negli anfratti e crepe delle scogliere sommerse ci sono anche decine di polpi, aragoste e diverse specie di murene. Fra le scogliere fanno capolino pesci, grandi banchi di azzannatrici, pesci chirurgo e pesci scoiattolo; sono molto comuni anche grandi pesci falco, grandi cernie, passere nere chiazzate e molti brillanti pesci trombetta gialli.
Coralli e spugne sono rari, mentre numerosi e piuttosto pericolosi (specialmente di notte a causa delle forti correnti) sono i grandi ricci dei mari tropicali che appartengono al genere Diadema. Tutte le immersioni si svolgono dal grande Zodiacs fornito dal centro scelto. Queste imbarcazioni vengono anche usate per raggiungere il continente per alcune escursioni di terra o per uscire in pieno oceano a mezzogiorno con la speranza di fare qualche grande incontro casuale (soltanto per gli snorkelisti).
E' obbligatorio l'uso di computer e di palloni gonfiabili. Le immersioni - normalmente tre durante il giorno, più una extra notturna - si svolgono lungo pareti verticali o in acque poco profonde vicino a Coco e sulle isolette vicine in coppie completamente autonome. A bordo non si svolgono corsi di immersione, così i viaggi sono raccomandati solamente a subacquei esperti. Se dovesse accadere un incidente, la camera di decompressione più vicina è almeno a tre giorni di distanza e non è sempre disponibile.


- Un luogo ideale per animali e piante selvatiche

Appartenente a Costa Rica e situata nell'Oceano Pacifico a circa 260 miglia dalla costa, l'Isola di Coco misura 25 chilometri quadrati ed è coperta da foreste pluviali, cascate e piccoli fiumi. Completamente selvaggia e disabitata (solamente due ricercatori ed alcuni guardiani vivono là), è una riserva marina e terrestre famosa in tutto il mondo ed è abitazione di molte rare specie di piante, uccelli, rettili ed insetti.
Costa Rica è una delle migliori destinazioni al mondo per animali e piante selvatiche e per le persone che amano la natura. Le aree protette (18 parchi, 7 riserve biologiche e 11 riserve di fauna) coprono, nel complesso, più di 1/4 dell'intero paese. I parchi che sono tutti molto bene organizzati, distano al massimo quattro ore di macchina dalla capitale San Jose, e la rete autostradale è veramente buona. L'unico inconveniente è che le escursioni sono molto costose.
Sulla Costa Pacifica, nel Distretto di Guanacaste il Parco Nazionale Santa Rosa (49.515 ettari) è un centro di ricerca internazionale sulle foreste tropicali asciutte e sulle tartarughe marine. Sulla Costa Atlantica, il Parco Totuguero (18.946 ettari) è la più importante area dove le tartarughe marine dei mari Caraibici Occidentali depongono le uova e qui trovano ospitalità anche parecchie specie di scimmie ed uccelli. È possibile raggiungere le loro spiagge in barca, navigando lungo una rete aggrovigliata di canali.
Vicino a San Jose la riserva biologica di Cararais è una foresta pluviale dove si possono vedere facilmente uccelli (specialmente bei pappagalli ara), scimmie e qualche volta giaguari e rettili. Monteverde è una foresta di 10.000-ettari e la più ricca riserva pluviale del paese con più di 400 specie di uccelli (fra cui spicca il quetzal, considerato il più bell'uccello delle Americhe), 490 specie di farfalle, centinaia di mammiferi e 2.500 varietà di piante.

 

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