Siamo
ai primi di settembre quando la calura estiva cede un po' di spazio alla brezza,
in quanto, in particolare questo 2009 che il sole a scaldato parecchio, per
passeggiare......
........ nelle calli assolate di queste stupende isole è necessario che dal nord
spiri quella leggera bava che rende più gradevole il camminare e permette di
assaporarne in pieno la bellezza.
Nella laguna di Venezia isole ce ne sono molte, noi questa volta intendiamo
visitare Murano, Burano e Torcello, anche perché da Sottomarina un battello
della Raffaello Navigazione,
www.raffaellonavigazione.it dispone di un programma che permette di
raggiungerle direttamente navigando all'interno e attraverso tutta la laguna di
Venezia e concede il tempo necessario alla visita in tutta comodità delle tre
isole.
Parcheggiamo la macchina quasi di fronte alla zona d'imbarco, costo per l'intera
giornata, pagamento tramite parchimetro, € 6. Alle 8,40 raggiungiamo l'imbarco
che si trova sul ponte che collega Chioggia a Sottomarina, concretizziamo i
biglietti che avevamo prenotato tramite internet, costo A/R € 18 e alle nove si
parte. Siamo il terzo battello a partire già ci hanno preceduto due altri che si
fermeranno però per l'intera giornata a Venezia. Ma il nostro comandante ha
fretta di farci arrivare a destinazione e quindi accelera l'andatura e prima uno
poi l'altro sorpassa i due battelli, salvo poi fermarsi per trasbordare una
coppia che evidentemente si era imbarcata sul battello sbagliato.
Alle 11,20 circa raggiungiamo la prima delle nostre destinazioni, Murano, scesi
dal battello veniamo accolti dal personale di una fonderia che ci invita a
vedere la lavorazione del vetro, per dopo farci passare nel loro show-room,
sperando che qualcuno acquisti qualche pezzo. Ma la dimostrazione della
lavorazione è stata piuttosto penosa, avevo memoria di ben altre dimostrazioni e
i prezzi dello show-room esorbitanti, infatti appena usciti ed avviati lungo la
fondamenta abbiamo visitato altre esposizioni con prezzi molto diversi. Per chi
desidera acquistare pezzi abbastanza importanti a Murano, il mio consiglio è
prima dell'acquisto visitare più mostre possibili e confrontare qualità e prezzi
perché il divario è in alcuni casi astronomico.
Alle 12,30 raggiungiamo Burano l'isola dei merletti ma altrettanto famosa per il
colore delle sue case, una diversa dall'altra, blu, celeste, verde, rosso,
fucsia e chi più ne ha più ne metta, è un non accostamento di colori che
potrebbe sembrare kitsch, e che invece no, non lo è, il vagare per le sue calli
e fondamenta rallegra la vista e poi i negozietti che con le loro mercanzie,
merletti in particolare, attirano i passanti per invitarli ad entrare. Burano è
costruita su quattro isolette collegate fra di loro da numerosi ponti.
Il tempo concessoci è di 2 ore e mezza, ci sarebbe tutto il tempo per pranzare
in una delle tante trattorie che espongono i tavoli in strada, ma la voglia di
vedere e raccogliere con gli occhi e con la macchina fotografica tutti gli
angoli più belli e nascosti ci consiglia di pranzare con dei panini e un po' di
frutta. La piazza principale è dominata dal Palazzo del Podestà e dalla Chiesa
di S. Martino nel cui interno si trova una Crocifissione, opera giovanile del
Tiepolo, la chiesa è chiusa dall'una alle tre.
Imbarco per Torcello alle 15,00, in dieci minuti la raggiungiamo. Torcello è
un'isola quasi disabitata, gli abitanti residenti sono in tutto 15 e mezzo, il
mezzo, loro dicono è quello che sta per nascere ma ancora non c'è.
Torcello fu abitata dal V al VII secolo dagli abitanti di Altino li rifugiatisi
in seguito alle invasioni degli Unni e dei Longobardi, fu sede di governo
autonomo con Podestà e Consiglio, nel 639 venne fondata la Cattedrale di S.
Maria Assunta, affiancata nell' XI secolo dalla Chiesa di S. Fosca. Nel piazzale
di fronte alle due chiese ci si può assidere sul trono di Attila all'ombra di un
ulivo millenario, o con un po' di apprensione infilare la mano nella bocca di
quella che sembra la copia della bocca della verità di Roma. Sparse intorno,
quasi nascoste in mezzo ad un vigneto e ad uno stretto cortile le statue
marmoree di una donna con un ghigno particolare e una venere di particolare
bellezza.
Sull'unica via che costeggia il canale e che dal pontile permette di raggiungere
la piazzetta del centro si incontrano il ponte del diavolo, ristrutturato dal
comune di Venezia proprio quest'anno e 3 ristoranti molto belli, tra cui la
celebre Locanda Cipriani, dove nel 1949 visse e lavorò alla stesura del romanzo
The River and into the trees il grande scrittore Ernest Hemingway.
Sono le 16,10 con un po' di malinconia, ma con negli occhi il ricordo di una
bella giornata trascorsa ci si imbarca per tornare a Sottomarina dove molto più
prosaicamente ci attende una bella scorpacciata di pesce.
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