Negli ultimi anni in Italia sono un po' passate di moda ma restano comunque un
sogno, che siamo riusciti a realizzare visitando le isole più rappresentative:
Big Island, la più estesa e varia,
dove si può trovare trovare un po' di tutto quello che le Hawaii possono
offrire: relax, paesaggi e tanto bel mare; Oahu, la più turistica e
paesaggisticamente la meno bella, ottima se si vuole visitare velocemente
l'arcipelago; Kauai, la più bella, ma anche la più
piccola e meno varia, ideale per chi è alla ricerca di un tranquillo contatto
con la natura.
BIG ISLAND
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image006.jpg)
L'isola di Hawaii, abitualmente chiamata La Grande Isola, misura quasi il
doppio di tutte le altre isole dell'arcipelago messe insieme.
Dal punto di vista geografico è la più eterogenea di tutte, caratterizzata da
deserti, foreste pluviali, vulcani e, perlomeno d'inverno, vette imbiancate di
neve. Cinque enormi vulcani (Mauna Kea, Mauna Loa, Kilauea, Hualalai e Kohala)
hanno dato origine a quest'isola di 6500 chilometri quadrati.
In particolare due vulcani, il Mauna Kea e il Mauna Loa, entrambi alti più di
4.000 m, dominano l'isola e ne determinano il clima creando una gigantesca
barriera che blocca gli alisei nord-orientali, rendendo la parte occidentale
dell'isola, quella sottovento, la più secca di tutto l'arcipelago, lungo tale
costa si stendono le migliori spiagge con le acque più pure.
La costa orientale, sopravento, è piuttosto accidentata, battuta da potenti
marosi, estremamente piovosa e ricca di foreste pluviali, crepacci profondi e
maestose cascate. I principali alberghi e ristoranti sono concentrati
soprattutto a Kona, Waikoloa e Hilo.
Tra le bellezze naturali presenti sull'isola, l'Hawaii Volcanoes National
Park è senza ombra di dubbio il più originale tra tutti i parchi nazionali
degli Stati Uniti. Occupa una superficie enorme su cui sorgono ben due vulcani
attivi, una caldera ancora fumante e incredibili formazioni geologiche, come
coni di cenere, colonne di pomice e fiumi di lava solidificata. La principale
attrazione è la caldera del Kilauea, l'unico vulcano attualmente in
attività delle Hawaii. In prossimità della bocca è possibile vedere la lava
fuoriuscire e riversarsi in mare. Una vasta rete di sentieri consente di
costeggiare il bordo della caldera, di raggiungere antichi crateri e di visitare
il Thurston Lava Tube, una specie di galleria nella lava raggiungibile in pochi
minuti attraverso un bosco di felci giganti.
Il territorio del parco comprende spiagge tropicali e la cima innevata del
Manua Loa, nonché incantevoli foreste pluviali e boschi di felci. Si tratta
di una delle migliori zone delle Hawaii per il campeggio e le escursioni.
La lussureggiante (e piovosa) Waipi'o Valley, lungo la costa orientale, è
la più grande e la più spettacolare delle numerose vallate ad anfiteatro che si
trovano sul lato sopravento dei monti Kohaloa. La valle è fiancheggiata da
pareti di roccia alte centinaia di metri, ed è accessibile soltanto tramite una
stretta pista per fuoristrada, così ripida da consigliare di proseguire a piedi.
La valle, un fertile groviglio di alberi, piante da fiore, campi di colocasia e
cascate, è un luogo magico, in cui rivive l'atmosfera della "vecchia Hawaii ".
Visitare tutte le bellezze dell'isola è praticamente impossibile nei pochi
giorni di una vacanza normale.
Tra le tappe da non perdere segnaliamo, sulla costa orientale,
il percorso automobilistico della Hwy - 19 dalla Waipi'o Valley fino ad Hilo;
Qui le tappe obbligatorie sono:
Akaka Falls, e le più piccole Kahuma Falls che si possono ammirare con
una camminata di mezzora attraverso la giunga tropicale.
Hawaii Tropical Botanical Garden, esempio di foresta pluviale
perfettamente conservato con tanto di laghetto con ninfee, giungla di zenzero,
canyon di baniano, cascate e tante orchidee.
La deviazione sulla Pepe'ekeo Scenic Drive una deviazione di 6 km sulla
Hwy 19 che fiancheggia la straordinaria costa lavica, le insenature, le cascate
e la giungla lussureggiante.
Lungo la costa orientale, meritano una visita le piantagioni e l'industria del
caffè e le camminate sulla lava nel Kehaha Kai State Park nei pressi di
Kailua.
Infine le spiagge, sempre incantevoli e
potenzialmente pericolose; quelle in assoluto da non perdere sono:
Hapuna Beach nella costa meridionale di Kohala,
Punalu'u (meglio conosciuta come Black Sand Beach per il colore
assolutamente nero della sabbia).
Per riassumere brevemente, L'isola Grande è un poco la summa dell'intero
arcipelago: in essa potete trovare un poco di tutto quello che le Hawaii vi
possono offrire: relax, paesaggio naturali (dalla lava alla foresta pluviale) e
tanto mare per fare snorkelling. Ideale per chi cerca una vacanza sole & mare.
- Il Nostro Viaggio a Big Island :
9 settembre
"Leaving New York is never easy"; ormai le mille luci di New York sono alle
spalle, è tempo di Hawaii!
Il volo diretto Newark-Honolulu (Continental anche questo) dura ben undici ore,
ma ci pensano un bambino posseduto (furiosamente determinato a scardinare il
sedile di chi gli stava davanti nell'aereo, ovvero mia moglie.....) e un indiano
petomane (che pure se la rideva ad ogni tanfata!) ad allietarci la
trasvolata.... fanculo ad entrambi!
Appena mettiamo piede ad Honolulu si respira subito un'aria nuova: qui
l'atmosfera è più calma, rilassata; il motto locale (Valido a Maui, ma non
solo...) è "EAT, DRINK AND BE MAUI" traducibile con un bel "mangio, bevo e me ne
fotto". Niente più poliziotti incazzati e gente sclerata, così comuni a New
York, qui tutti se la prendono comoda senza affaticarsi troppo.
10 settembre
Dopo aver pernottato a Waikiki, la mattina dopo prendiamo un volo interno e
atterriamo a Kona, sulla costa occidentale della Grande Isola; affittiamo
un'auto: per qualche strano motivo i tipi della Hertz ci appioppano una
mostruosa e ingordissima Pontiac Grand Prix GT una berlina, ovviamente a
benzina, da 3800 cc (sì, 3800 cc) e 260 cavalli (sì, 260 cavalli), perchè
affittino un simile missile in un'isola dove il limite massimo di velocità è 80
all'ora (sì, 80 all'ora) resta un mistero....mah!
A bordo di 'sto mostro che consuma come un camion ci dirigiamo alla volta
dell'Hotel, l'Outrigger Keahou Beach Resort nella cittadina di Kona.
Lungo la strada abbiamo il primo assaggio della natura hawaiiana: in pochi
chilometri passiamo dalle distese di verde al paesaggio lunare delle colate
laviche più recenti; avanzando verso sud notiamo sulla nostra destra una
'collinetta' perennemente avvolta dalle nuvole: Il vulcano Mauna Loa che con i
suoi 4000 metri e passa domina questa parte dell'isola.
Rincoglioniti dal fuso passiamo il resto della giornata a prendere il sole e a
passeggiare sul lungomare dove abbiamo occasione di ammirare molti cottage nello
stile locale ("mangio-bevo-e.....") letteralmente annegati in boscetti di palme
da cocco (con tanto di cartelli che segnalano di stare attenti alle "falling
coconuts", pare che qui beccarsi una noce di cocco in testa sia una delle
principali cause di morte!!). Nel pomeriggio assistiamo, tra l'altro, ad un paio
di matrimoni in stile hawaiano: quelli con cerimonia sulla spiaggia, in mezzo
alle palme, dove gli sposi hanno la collana di orchidee e gli invitati son
seduti su sedie bianche, sembra davvero di essere in uno dei telefilm di Magnum
P.I.!!!
11 settembre
Domani è un altro giorno come dicevano una volta. Il nostro 11 settembre inizia
con una veloce visita a Holualoa a vedere le piantagioni di caffè che a
dire il vero non ci dicono un granchè.... e poi ci dirigiamo verso il
Pu`uhonua o Honaunau National Historical Park (nome facile da ricordare
vero? eh sì, preparatevi a tutta una serie di nomi impronunciabili e kilometrici.....).
Il parco è suggestivo: tutta la struttura (completa di templi indigeni) è
adagiata su una colata lavica antica e tutte le rocce sono nere come il carbone.
È uno spettacolo mai visto, spiaggia bianca, fondale nero di lava, le palme ed
un mare dal colore intensissimo. All'interno del parco, i resti di un'area sacra
che anticamente forniva rifugio a chiunque fosse rimasto vittima di un kapu
(anatema, maledizione) il quale, raggiunta l'area dei templi, veniva assolto dai
sacerdoti di tutte le colpe compiute e non veniva più punito. Oltre ai resti
archeologici e alla ricostruzione degli ambienti originari (con tanto di antichi
idoli), si ha la possibilità di incontrare le sea turtles che vengono a riva a
riposarsi e a riprodursi.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image009.jpg)
Terminata la visita al parco ci fermiamo in una spiaggia pubblica vicina
all'ingresso dove facciamo un poco di snorkelling (pesci colorati a gogò e pure
alcuni jellyfish che mi urticano la moglie!). Rimessici in cammino, cerchiamo di
raggiungere il Captain Cook's Monument, ma dobbiamo rinunciare in quanto
raggiungibile solo via mare.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image013.jpg)
Visitiamo la Painted Church, un gioiellino di chiesetta avvolta nella
vegetazione tropicale. Qui per la prima volta troviamo i moa una specie di
galline rinselvatichite portate ivi dai primi polinesiani.
Dopo aver pranzato in una Coffe Rostery in mezzo alla foresta (dove ci offrono 3
tipi diversi di caffè, tutti buonissimi!) ci spostiamo a nord, verso Kailua e
oltre fino al Kehaha Kai State Park, qui la strada è impossibile per la
nostra Pontiac, quindi proseguiamo a piedi in mezzo ad una fantastica distesa di
lava nera (del tipo detto "Pahoehoe", ovvero molto fluida) con tanto di scritte
con i sassolini bianchi che fanno un grande effetto. Ogni tanto emerge in mezzo
alla lava un cespuglio verdissimo. Al termine del cammino (una buona mezzora a
piedi in mezzo alla desolazione) troviamo un parcheggio nei pressi della
spiaggia con tanto di cartelli che segnalano che la spiaggia non è sicura
soprattutto di notte. Camminiamo in mezzo alle palme e sbuchiamo in una spiaggia
bellissima di sabbia grossa dorata e nera, chiamata infatti sale e pepe.
Ormai si sta facendo tardi e torniamo sui nostri passi. Sullo sfondo si staglia
la maestosa grandiosità del Mauna Kea, gemello del Mauna Loa e ugualmente
immenso.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image015.jpg)
12 settembre
Il mattino dopo alle 6 siamo già svegli come due grilli, qui a quest'ora è già
giorno pieno (qui non usano ora legale, la giornata, essendo a basse latitudini,
è di 12 ore e alle sette di sera è già buio pesto).
Oggi abbiamo in programma di visitare la costa nord occidentale (il Kohala
District). Per prima cosa visitiamo Puako, una pittoresca cittadina
avvolta nel verde in mezzo a colate laviche antiche, anche qui il mare ha colori
splendidi e le casette avvolte nel verde a due passi dal bagnasciuga sono
davvero suggestivi.
La tappa successiva è Hapuna Beach, una bellissima spiaggia di sabbia
bianca finissima e un mare blu blu blu e le palme tutto intorno.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image017.jpg)
Ripartiamo sulla Pontiac e ci dirigiamo alla volta del Pu'ukohala Heiau,
un sito archeologico situato a pochi km da Hapuna sulla Hw 13, Il tempio di Pu'ukohala
fu fatto costruire dal re Kamehameha per onorare il dio della guerra (Ku-kaili-moku)
e ottenerne il favore per guadagnare il dominio su tutto l'arcipelago. Il tempio
fu costruito da migliaia di uomini che trasportarono le pietre dai vulcani
dell'interno fino alla costa dove il tempio venne edificato (tutte informazioni
acquisite al visitor center del parco dove per un dollaro ci han presentato un
filmato esplicativo). Le acque nei pressi del tempio, parecchio torbide, sono
molto pericolose perchè infestate da squali anche nei pressi della riva.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image018.jpg)
Terminata la visita proseguiamo verso Nord, destinazione Hawi, sulla Hwy
270. Sulla strada la nostra rough guide ci segnala il Lapakahi State Park a nord
di Kawaihae.
Attraverso un sentiero di terra rossa si scende fino alla bellissima spiaggia di
Lapakahi fatta di grossi coralli bianchi tondeggianti in mezzo a scogli di lava
nerissima. Queesta è la zona di un antico insediamento hawaiiano e le vecchie
abitazioni indigeni sono state restaurate con cura. Tira molto vento e la luce
perfetta rende il luogo particolarmente adatto a foto in stile "mare dei
tropici".
Continuiamo poi la nostra strada per Hawi, una piccola e sonnacchiosa cittadina
che dovrebbe essere caratterizzata da negozietti di artigianato locale, gallerie
d'arte e alcuni ristoranti tipici, ma che in realtà per noi è stato una
delusione: poche casette che si affacciano sulla strada in finto stile western.
Da lì ci muoviamo verso Waimea; salendo di quota il paesaggio cambia, le mucche
al pascolo e i paniolos a cavallo (i cowboy locali, cosi chiamati perchè i primi
vaqueros erano spagnoli, espanoles appunto, da cui la storpiatura anglofona) sui
prati verdissimi sulle pendici di vecchi coni vulcanici spenti e limati dagli
elementi rendono il paesaggio vagamente alpino; a rendere il tutto surreale la
maestosità del Maula Loa pigramente disteso in lontananza come un gigante
addormentato.
Passiamo per la città di Waimea senza fermarci a visitare i numerosi ranch che
pure scorgiamo ai lati della strada. Torniamo infine ad Hapuna Beach a fare un
bel bagnetto.
13 settembre
Oggi è il giorno della visita al Vulcano Kilauea, anche se il tempo
pessimo ci rovinerà in parte lo spettacolo. Di buon'ora diciamo addio all'Outrigger
Keahou Beach Resort e ci dirigiamo a sud sulla hwy 11. La strada non è granchè e
i nostri 260 cavalli (!) rimangono nella stalla.... meglio così perchè lo
spettacolo è stupefacente: si passa da distese verdissime di cespugli e boschi a
mari di lava nera come la pece.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image021.jpg)
Unico stop di rilievo sulla via per Volcano (l'unica cittadina nei pressi
dell'Hawaii Volcanos National Park), è la spiaggia di Punalu, detta anche
Black Sand Beach, per la sabbia nerissima che la caratterizza e che rende la
limpidissima acqua del mare nera come il petrolio. L'ultimo pezzo di strada
prima di Volcano attraversa il deserto di Ka'u, una distesa rocciosa di cespugli
in mezzo ad un mare di rocce laviche taglienti, ed è letteralmente costellato
dai cartelli "Nene Xing" che ci avvertono di fare attenzione ai Nene, le papere
autoctone delle Hawaii, a pericolo di estinzione.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image025.jpg)
Arrivati a Volcano troviamo alloggio al My Island Bed and Breakfast Inn. La
camera non è eccezionale, ma il prezzo ragionevole (120 USD). Sistemato il
pernotto entriamo nel parco e cominciamo il nostro giro. Subito all'ingresso del
parco si trova il Visitor Center (organizzatissimo e zeppo di gentilissimi
ranger, altro che Italia!) dove si possono recuperare le informazioni sullo
stato (e la pericolosità) dell'eruzione vulcanica; La caldera del Kilauea è
visitabile percorrendo la strada (il crater rim drive) che corre tutt'intorno al
vulcano per svariati kilometri oppure seguendo a piedi un percorso analogo sul
crater rim trail. Personalmente riteniamo la scelta del percorso a piedi valida
solo se si dispone di tanto tempo, inoltre le emissioni di zolfo, presenti
ovunque sul vulcano, non sono gradevoli da respirare. Il crater rim drive
consente di vedere tutte le maggiori attrazione del parco, Il primo incontro è
con gli Steam Vents, delle spaccature nel terreno dalle quali fuoriesce il
vapore dell'acqua scaldata dal magma. Ci spostiamo poi al primo scenic point da
dove osserviamo per la prima volta la caldera del Kilauea.
Il primo contatto è davvero impressionante: le dimensioni sono da 'Grand Canyon',
un enorme buco circolare dal diametro di un paio di miglia profondo centinaia di
metri. Il fondo è composto da magma ormai solidificato e dà l'impressione di un
enorme 'tappo' pronto a scoppiare. Questo tappo altro non è che l'antico 'lago
di fuoco' solidificatosi negli anni. In tutta la zona il terreno è caldo a tal
punto che i piedi sudano copiosamente all'interno delle scarpe. Continuiamo poi
il nostro giro osservando la caldera anche da altri punti tra cui il Jaggar
Museum da dove osserviamo, tra l'altro una 'piccola' caldera nella caldera: l'Halema'uma'u
Crater (guardate la mappa del parco per maggiori dettagli).
Gli affioramenti di zolfo sono ovunque: grosse macchie di giallo che rendono la
caldera davvero saturnina; anche il respiro risulta affaticato e dopo un poco la
gola brucia. Facciamo anche un giro attorno all'Halema'uma'u Crater: qui il
paesaggio è se possibile ancora più da altro mondo: una immensa distesa nera
fatta di tanti 'blob' vetrificati, da un orizzonte all'altro una visione
infernale, i colori presenti sono il bianco e il nero, con macchie gialle di
zolfo.
Terminato il giro risaliamo in auto e ripartiamo. Fatte poche miglia ci troviamo
immersi nella giungla pluviale con le sue cento macchie di verde! La nostra
prima meta e' il Thurston Lava Tube una galleria scavata dal magma fuso su una
precedente colata di eoni fa. Qui la lava non è visibile, il tutto è coperto da
macchie di verde, palme, fiori e piante varie. I colori sono splendidi e e il
verde particolarmente intenso, dalle palme cadono goccioloni di acqua e siamo
avvolti in una pioggerellina fine fine.
Sempre percorrendo il crater rim drive arriviamo al Kilauea Iki crater overlook,
da dove osserviamo il cratere del piccolo (iki, in hawaiano) Kilauea teatro nel
1959 di una delle eruzioni e più spettacolari che si ricordino. Anche qui il
fondo del cratere è avvolto nel fumo emesso da spaccature varie nel terreno.
Percorriamo anche il Devastation Trail (un sentiero attraverso l'area devastata
dall'eruzione del 1959 che creò il Kilauea Iki): qui il paesaggio è
particolarmente suggestivo e infonde una gran pace.
Terminato il giro del Crater Rim Drive continuiamo sulla Chain of Craters Road,
20 miglia di strada asfaltata facilmente percorribile con una stupenda vista
sull'oceano e sui vari crateri vulcanici (alcuni ormai annegati nella foresta
tropicale, altri recenti) che la strada attraversa.
Arriviamo al termine della strada all'Holei Sea Arch, con l'intenzione di
scattare alcune foto alle scogliere e ai calanchi a picco e poi aspettare il
tramonto in riva al mare per poter osservare il 'glow', il bagliore della lava
che si butta nell'oceano; purtroppo il tempo brutto ci rovina tutto: piove a
dirotto e, bagnati fino al midollo, riusciamo solo a vedere la lava da lontano,
che scende dalla montagna per tuffarsi in mare. Che disdetta aver scordato il
treppiede in Italia! anche a 1600 ISO riusciamo a fotografare la lava che si
tuffa in mare, ma non le colate laviche che scendono dal monte, che rabbia!
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image028.jpg)
Fatte le foto ritorniamo in auto e ripartiamo per Volcano; siamo bagnati come
pulcini e in un'ora di auto passiamo dal paesaggio lunare delle colate laviche
al caldo umido della foresta pluviale (tra le tante chicche del nostro 'camion'
ci sono i sedili riscaldabili: utilissimi in questo frangente! e io che non mi
capacitavo di un tale optional in un'isola dove la temperatura minima in gennaio
è 18 gradi!). Il Cottage immerso nella giungla affittato la mattina, ora ci pare
assai meno accogliente: lo troviamo freddo e umido!
14 settembre
La mattina dopo ritorna il sole e decidiamo di tornare nel parco e percorriamo
velocemente il Crater Rim Drive per scattare qualche foto della caldera senza
pioggia. Oggi non piove e non c'è vento per cui l'odore di zolfo è molto più
marcato e a volte la respirazione è difficoltosa.
Terminato il tour del Crater Rim Drive partiamo alla volta di Hilo sulla
costa orientale di Big Island. Questa parte dell'isola è molto più piovosa e la
foresta tropicale è praticamente ovunque. Nel frattempo il tempo peggiora
nuovamente e ricomincia a piovere, anche se solo a sprazzi.
Alloggiamo al Dolphin Bay Inn e visitiamo il pittoresco Farmer's Market, il
mercato locale che si tiene ogni mercoledì e sabato. Sempre ad Hilo osserviamo
la Rainbow Falls e i Boiling Pots
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image032.jpg)
Ci dirigiamo quindi sulla hwy 19 per visitare la costa orientale; Subito dopo
Hilo inzia la scenic drive lunga 8 miglia che porta direttamente ai Tropical
Botanical Garden, da tutti definiti entusiasticamente come splendidi. Purtroppo
ha ripreso a piovere a dirotto e non possiamo visitarli. Un poco delusi
proseguiamo la nostra visita alla volta delle Akaka Falls, che per
fortuna riusciamo a visitare con il sole (eh sì, qui si passa da pioggia
torrenziale a cielo limpido in pochi minuti!)
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image035.jpg)
Il percorso attraverso la giungla per ammirare le Akaka Falls è molto suggestivo
e ci porta ad ammirare anche le Kapuna Falls passando attraverso una
bellissima foresta pluviale con enormi fiori colorati dal profumo intensissimo,
mangrovie, bambù e invisibili uccelli canterini di ogni tipo.
Soddisfatti per essere almeno riusciti a completare la visita senza pioggia
procediamo verso nord alla volta della Waipi'o Valley. Lo scenic drive che ci
porta verso Nord offre scorci di scogliere basaltiche veramente suggestive ed il
colore del mare grosso mette davvero i brividi!
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image038.jpg)
Mentre ci dirigiamo a Waipi'o ricomincia a piovere copiosamente (che
palle!) e anche se smette abbastanza velocemente quando arriviamo al belvedere
l'immagine "classica" di Waipi'o risulta rovinata dalle nubi basse! Le scogliere
si stagliano sulla sinistra scoprendo ai loro piedi delle spiagge di lava nera
mentre alle loro spalle si apre una valle molto rigogliosa, con il fiume al
centro che divide in due la spiaggia e i campi coltivati con il Taro.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image041.jpg)
Ormai si sta facendo sera e decidiamo di tornarcene verso Hilo dopo aver fatto
una breve visita alla città semi fantasma di Honoka'a a pochi km dal
Waipi'o Lookout. La pioggia si fa più insistente e dopo un paio d'ore di auto
torniamo finalmente a Hilo, dove ceniamo in un ottimo ristorante giapponese
spendendo pochi dollari.
Siamo stanchi, la giornata è stata dura e ci addormentiamo al suono della
pioggia battente.....
15 settembre
....e al suono della pioggia battente ci svegliamo. Preoccupati accendiamo la TV
per ascoltare le previsioni: rischi di flash floods fino a mezzogiorno poi la
situazione pare migliorare. Decidiamo dunque di abbandonare la costa orientale e
di tornare sulla costa occidentale dove il tempo è molto migliore. Siamo dunque
costretti a rinunciare alla visita dei giardini tropicali, peccato! qui è già
tutto tropicale compresa la pioggia!
Facciamo colazione con caffettone, papaya e banane rosse raccolte nel giardino
dell'hotel che si rivelano buonissimi tant'è che facciamo il bis! Il
proprietario dell'hotel ci informa che nella notte son caduti 4 pollici (10 cm)
di acqua, davvero un bel diluvio, e ci consiglia di muoverci con prudenza. In
mezzo a strade già abbastanza allagate ci dirigiamo verso l'angolo sud orientale
dell'isola verso la città di Pahoa, che pare essere uno degli ultimi rifugi
degli hippie che effettivamente vediamo! la cittadina pare proprio una cittadina
dell'ovest americano (ricorda vagamente Sedona) con i suoi (ormai attempati)
hippies.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image044.jpg)
Proseguiamo poi verso il Lava Tree State Park (una foresta di alberi
pietrificati da una eruzione vulcanica di secoli fa), ma quando arriviamo nei
pressi del parco la pioggia è talmente intensa che decidiamo nuovamente di
lasciar perdere. Proseguiamo quindi sulla strada litoranea fino a Isaac Hale
Beach Park dove, nonostante il tempo inclemente ed il mare grosso, ci sono
un sacco di surfisti che sguazzano in acqua alla ricerca dell'onda perfetta!
Un poco stupiti della temerarietà dei locali proseguiamo a costeggiare la costa
ancora per qualche miglio. Alla radio continuano a trasmettere messaggi da fine
del mondo imminente e pertanto, anche se scettici sulla effettiva pericolosità
delle piogge, decidiamo di tornare sulla costa ovest, ripassiamo a Volcano senza
fermarci e pernottiamo a Kailua presso il Kona Seaside Hotel. Ceniamo al Rio's
dove gustiamo due ottimi piatti di pesce.
Oggi è stato il nostro ultimo giorno a Big Island, domani si parte per Kauai!
KAUAI
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image046.jpg)
Nata da un unico enorme vulcano è la più antica delle isole hawaiane. Il vulcano
è estinto da milioni di anni e da allora la natura ha scolpito le sue forme
fantastiche. Se siete alla ricerca di paesaggi naturali rigogliosi, Kauai è
quello che fa per voi. Sembra che il punto più umido del mondo sia proprio il
monte Waialeale, una formazione vulcanica posta al centro di Kauai. L'isola è
così verde e lussureggiante da guadagnarsi il soprannome di "Isola Giardino ". I
paesaggi di Kauai, così belli da rasentare il fantastico, hanno fatto da
scenario a numerosi film, quali South Pacific, I Predatori dell'Arca Perduta e
Jurassic Park.
L'isola misura appena 53 km da est a ovest e 40 km da nord a sud e gran parte
dell'interno è occupato da montagne ricoperte di riserve forestali attraversate
da sentieri; la costa meridionale e quella occidentale sono più asciutte,
assolate e costellate di bellissime spiagge. Troverete alberghi e ristoranti
nelle cittadine di Lihue, Kapaa, Princeville e Poipu. Uno dei luoghi più
interessanti da vedere è la Na Pali Coast, una fascia costiera lunga 35 km,
caratterizzata da ripide scogliere alte centinaia di metri; L'ideale è vederla
dal mare, tramite una bella gita in barca (come abbiamo fatto noi), in
elicottero (costoso e a nostro parere meno suggestivo) o percorrendo un sentiero
(ma può essere pericoloso), il più spettacolare delle Hawaii, che vi consentirà
di ammirare le scoscese scogliere verdi che si gettano a picco nelle cristalline
acque turchesi.
Il Waimea Canyon - soprannominato il "Grand
Canyon del Pacifico " - è più piccolo e più giovane di 200 milioni di anni
rispetto al suo cugino dell'Arizona, ma non del tutto dissimile. La colorata
gola scavata dal fiume è profonda 835 m, e a vederla sembra impossibile pensare
che un canyon così grande possa trovarsi su un'isola tanto piccola. Anche il
Koke'e State Park è notevole e consentirà di vedere la Na Pali Coast dall'alto.
Le spiagge più belle si trovano nella parte
est sulla costa settentrionale:
Secret Beach: una splendida e "sconosciuta " spiaggia dorata,
fiancheggiata da scogliere e fitte foreste, molto frequentata dalla popolazione
"alternativa " di Kauai e dagli amanti del naturismo. Secret Beach è un paradiso
per chi è alla ricerca di un po' di tranquillità, ma è consigliabile venirci in
estate quando le condizioni del mare sono più adatte per fare il bagno o
praticare lo snorkelling.
Anini Beach con la sua sensazionale barriera corallina
Hanalei Beach spiaggia incredibilmente bella con sabbie dorate e pareti
vulcaniche a strapiombo.
- Il Nostro Viaggio a Kauai:
16 settembre
Oggi è il giorno del volo da Big Island a Kauai. Stamane c'è un bel sole e le
piogge dei giorni scorsi sono solo un ricordo; arrivati all'aeroporto di
Kailua attendiamo pazienti il nostro volo per Kauai con scalo a Honolulu. A
Kailua l'aeroporto è 'outdoor' nel senso che la sala d'aspetto è semplicemente
una serie di poltrone all'ombra delle palme!
Il volo (40 minuti fino a Honolulu e poi un solo quarto d'ora fino a Kauai) è
tranquillo; atterriamo a Lihue e subito recuperiamo l'auto: per oscuri
motivi (beh il sottoscritto non è molto gentile con la commessa a dire il
vero.....) ci viene assegnata una Toyota Corolla color nocciola (subito
ribattezzata "Merdolla", per le sue prestazioni....) al posto della mostruosa e
potente Pontiac GT di Big Island. Presa l'auto ci infiliamo sulla hwy 50 alla
ricerca del nostro hotel: l'Aston Islander on The Beach situato nel pieno della
coconut beach (così chiamate per le palme altissime che vi abbondano). Raggiunto
l'albergo ricomincia a piovere e il nostro umore scende sotto i piedi....
accendiamo la tv in camera e scopriamo che il settembre 2005 passerà alla storia
come il più piovoso degli ultimi venticinque anni. Vabbuò, proprio noi dovevano
aspettare!.
17 settembre
La mattina dopo il sole splende, finalmente!
Elettrizzati, facciamo colazione e partiamo per visitare il Waimea Canyon,
il famoso "Grand Canyon" del Pacifico. L'isola e piccola e riteniamo di
arrivarci in una mezzoretta. Purtroppo le strade a Kauai sono una vera palla
(persino peggio delle strade di Big Hawaii cui eravamo ormai avvezzi) e per
coprire la distanza di 40 miglia che ci separa dal Canyon impieghiamo un'ora e
mezza!
Arrivati alla nostra meta la prima sosta è al Waimea Canyon Lookout da dove
possiamo osservare in canyon in tutta la sua vastità: davvero notevole, non ha
la maestosità del celebre fratello maggiore, ma al colore rosso del Grand Canyon
si aggiunge un verde molto vivo disposto a macchie sui punti più umidi. Il
Waimea Canyon è il più grande nella regione del Pacifico, è lungo dieci miglia,
largo un miglio e profondo mille e passa metri in certi punti, ed è il risultato
delle erosioni e delle piene avvenute in milioni di anni. Sulle pendici del
canyon si possono osservare gli strati delle antiche eruzioni vulcaniche. Il
canyon confina con il Koke'e State Park e con la palude di Alakai, il posto più
piovoso al mondo.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image049.jpg)
Scattate le foto (tante!) ci spostiamo verso il Koke'e State Park
fermandoci ancora nei vari lookout che ci offrono altri scorci del Canyon. Anche
qui incontriamo le galline rinselvatichite (i Moa) che avevamo incontrato a Big
Island, ma qui sono veramente tantissime! ed è davvero buffo camminare nella
foresta tropicale (che ricorda tanto Jurassic Park girato, guarda caso, proprio
qui a Kauai!!!) e sentire continuamente il canto dei galli!!.
Addentrandoci nel Koke'e State Park arriviamo fino al belvedere finale (Kalalau
Lookout) a oltre 1200 metri sul livello del mare e da lì osserviamo il primo
scorcio della Napali Coast: i colori sono incredibili: il blu del mare e del
cielo e il verde che qui invade qualunque cosa emerga dal mare sono splendidi!
Incontriamo anche dei coloratissimi fringuelli dalla testa rossa (chiamati
Apapane) e ne fotografiamo alcuni.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image052.jpg)
Dopo aver pranzato al Koke'e Lodge (affitta anche camere ed è ottimo come base
per le escursioni a piedi nel parco) decidiamo di seguire uno dei sentieri che
circondano il canyon. Percorriamo il Canyon Trail che corre lungo il Canyon sul
lato opposto a quello visto la mattina dall'auto e arriviamo alle Waipoo Falls,
delle vere "pristine falls", cascate primordiali, come le chiamano qui. Il
percorso nel bosco è molto bello e veniamo subito avvolti dal profumo del
sottobosco molto intenso e gradevole (quasi speziato!).
Dopo aver vagato tutto il pomeriggio ritorniamo all'auto (dopo esserci quasi
persi nella foresta per la mancanza di indicazioni!) e scendiamo verso il mare
non prima dopo esserci nuovamente fermati al Waimea Canyon Lookout dove
finalmente incontriamo i Nene, le oche hawaiane in pericolo di estinzione.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image057.jpg)
Scendiamo poi sulla costa e ci dirigiamo verso le Barking Sands presso il
Polihale State Park, le spiagge, tanto ampie da sembrate infinite, son chiamate
così perchè si dice che i granelli siano cavi e, se sfregati, emettano una
specie di latrato, mah! Da qui scorgiamo le prime scogliere della Napali Coast.
Ormai si è fatto tardi e ritorniamo sui nostri passi (e ci aspettano comunque un
paio di ore di guida per fare 40 miglia....).
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image059.jpg)
18 settembre
Oggi visitiamo la parte Nord di Kauai. La nostra prima tappa è il Kilauea
Point Lighthouse, centro di un parco per la difesa dei volatili hawaiani
autoctoni (gabbiani, albatros, fregate e nene).
Poi ci spostiamo a visitare la famosa Secret Beach, sempre nei pressi del
Kilauea Point. Visitata anche questa bella spiaggia ci spostiamo ancora oltre
sulla hwy 56 verso la cittadina di Princeville, procedendo la strada si
restringe e si incontrano spesso dei ponticelli in legno del tipo "one lane", a
singola corsia dove il transito può essere difficoltoso. L'ultimo pezzo di
strada prevede anche il guado di un torrentello.
Le montagne sullo sfondo, verdissime e terribili, si ergono a picco verso
l'interno dell'isola ci incantano.
Superata Princeville proseguiamo per Hanalei, un'altra cittadina carina
adatta ai surfisti. Anche oggi la giornata è rovinata dalle istant showers,
delle vere e proprie docce che colpiscono piccole zone e che in pochi istanti
letteralmente inzuppano tutto. Una digressione: arrivati alla fine della strada
si diparte il Kalalau Trail, il sentiero che permette di percorrere tutta la Na
Pali Coast, salendo e scendendo lungo i fantastici costoni fino ad arrivare alla
Kalalau Valley, sotto il Koke'e State Park Lookout. Per chi lo conosce, e'
qualcosa di simile al sentiero che, sulle Calanques francesi, collega Marsiglia
a Cassis. Il sentiero è lungo ben 11 miglia (di sola andata, aggiungetene altre
11 per tornare
) e può presentare alcune difficoltà e pericoli specie in caso di
pioggia, quando può diventare parecchio scivoloso. Ovviamente non è fattibile
percorrerlo interamente in una sola giornata e una tenda per trascorrere la
notte è d'obbligo. È inoltre necessario avvisare i ranger della propria
intenzione di seguire il sentiero per la propria sicurezza.
Noi purtroppo non abbiamo il tempo di buttarci in una simile impresa (anche se
ci piacerebbe) e ci limitiamo ad arrivare fino alla Kee Beach prima di tornare
indietro. Il resto della giornata scorre via senza infamia e senza gloria,
fiduciosi che il tempo migliori prenotiamo comunque un giro in barca della
Napali Coast per il giorno successivo (partendo da Port Allen e muovendosi in
direzione opposta rispetto al Kalalau Trail).
19 settembre
Oggi finalmente c'è il sole, anzi la giornata è veramente splendida. Dopo aver
preso il sole tutta la mattina nella spiaggia dell'hotel e aver velocemente
risalito la strada che costeggia il fiume Wailua fino alle Opaeka'a Falls nei
pressi di Lihue (scattate foto dal belvedere lungo la strada), ci spostiamo in
auto verso Port Allen dove ci attende la Lucky Lady, il catamarano che ci
porterà ai piedi della Napali Coast. Il programma della gita prevede la
navigazione al largo della scogliera con tanto di cena in mare per assistere al
tramonto.
Partiamo, il porto alle spalle, e ci dirigiamo velocemente verso la Napali
Coast lasciando alla nostra destra le Barking Sands che avevamo visitato due
giorni prima e sulla destra l'isola di Nihau (l'isola proibita, dove pare vivano
qualche centinaio di ultimi hawaiiani, tenuti isolati sotto un severo regime di
isolamento dai proprietari dell'isola: la famiglia Robinson).
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image062.jpg)
Il mare è abbastanza grosso e il catamarano sobbalza violentemente, sembra di
essere sulle montagne russe, molto divertente ma in pochi istanti siamo, per
l'ennesima volta!, bagnati fradici.
e poi eccola la Napali Coast! si staglia innanzi a noi in tutta la sua
maestosità. Le scogliere a picco sul mare e bagnate da cascate che fuoriescono
dalla roccia in posizioni impossibili sono indescrivibili. Troviamo addirittura
una grotta sul mare con tanto di cascata all'interno. La Lucky Lady prosegue il
suo viaggio fino ad ultima cascata sul mare con tanto di arcobaleni e poi si
comincia la via del ritorno che ci porterà ad ammirare il tramonto in mare. La
gita termina nel migliore dei modi (a parte la cena dove viene servito un cibo
fatto con il vomito del capitano Nemo, bleah!). La sera in tivvu' guardiamo (i
casi della vita!) proprio Jurassic Park dove ritroviamo alcuni scorci visti il
pomeriggio in barca.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image066.jpg)
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image070.jpg)
20 settembre
Anche oggi sveglia presto e un paio di ore di sole sulla spiaggia.
La tv che ormai da giorni annuncia il possibile arrivo dell'uragano Jova (il
primo dopo Iniki che nel 1992 devastò l'isola e che fu immortalato nel film
Jurassic Park), riferisce che l'uragano, se arriverà a colpire Kauai è un
categoria 3 e quindi non c'è da scherzare. A noi pare che la tv locale sia
leggermente allarmista (le piogge della settimana prima a Hilo venivano
descritte come un diluvio, anche se in realtà non han fatto gran danni se non
rovinare la nostra vacanza). La traiettoria non è ancora sicura e non rimane che
aspettare.
Comunque la giornata di oggi è assolata e decidiamo, dopo una mattina di sole,
di andare a mangiare il Saimin (una zuppa hawaiiana derivata dal ramen al soyu
giapponese) all'Hamura Saimin, un locale di Lihue noto per questa specialità. La
zuppa, scopriamo presto, è davvero gustosa anche se il locale di per se è quasi
una specie di bettola. Per il pomeriggio abbiamo in programma di raggiungere lo
Spouting Horn e il giardino botanico di Lawa'i, purtroppo arriviamo al
giardino quando l'orario di visita è già terminato e dobbiamo rinunciare.
Raggiungiamo anche le spiagge di Po'ipu, popolate da decine e decine di "snorkellisti".
Il fondale non sarà quello del Mar Rosso ma ci sono comunque ogni genere di
pescetti: piccoli e grigi con delle specie di orecchie azzurre, pescioni striati
di nero, pesciolini gialli e...corallo bianco.
Domani partiamo presto per la nostra terza (e ultima sigh!) isola: Oahu. La sera
cena in perfetto stilo americano al "The Bull Shed", un ristorante con le
finestre aperte sulla spiaggia.
OAHU
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image073.jpg)
Soprannominata "Isola degli Incontri", è l'isola più popolosa, sviluppata
e nota di tutto l'arcipelago. I luoghi maggiormente evocativi delle Hawaii si
trovano tutti qui: Honolulu, Waikiki, Pearl Harbor e Sunset Beach. Honolulu, la
capitale dello stato, nonché il principale punto di ingresso e di uscita per i
turisti, forma insieme a Waikiki un continuum urbano caratterizzato da
autostrade e grattacieli: una via di mezzo tra Miami Beach e il centro di Tokyo.
In questa zona si concentra la gran parte delle strutture turistiche dell'isola.
A poca distanza dalla città si trovano spiagge incantevoli, baie cristalline,
montagne increspate e vallate ricoperte da piantagioni di ananas.
Le spiagge per il surf sono leggendarie (Banzai Pipeline, Sunset Beach, Makaha),
ma l'isola offre anche ottime opportunità agli amanti del bodysurf (Makapuu
Beach, Waimea Bay), del windsurf (Kailua Bay), dello snorkelling (Hanauma Bay) e
delle attività subacquee (Three Tables e la vicina Shark's Cove).
- Il Nostro Viaggio a Oahu:
21 settembre
Si parte! alle 11 ci attende il volo per Honolulu, nell'attesa prendiamo
ancora un poco di sole nella spiaggia dell'hotel, scattiamo alcune foto ricordo
dell'albergo a Lihue e ci dirigiamo all'aeroporto.
Atterrati ad Honolulu (volo di 20 minuti, senza problemi) prendiamo l'Airport
Waikiki Express per Waikiki dove alloggiamo al Radisson. La cittadina di
Waikiki, anche se caotica, tipicamente turistica e piena zeppa di turisti
giapponesi ci piace parecchio: dopo due settimane di natura incontaminata (o
quasi) un poco di caos, ressa e di smog non ci dispiace affatto.
Ad Oahu non affittiamo l'auto per cui il resto della giornata la passiamo dando
libero sfogo alla nostra voglia di shopping lungo la Kalakaua Avenue: il cambio
favorevole, l'abbondanza e la qualità nei capi di vestiario disponibili ci
lascia molto soddisfatti (pare di essere in un unico enorme outlet nostrano!).
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image075.jpg)
22 settembre
Anche oggi la giornata è splendida (ormai il pericolo dell'uragano Jova sembra
scemato: ha cambiato rotta e non sfiorerà neppure le isole) e cominciano a
visitare l'isola. La nostra prima meta è il Byodo-in Temple sulla costa
sopravento a una trentina di miglia da Waikiki. Come detto non abbiamo affittato
un'auto e questo si rivela subito un errore: il servizio di autobus (TheBus)
anche se efficiente e organizzato ci fa perdere almeno un paio di ore, vabbè!
Arrivati al Byodo In Temple, posizionato in un bellissimo anfiteatro naturale
composto dalle montagle del Koolau interamente coperte da vegetazione verdissima
e con le nuvole a cappello. Sembra un poco una delle scene dell'Ultimo
Samurai... ed infatti il tempio, buddista, è la copia del vero tempio Byodo In
che si trova in Giappone.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image077.jpg)
Passiamo l'intero pomeriggio a vagare per la valle. Terminata la visita torniamo
a Waikiki (impiegandoci ancora un paio d'ore!), ormai la giornata è passata: la
nostra scelta di non affittare un'auto si sta davvero rivelando un grosso
errore. La sera ceniamo in un locale giapponese sulla Kulakaua Avenue dove ci
gustiamo dell'ottimo Ramen al Soyu.
23 settembre
Oggi la meta è Pearl Harbor, destinazione Arizona Memorial. Questa volta
siamo fortunati con TheBus, usciamo dall'hotel e troviamo subito l'autobus
giusto che ci porta direttamente di fronte all'Arizona Memorial (impiegando
comunque un'ora e passa....).
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image080.jpg)
La visita e' una delusione, i tempi di attesa per poter arrivare, in barca, alla
zona dove la USS Arizona affondò sono lunghi e la ressa è notevole. Inoltre la
retorica nazionalistica ci pare un poco troppo pesante dopo 64 anni. All'interno
del museo video di History Channel a volume altissimo sull'attacco di Pearl
Harbor, possibilità di vedere parecchi residuati bellici (dell'attacco
giapponese e della guerra in generale)e di comprare souvenir vari (tra cui il
DVD di "Pearl Harbor", il film con Ben Affleck di qualche anno fa) e un
documentario di 30 minuti introduttivo alla gita in barca verso il relitto della
Arizona (dal tono fortemente patriottico, autocelebrativo e un pochino
guerrafondaio...).
Piuttosto impressive (e anche un poco ipocrita) la presenza degli ultimi reduci
che raccontano l'attacco e rispondono alle domande dei turisti; il senso
dell'orgoglio ferito è molto presente in parecchi americani e la cosa contrasta
parecchio con il fatto che una buona metà dei turisti è giapponese e si fa
scattate foto con la 'V' di vittoria, mah!. Comunque notevole e interessante la
visita del relitto.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image084.jpg)
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image088.jpg)
Terminata la visita ritorniamo verso Waikiki e dopo un paio di ore arriviamo
fino al Sea Life Park, all'estremo bordo meridionale dell'isola, dopo
Hanauma Bay. Il parco, anche se un poco disordinato, ci permette di vedere da
vicino parecchie tartarughe , delfini, foche e alcuni chiassosissimi leoni
marini. Ormai è quasi il tramonto e sulla spiaggia ammiriamo altri surfer in
lotta con le onde.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image092.jpg)
24 settembre
Stamane ci aspetta Diamond Head, il punto più alto e famoso di Waikiki,
così chiamato per un antico equivoco: due secoli fa i cristalli di calcite che
abbondano sulle pendici furono scambiati, dai primi esploratori europei, per
diamanti grezzi!. Si tratta si un cratere vulcanico alto qualche centinaia di
metri nato dall'esplosione del vulcano Ko'olau.
Oggi fa caldissimo, saliamo per la strada asfaltata fino all'ingresso del parco,
situato nel centro della antica caldera del vulcano estinto, e poi iniziamo
un'escursione di una cinquantina di minuti su un sentiero sterrato sotto il sole
bollente ed in mezzo ad una vegetazione di piante rinsecchite. Sbuffando come
mantici arriviamo in cima (l'ultimo pezzo sono tre interminabili rampe di scale,
puff puff!).
Dalla cima (affollata di sfiatatissimi turisti americani formato extra large)
godiamo di un'ottima vista di Waikiki e scattiamo alcune foto.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image095.jpg)
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image098.jpg)
Terminata la visita scendiamo e pranziamo; Il pomeriggio ci spostiamo ancora più
a sud e ci dedichiamo alla visita di Hanauma Bay, dove la caldera di un
antico vulcano ormai estinto è stata erosa dal mare fino a creare un'insenatura
veramente fantastica!
La baia è popolata da bagnanti che fanno snorkelling; Prima di accedere alla
spiaggia, che è parte di un parco marino protetto, veniamo istruiti dai ranger,
attraverso la proiezione di un filmato, sulle bellezze della baia e sulle cose
da non fare per non disturbare la fauna acquatica.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image101.jpg)
25 settembre
È una splendida giornata, e per oggi abbiamo in programma di visitare la parte
Nord dell'isola: La North Shore tanto famosa per il surf. Purtroppo oggi
c'è una gara cisclistica (volete ridere? i partecipanti alla gara devono
comunque rispettare i semafori.... vedere 'sti poveri cristi pedalare come
dannati sotto il sole e poi rifiatare ad ogni rosso faceva davvero piangere dal
ridere!!!) ed il nostro autobus impiega un paio d'ore per arrivare fino a
Turtle Bay, l'estrema propaggine nord dell'isola di Oahu poi proseguiamo e
arriviamo fino a Waimea (si, c'è una Waimea in ogni isola qui....), dove ci
rechiamo a visitare le Waimea Falls (location di alcune scene del film
"Il Tesoro dell'Amazzonia") all'interno di un parco botanico molto carino.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image104.jpg)
Terminata la visita ripercorriamo a ritroso la valle e ci dirigiamo verso la
Waimea Beach Park, una spiaggia con una distesa di sabbia dorata e l'acqua
blu che più non si può. Questa è (insieme alla banzai Pipeline) una delle
spiagge più famose per il surf durante i mesi invernali. D'estate invece le
acque sono calme e un vero paradiso per i bagnanti.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image108.jpg)
26 settembre
L'ultimo giorno. Dopo un'abbondante colazione a base di Pancake passiamo le
poche ore che ci separano dalla partenza a passeggiare per Waikiki. La sera ci
attendo il volo: lunghissimo! da Honolulu a Newark e poi da Newark a Milano.
Vacanza finita. Alla Prossima!!!
msereno1970
http://www.msereno1970.com
Consigli
Tutto sommato si tratta di una vacanza di gran relax, senza necessità di grossi
consigli; l'unica cosa, a nostro avviso fondamentale, consiste nell'affittare
un'auto (è impensabile visitare le isole altrimenti) per il resto leggete il
nostro racconto delle varie isole e da lì estraete quanto vi interessa.
Per come muoversi negli Stati Uniti in generale, fate riferimento a quanto
indicato nel mio racconto " I Grandi Parchi Americani "
Volendo classificare sommariamente le tre isole che abbiamo visitato possiamo
riassumere così:
Big Island, oltre ad essere la più estesa
è anche la più varia, in essa potete trovare un poco di tutto quello che le
Hawaii vi possono offrire: relax, paesaggio naturali (dalla lava alla foresta
pluviale) e tanto mare per fare snorkelling. Ideale per chi cerca una vacanza
sole & mare.
Oahu, la più turistica e
paesaggisticamente la meno bella. Ottima se si vuole visitare velocemente
l'arcipelago. Le spiagge sono belle e sicure.
Kauai, la più bella, ma anche la più
piccola e meno varia. Ideale per chi è alla ricerca di un tranquillo contatto
con la Natura. Qui il mare può essere molto pericoloso.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image002.jpg)
La Guida
Una buona guida è ovviamente indispensabile. Noi avevamo la Rough Guide di Greg
Ward - 'Hawaii', editore Vallardi Viaggi. Come dice il nome è una "guida
grezza", senza tanti fronzoli, foto o pagine plastificate, ma zeppa di
informazioni sostanziali e precise, si è rivelata ottima (la trovate facilmente
in libreria oppure acquistatela su internet).
Un'altra ottima guida (meno dettagliata ma di maggiore immediatezza) è la "Guide
Traveler National Geographic HAWAII".
Riguardo le mappe per girare le isole sono sufficienti quelle che vi verranno
fornite quando affitterete un'auto.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/MassimoSerenoGarino/Hawaii/image005.jpg)
I Costi
Elevati, senz'altro.
Le isole sono la meta preferita dei turisti giapponesi, con l'ovvio risultato di
un costo medio della vita decisamente altino, anche con il dollaro debole.
Inoltre non ci sono catene di Motel e le strutture alberghiere sono tutte da tre
stelle in su (almeno 120-150 dollari la doppia, senza colazione). Unica
eccezione Big Island dove qualche Motel è disponibile, ma i prezzi sono comunque
intorno al centinaio di dollari per notte.
A questo aggiungete il volo aereo: noi abbiamo pagato (A/R Milano-New
York-Honolulu + i voli interni) circa 1500 euro a cranio. |