Dopo
l'esperienza dello Sri Lanka, abbiamo deciso di conoscere più da vicino i
luoghi, la gente e i costumi del Sud Est Asiatico, intraprendendo un tour da
Bangkok fino al Triangolo d'Oro.
Bangkok è una città incredibile, con un
traffico caotico dal quale non si riesce a svicolare, dove si alternano due
realtà completamente differenti: i centri commerciali super affollati del World
Trade Center ed i silenziosi monasteri buddisti.
Abbiamo iniziato con la visita al Grande Palazzo che riassume, nelle sue
composite architetture due secoli di storia, e di seguito con il Wat Phra Keo,
che racchiude tra gli altri il tempio del Buddha di smeraldo, massima sede
religiosa del Paese.
Poi siamo passati al Wat Traimit, con la sua statua del Buddha d'oro alta
3 mt e al Wat Po: qui giace il Buddha disteso, lungo 46 mt e alto 51 mt,
ricoperto di foglie d'oro e con gli enormi piedi di madreperla; poi poco
distante abbiamo visitato il Wat Beanchambophit, con il Buddha di marmo.
Tutti questi luoghi sacri per i buddisti, anche ai nostri occhi di occidentali
cattolici hanno fatto un certo effetto, soprattutto per l'atmosfera surreale
creata dai profumi degli incensi, dalle candele, dalle luci soffuse, dai petali
di fiori sparsi sul pavimento, ma anche dal grande silenzio e dal raccoglimento
dei tanti fedeli che durante le nostre visite abbiamo trovato in preghiera e nel
momento di offerta dei loro doni al Buddha (è infatti tradizione depositare ai
piedi delle statue ciotole con acqua, cibo e fiori, oltre che foglietti d'oro da
appiccicare sulla statua come a ricoprirla).
Chinatown è un quartiere affascinante, come in ogni città in cui la
comunità cinese ha creato il suo ghetto: i mercati strapieni di frutta e cibi
improbabili, la stradina dei tagliatori di pietre preziose, le gioiellerie e le
farmacie tradizionali.
Patpong è il mercato notturno di Bangkok, famoso soprattutto per i
prodotti contraffatti di ogni genere, dai CD, alle borse, all'abbigliamento, e
per i locali a luci rosse: verrete infatti avvicinati da ragazzi che vorranno
condurvi a vedere sexy show anche e soprattutto in compagnia del vostro partner,
oppure da altri che con alla mano un vero e proprio menù con disegni esplicativi
vi proporranno ogni tipo di massaggio erotico o prestazione particolare a
seconda delle vostre esigenze!
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/Concorso_TravelReporter/017-G/028.JPG)
Il villaggio di Damnonensaduak è noto per il
suo mercato galleggiante: qui ci si imbarca su lance velocissime che sfrecciano
nei canali tra le palafitte e che conducono al centro del mercato galleggiante,
dove i contadini vendono le loro mercanzie direttamente dalle loro barchette,
affiancandosi gli uni agli altri; addirittura c'è chi cucina carne, pesce e
pannocchie e li vende pronti per il consumo sia agli abitanti del luogo che ai
turisti.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/Concorso_TravelReporter/017-G/003.JPG)
Ayuttaya è la vecchia capitale distrutta dai
Birmani ma ha ancora il fascino del passato glorioso della dinastia Khmer,
sebbene sia ormai quasi tutta in rovina;
Bang-Pa è il Palazzo d'Estate, ovvero la residenza estiva dei reali, con un
giardino curatissimo con enormi cespugli potati a forma di elefanti e un gusto
particolare per l'arredamento inglese dell'800.
Lopburi si distingue per i resti dei templi
e delle pagode khmer che riflettono gli echi della regnanza cambogiana che vi fu
fino al XII secolo, prima dell'avvento del Thai.
A Phitsanuluke ci si trova veramente a
contatto con la Tailandia rurale e più tradizionale; una lunga distesa senza
soluzione di continuità di campi di riso, palme da banana e altre coltivazioni
tropicali si susseguono fino a Sukhothai la prima capitale del Siam.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/Concorso_TravelReporter/017-G/037.JPG)
Lampang ha forme architettoniche originali e
distintive, con bellissime pagode e templi, finemente e riccamente decorati,
influenzati dall'antico Regno di Lanna di cui Lapang fece parte per un lungo
periodo.
Chiang Mai viene detta la rosa del Nord, qui
si incontra la Thailandia più vera, dove vivono le minoranze etniche ancora oggi
legate alle loro antiche tradizioni.
Il tempio Doi Suthep sorge sulla vetta di un monte e lo si raggiunge tramite una
lunga scalinata di oltre 300 gradini affiancata da due serpenti Naga, dove sono
custodite le reliquie di Buddha; il tempio è costituito da tante piccole pagode
decorate con draghi e campane dorate.
Dietro il tempio si trova un punto panoramico, dalla cui sommità si scorge il
famoso triangolo d'oro: il confine tra Thailandia, Laos e Mayanmar, segnato dal
fiume Mekong.
![](http://www.viaggierelax.it/immagini/Concorso_TravelReporter/017-G/044.JPG)
Chiang Rai è la città che segna il confine
con il Myanmar (l'ex Birmania) ed ha proprio l'aspetto del villaggio di confine,
pieno di gente che passa i controlli alla dogana con sacchetti e borse della
spesa e con carrettini carichi di generi di conforto, un via vai di gente che
entra ed esce dal Paese.
Un'escursione degna di nota è quella a Mae Hong Son:
un villaggio ai confini con il Myanmar dove vive una popolazione di etnia Akha,
famosa per 'le donne giraffa'.
A tutte le femmine fin dall'età di cinque anni vengono messi al collo anelli di
ottone allo scopo di allungarlo come simbolo di bellezza e di anno in anno ne
vengono aggiunti altri. Questa pratica era stata vietata dal governo, infatti
una volta rimossi i cerchi, il collo non era più in grado di reggere il peso
della testa causando la frattura del collo e quindi la morte delle donne.
Purtroppo però, dato l'afflusso di turisti che ogni anno si reca nella zona
attirata dalla particolarità di queste donne, il governo ha nuovamente
autorizzato la pratica del cerchiaggio del collo, al fine di garantire gli
introiti economici derivanti dal turismo. Quindi nel villaggio si possono vedere
bambine di pochi anni, ragazze e donne nei loro variopinti costumi con lunghi
colli ornati con anelli in bronzo.
La Thailandia è la terra dei sorrisi, ma anche a volte, come in questo caso, la
terra delle lacrime, delle emozioni forti e dei contrasti.
I ricordi di un viaggio in questa terra segnano in maniera indelebile e fanno
accrescere profondamente il proprio bagaglio culturale e di esperienze.
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