Kenya,
Quanto manca? E ' la domanda più frequente che ci ha accompagnato per
l'ennesimo viaggio in Kenya fatto con mia moglie e mio figlio Luca 9 anni.
Siamo partiti a fine Agosto per cercare di risparmiare un po' sulla tariffa
aerea, e tornare pochi giorni prima dell'apertura delle scuole, siamo partiti
con Egypt Air con scalo al Cairo con il suo nuovissimo terminal da far invidia a
Malpensa. Arrivo a Nairobi.
Tutto in orario e senza nessun problema
Hakuna matata.
Avevamo ciascuno 20 kg a testa, anzi io ne avevo 22, Luca 21 Kg e 20kg mia
moglie
abbiamo esagerato con il bagaglio a mano e siamo stati fortunati perche'
nessuno l'ha mai pesato
. (meno male..)
Sapevamo bene che dovevamo fare cosi' e durante l'anno abbiamo raccolto tanto di
quel materiale da metterci una settimana intera a preparare i bagagli per non
lasciare a casa niente.
Il Nostro Luca aveva la sua valigia piena zeppa di tute e completini da calcio,
raccolti tra i suoi amici che vanno a giocare a pallone, era cosi' buffo vederlo
con il suo trolley trascinarlo a fatica per gli aeroporti, ma allo stesso tempo
fiero di quello che stava facendo da farci capire, per l'ennesima volta, che
avevamo fatto bene a tornare in kenya con lui, coinvolgendolo attivamente nei
nostri piccoli progetti d'aiuto per questa popolazione e queste famiglie che
tanto ci hanno fatto innamorare della loro terra e cambiato la nostra vita in
meglio....
Avevamo gia' programmato dall'Italia, come facciamo sempre, il nostro safari
tramite e-mail al nostro fidato Thomas Mboya Guida autorizzata per safari ed
escursioni di Watamu che lavora regolarmente per un'agenzia di safari tutta
africana..e ogni volta che torniamo, ci fa vedere un pezzo del suo Kenya.
Siamo partiti subito il giorno dopo per un bel safari al Masai Mara di 3 giorni,
abbiamo alloggiato al Fig Tree camp, e, come in tutti i nostri viaggi in kenya,
anche questa volta il nostro spirito d'adattamento ci ha aiutato parecchio a
superare gli imprevisti e a 'sorvolare' sulle pecche di questo alloggio che
probabilmente in alta stagione con il Full booking, pecca un po' per servizio e
qualita' .
Inutile descrivere la bellezza di questo parco durante il fenomeno della
migrazione degli animali, questa volta Luca non ha mai smesso di scattare foto,
non so quante ne ha fatte, ho due schede da 2 Gb da controllare, ma Hakuna
matata il suo entusiasmo ci ha accompagnato insieme alle sue continue
esclamazioni, domande e curiosita'
Uno degli episodi piu' belli e' stato quando fuori dal parco, abbiamo incontrato
un mini bus con turisti stranieri, impantanato nel fango. Immediatamente il
nostro autista ha attaccato il cavo alla nostra jeep per trainarli ed e' stato
difficile perche' erano ben impantanati.
La jeep si e' spenta e non si riusciva piu' a metterla in moto
.immediatamente
l'autista balza fuori in mezzo al fango apre il cofano per controllare il motore
ma ha difficolta' a tenerlo aperto perche' manca lo stand
Ci guardiamo intorno e cominciamo a vedere i bimbi che si avvicinano con un
pastore Masai vestito con il suo abito rosso e il suo bastone
.a quel punto il
nostro autista non ci pensa due volte, gli prende il bastone e lo usa come stand
per tenere aperto il cofano e avere cosi' due mani libere
.2 minuti rimette in
moto la jeep i bambini urlano felici, Luca nel frattempo raduna tutte le biro
che si era portato dall'Italia
.
Mia moglie e Luca cercano di comunicare un po' in inglese un po' in italiano con
questi bimbi per cercare di metterli tutti in fila indiana per ricevere una biro
ciascuno
.
Ho visto bimbi piccolissimi in fila dietro agli altri, composti ad aspettare con
le loro manine, senza mai cercare di sopraffare l'altro
.e' stato veramente
bello e la mia mente e il mio cuore si e' riempito di emozioni.
Finito il safari, volo interno Nairobi- Malindi con Fly540 per arrivare
finalmente a Watamu. L'oretta di volo da Nairobi per Malindi e' stata sempre
accompagnata dalla domanda....Papa' ma quanto manca per arrivare?
Poco Luca, pochissimo e finalmente
eccoci!
L'aeroporto di Malindi e' piccolino, i bagagli sono stati ritirati subito e ad
aspettarci c'er a come sempre il nostro Thomas Mboya insieme ad Anthony il suo
nipotino orfano piu' grande 11 anni, che ci aveva organizzato il transfer per
Watamu.
Luca ha salutato Anthony, con un bel 5 a mano aperta e come due vecchi amici
sono usciti in fretta dall'aeroporto, lasciandoci questa volta il suo pesante
trolley da trasportare
era troppo eccitato
raccontava ad Anthony tutti qli
avvistamenti di animali fatti al Masai Mara e non si sa come, ma si capivano
perfettamente
uno parla poco l'Inglese l'altro parla poco l'italiano
ma si
capivano
Transfer dall'aeroporto di Malindi a Watamu tutti insieme in minibus, carichi di
bagagli e tante cose da raccontarci
ma una domanda eccheggiava sempre
ma quanto
manca a Watamu? Poco Luca
.poco!
Thomas aveva prenotato per noi l'alloggio a Watamu, che poi insieme abbiamo
scelto e cambiato in questo modo:
- per le prime 3 notti siamo stati al Turtle bay beach club dove ci siamo
ripresi dalle fatiche del safari;
- il resto del soggiorno l'abbiamo fatto al Beach Vieuw, residence tutto
africano con piccola piscina.
Riuscendo a risparmiare sul soggiorno, siamo riusciti ad acquistare parecchio
cibo distribuendolo una domenica nei vari villaggetti dove Thomas ci ha
accompagnato.
Abbiamo conosciuto realta' minori fuori dal circuito turistico, dove tanti
passano per andare in safari allo Tsavo Est, ma non tutti si fermano, io me li
ricordavo l'anno scorso e ho voluto tornarci perche' il richiamo di quelle
immagini e sensazioni provate, mi avevano accompagnato tutto l'anno e dovevo
tornare..
Qui abbiamo lasciato anche gran parte del materiale portato dall'Italia, e tante
medicine.
Il nostro soggiorno scorreva all'insegna del relax di mattina e al gioco al
pomeriggio, Luca era riuscito finalmente a distribuire il suo 'carico' di tute e
calzoncini da pallone, che aveva raccolto in Italia ed aveva creato una sorta di
squadretta di calcio dove tutti i giorni si trovavano in qualche modo a giocare
Ogni tanto andavo all'internet point a Watamu e mi collegavo per vedere la mia
posta, dove, invece di leggere le mail dei miei clienti, rispondevo solo a
quelle di Turisti in procinto di partire per le loro vacanze in kenya che mi
chiedevano info pratiche.
Siamo stati a Marafra, a Timboni a salutare i nostri amici dell'orfanatrofio,
tante volte a Malindi e a cena a casa di Thomas a base di pesce cucinato da sua
Mamma Anna, unitamente alla polenta accompagnata da vari piatti tipici africani,
tutti intorno a un tavolo dove la luce era a lampada ad olio, dove le case
intorno erano 'capanne', dove non esistevano posate, ma dove tutti mangiavano
felici e contenti cantando la tanto amata canzoncina Jambo bwana
Per tutto il tempo che siamo stati in Kenya e a Watamu ho dimenticato di avere
un cellulare, ho dimenticato di avere un'orologio, ho dimenticato di seguire gli
orari dei pasti, ho dimenticato che a casa soffrivo d'insonnia,
.
Il Kenya per noi e' anche una medicina naturale, un rimedio contro lo stress
quotidiano
Papa' quanto manca? Poco Luca, tra poco dobbiamo tornare a casa
.in Italia.
In Kenya e a Watamu da Thomas ci vogliamo tornare, ancora e poi ancora
e' un
bisogno che va colmato
e' una promessa fatta ad Anthony che un giorno Luca sogna
di portare in Italia come se fosse il suo fratello
Africano!
Asante sana Kenya!
http://watamubeach.blogspot.com
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